The National a Zane Lowe: «Siamo in un periodo in cui tiriamo fuori un sacco di musica»
Aaron Dessner ha raccontato su Apple Music 1 il processo che ha portato alla pubblicazione a sorpresa del nuovo album “Laugh Track”
Lunedì 18 settembre, con un preavviso di pochissimi giorni, i The National hanno pubblicato il nuovo album Laugh Track. La release a sorpresa è arrivata appena cinque mesi dopo l’uscita del precedente lavoro in studio, First Two Pages of Frankenstein.
Il polistrumentista Aaron Dessner ha raggiunto Zane Lowe su Apple Music 1 per discutere del nuovo album dei The National. Nell’intervista ha raccontato l’origine del progetto, il motivo per cui rappresenta un nuovo capitolo per la band, il talento del frontman Matt Berninger come songwriter, le nuove collaborazioni e molto altro.
Qui di seguito alcuni degli estratti più interessanti dell’intervista di Zane Lowe ad Aaron Dessner dei The National.
Ascolta Laugh Track dei The National
La pubblicazione a sorpresa del nuovo album Laugh Track
Quando abbiamo finito il precedente album avevamo una trentina canzoni su cui stavamo lavorando. Quindi abbiamo sempre saputo che in realtà avevamo fra le mani due dischi e che il secondo l’avremmo lanciato a sorpresa. È una bella cosa. Ieri era il compleanno di mia figlia. Ha compiuto 12 anni e io ero a tavola e pensavo: “Oh, comunque stasera uscirà un disco”. Lei dice “Papà!”… Ma conosceva già tutte le canzoni, quindi era emozionata. Siamo in un periodo in cui tiriamo fuori un sacco di musica e ne sono felice.
L’inizio di un nuovo capitolo
È sempre un momento speciale quando ti rendi conto che le canzoni risuonano con la gente. La vita di una canzone è imprevedibile. E questa è la parte migliore del fare musica, penso: vedere dove va. Impari a gestire meglio l’ansia e la sofferenza che c’è nei tuoi pensieri e inizi davvero a vivere il momento. Penso che all’improvviso abbiamo iniziato a suonare davvero bene dal vivo. Trovo che questi ultimi siano stati i migliori concerti che abbiamo mai fatto. Tutto ciò sembra l’inizio di un nuovo capitolo. So che forse lo diciamo ogni volta, ma questa volta lo penso davvero.
La filosofia delle collaborazioni dei The National
Penso che fosse naturale che quell’energia collaborativa, che per noi è un fatto fisiologico, si espandesse nel tempo in una grande comunità. Siamo un po’ tutti allievi della storia della musica e dei periodi particolarmente leggendari del rock and roll tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70. Abbiamo sempre desiderato avere una community. All’inizio non ce l’avevamo, l’abbiamo costruita mattone dopo mattone. Siamo stati fortunati ad essere invitati da tutti i tipi di collaboratori a lavorare con loro. Ora è un po’ un ecosistema di persone che si scambiano idee.
La collaborazione dei The National con Phoebe Bridgers sulla title track del nuovo album
Tutti conosciamo e amiamo Phoebe Bridgers. È ovviamente un’artista e una songwriter straordinaria. Anni fa siamo stati molto in tour insieme e abbiamo avuto modo di conoscerla molto bene. È una vera fan della scrittura di Matt. Quella canzone in particolare Matt sentiva che avrebbe incarnato lo strano mix di terrore, umorismo e bellezza che porta con sé. È splendida nel modo in cui lavora. Quando mette la testa su qualcosa porta tutto a un livello superiore. Lavora sodo. Ci ha mandato la sua parte vocale e abbiamo detto: “Wow!”.