Guarda in anteprima il video de “I Pazzi” di Mille
Nuovo singolo per la cantautrice romana: un canto liberatorio e ricco di energia che nasce dalla voglia di viaggiare con il tempo
Un’artista sempre in movimento e piena di passioni. A pochi mesi dall’ultimo singolo Cucina Tipica Napoletana, Mille esce con un nuovo brano, dal titolo che in una parola racchiude un mondo: I Pazzi. Tra momenti di delicatezza, metafore suggestive e stralci di vita vissuta, il brano nel suo incedere diventa un canto liberatorio ricco di energia. Lo accompagna un videoclip che vi presentiamo oggi in anteprima.
«Ho scritto I Pazzi durante il primo lockdown pensando al condominio di gente che abita dentro di me e intorno a me», racconta Mille. «Intendo proprio i miei vicini di casa, che hanno ispirato le suggestioni del pezzo. Una canzone nostalgica e potente, coniugata al plurale. L’ho cantata con tutto il corpo e rispecchia la mia voglia di sperimentare musicalmente, soprattutto nella parte di canto lirico. Ci ho messo dentro la volontà di “viaggiare con il tempo”. Perché sono qualcosa che cambierà mille volte nella vita e non voglio avere paura di invecchiare».
Tante vite che si incontrano e si intersecano in uno spazio così piccolo come quello del cortile di un palazzo milanese, quello dove vive Mille. Il video de I Pazzi, diretto da Alessio Mose, fa parte di un macro-racconto artistico e visivo iniziato con Animali, a cui si aggiunge un nuovo tassello. Un percorso in cui le varie sfaccettature di Mille sono come le tessere di un mosaico unico, quasi un cortometraggio a puntate in cui l’artista cresce, evolve, ma in cui certi elementi tornano a comparire e mescolarsi: città, outfit, location, piccoli dettagli si intrecciano e celebrano la conquista della cosa più difficile, l’accettazione di sé e della propria vita, nella sua semplicità.
Nel videoclip, un viaggio intimo che sottolinea l’importanza della condivisione, vediamo Mille esibirsi al pianoforte davanti al suo pubblico di vicini di casa, e nelle varie scene la troviamo prima vestita con un completo da uomo (di suo padre) e poi con un vestito da sposa (di sua madre), a ribadire un intreccio di esistenze ed epoche.