Indie

20 anni di “Verdena”: dagli esordi a oggi attraverso 5 canzoni

20 anni dall’uscita di “Verdena”: la band festeggia con una nuova edizione dell’album di debutto. Ecco le 5 canzoni da ascoltare per conoscerli

Autore Benedetta Minoliti
  • Il20 Settembre 2019
20 anni di “Verdena”: dagli esordi a oggi attraverso 5 canzoni

Era il 24 settembre del 1999. Gli anni 2000 erano alle porte e quel giorno di vent’anni fa usciva Verdena, omonimo esordio della band italiana composta da Alberto Ferrari, Luca Ferrari e Roberta Sammarelli. A vent’anni dal loro debutto, la band ha deciso di pubblicare oggi, 20 settembre, una nuova edizione del loro primo album, arricchito da brani inediti, versioni demo, acustiche e live.

I Verdena, con l’omonimo album e i successivi lavori, hanno messo le basi, prima di tutti, per la cultura indie e alternative che si è sviluppata oggi in Italia. È comunque difficile inserirli in un contesto musicale ben preciso, poiché i loro album mescolano sonorità che vanno dallo shoegaze al rock psichedelico, passando per i già citati indie e alternative.

Ecco quali sono per la redazione di Billboard Italia i cinque pezzi dei Verdena da ascoltare per conoscere e (provare) a comprendere la loro storia e la loro musica.

ValvonautaVerdena (1999)

Valvonauta è la canzone che ha cambiato la vita dei Verdena ed è impossibile non inserirla tra i brani che hanno segnato la loro storia. Il pezzo racchiude tutto quello che si può raccontare sugli inizi della band: le influenze grunge, non solo musicali, ma anche nel modo di vestire, tra camice a quadri e capelli lunghi, che gli valsero anche il titolo di “Nirvana Italiani”; il pollaio, la loro prima sala di registrazione e il premio PIM di Repubblica come “Miglior Gruppo Rivelazione”.

Valvonauta è un brano ancora attuale e in grado, anche a distanza di vent’anni, continuare ad emozionare chi li conosce da sempre e non hai smesso di ascoltarli e di incuriosire chi invece li ascolta per la prima volta.



OnanSolo un Grande Sasso (2001)

Sono passati solo due anni dal debutto dei Verdena e Onan è un pezzo lontano dal grunge rude e grezzo di Valvonauta. È la ballata, dall’animo rock, di Solo Un Grande Sasso. Onan è la dolcezza spezzata dalla rabbia. Un crescendo di chitarra e batteria che trasmettono la necessità di dichiarare ciò che si prova attraverso la musica, strumento di comunicazione universale, in grado di toccare la sensibilità di tutti.



40 Secondi di NienteIl Suicidio del Samurai (2004)

“Settembre ci porterà via con sé”. E molti forse vorrebbero che settembre portasse davvero via con sé questo brano, considerato da tanti uno dei più “deboli” della band. 40 Secondi di Niente è invece, per noi, la dimostrazione che in 4:44 minuti di secondi di niente ce ne sono ben pochi. I Verdena riescono con questa canzone a raccontare, con la freschezza dei loro vent’anni, o poco più, cosa significa amarsi e fare di tutto per rimanere insieme.



Razzia Arpia Inferno e FiammeWOW (2011)

Wow è sicuramente il disco che ha consacrato i Verdena tra le band più importanti della musica indie e alternative italianaRazzi Arpia Inferno e Fiamme, tra i brani più incisivi del disco, per testo e sonorità, è accompagnato da un video, realizzato con un budget limitatissimo, che è probabilmente il più iconico della band. Un grande lenzuolo bianco, che avvolge tutti i membri del gruppo,  coprendone i corpi e gli strumenti, si alterna a primi  piani carichi di colori saturi e a contrasto.

Un brano che sottolinea, ancora una volta, la complessità dei testi della band, difficilmente comprensibili ad un primo ascolto. Perché i Verdena sono una band che non va ascoltata, ma riascoltata, per essere davvero capita fino in fondo.



NevischioEndkadenz vol. 1 (2015)

La band bergamasca, a quattro anni dall’uscita di WOW, annuncia l’uscita di un nuovo album. Per volere dell’etichetta, il disco viene poi sdoppiato, ed è così che nel 2015 vengono pubblicati Endkadenz vol.1 e, a distanza di sette mesi, Endkadenz vol. 2.
I Verdena di questi due album sembrano salutare i giovani ragazzi, appena ventenni, di Valvonauta, senza mai però rinnegarli o scordarsi di loro. Semplicemente, il trio bergamasco è maturato e si è affermato nel panorama musicale italiano.

Nevischio è il brano di Endkadenz vol. 1 che tutti dovrebbero ascoltare perché racconta, in poco meno di tre minuti, dov’è arrivata questa band negli ultimi vent’anni. Dal pollaio ad uno studio di registrazione vero e proprio; dai concerti al Rolling Stone al Fabrique di Milano e al Rock in Roma.



 

Share: