Marta Del Grandi come “Mata Hari” nel nuovo singolo: qui il video in anteprima
Il brano anticipa il nuovo album della cantautrice italiana, apprezzatissima all’estero: “Selva” uscirà il 20 ottobre via Fire Records

Foto di Cecilia Fornari
L’abbiamo trovata di recente in combutta con i Casino Royale. La cantautrice italiana Marta Del Grandi sta per tornare con il nuovo album Selva, che sarà disponibile dal 20 ottobre via Fire Records. Il primo singolo estratto è Mata Hari. Lo accompagna un videoclip ufficiale che vi presentiamo qui in anteprima.
Il video di Mata Hari di Marta Del Grandi
Il brano, che è anche la prima traccia del nuovo album, si apre con Marta che chiede “does my voice sound different?”: un preannuncio della ricca varietà dell’album, che spazia dai synth alle sezioni di ottoni, senza rinunciare a un tocco di calore mediterraneo.
«Mata Hari è un tributo al personaggio storico», spiega Marta Del Grandi. «Nata nei Paesi Bassi, era una ballerina che portò elementi della danza tradizionale malese nella scena parigina di inizio ‘900. Quando ho conosciuto la sua storia ne sono rimasta intrigata. Ho pensato che fosse una grande innovatrice, una pioniera. Per questo rimane tuttora incompresa da chi la critica».
Il videoclip del brano è diretto da Cecilia Valagussa. Nel 2016 lei e Marta formarono il duo Fossick Project, che faceva performance audiovisive focalizzate sui temi dell’ambiente. Il video si basa sulle illustrazioni di Cecilia e sul teatro d’ombre della tradizione malese.
Bio
Marta Del Grandi è una cantautrice e musicista italiana dalla voce unica e dall’animo cosmopolita. Cresciuta a Milano, ha intrapreso un percorso musicale che l’ha portata dal jazz al pop sperimentale, fino a un linguaggio personale in cui convivono suggestioni folk, atmosfere cinematiche e sonorità contemporanee.
Nel 2021 ha pubblicato il suo primo album solista, Until We Fossilize, che ha messo in luce un talento capace di unire intimità e visioni ampie, tra melodie avvolgenti e paesaggi sonori raffinati. Due anni dopo è arrivato Selva, un lavoro più audace e variopinto, in cui Marta ha sperimentato con synth, fiati e percussioni.