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Giovanni Ti Amo si presenta da “Dongiovanni”. Il track by track

L’EP d’esordio del cantautore casertano uscirà domani e sarà presentato sabato 27 maggio sul palco del Mi Ami. Ce lo ha raccontato in anteprima

Autore Billboard IT
  • Il25 Maggio 2023
Giovanni Ti Amo si presenta da “Dongiovanni”. Il track by track

Giovanni Ti Amo

Anticipato dai singoli Cloro, Bambina in discoteca, Burro cacao e Falene, Dongiovanni – l’EP d’esordio di Giovanni Ti Amo – uscirà domani, venerdì 26 maggio. Un titolo che è sia una lettera di presentazione del cantautore casertano classe ’99 sia una definizione che racchiude il tema principale delle sei tracce che diventano altrettanti fotogrammi quasi cristallizzati nel tempo. Gli incontri amorosi – fugaci o intensi che siano – nella loro forma più leggera e scanzonata.

Tra chitarre, synth e linee di basso, la produzione di Dongiovanni è stata curata dallo stesso Giovanni Ti Amo insieme a Federico Nardelli, Giordano Colombo, Daniele Alberico e Federico De Nicola.


Per ascoltare dal vivo Dongiovanni, l’appuntamento è per sabato 27 maggio alle 17:10 sul palco Idealista del Mi Ami (Circolo Magnolia, Segrate).

Il track by track di Dongiovanni

Sud Italia

È uno degli ultimi pezzi scritti di Dongiovanni, è nato a dicembre dopo un’uscita con una ragazza. A un certo punto della serata lei mi disse “mi fai sentire in Sud Italia”. Questa frase mi ha completamente distratto dall’appuntamento, ho pensato che fossero le parole perfette per un ritornello e così è nata la canzone. È una traccia che contiene la parte più estetica e visual del disco, è un pezzo allegro, spensierato.


Cloro

È il primo pezzo che abbiamo deciso di pubblicare, quello con cui è cominciato il viaggio. È anche uno di quelli a cui sono più affezionato, è sempre l’intro dei miei concerti, dà una bella carica. Parla di una storia molto veloce, una ragazza conosciuta dopo avere suonato in apertura a un live. L’ambientazione di questo incontro era la piscina di un albergo, un po’ americana. È un brano apparentemente leggero (come lo sono un po’ tutti quelli dell’EP) ma parla anche di una storia non risolta in cui il senso di colpa brucia sulla pelle.

Un bacio in America

È il mio preferito, anche se dura solo un minuto. Lo sento molto vicino a quello che sto vivendo negli ultimi mesi e mi piace moltissimo il suono: è molto caldo, c’è solo una chitarra, registrata con Federico Nardelli. Volevo scrivere un pezzo per San Valentino e infatti ne è uscita quasi una serenata che dedichi alla persona che ami, forse l’ho scritto pensando ad una ipotetica fidanzata (che non c’è).

Burro cacao

È il racconto di un altro incontro d’amore, un colpo di fulmine, notturno, che è diventato una canzone. Il burro cacao era l’immagine che meglio racchiudeva l’essenza di questo appuntamento, era il suo profumo (che sapeva di buono).

Bambina in discoteca

Nasce da un provino molto vecchio, che avevo quasi dimenticato. Mi ricorda gli ascolti che facevo qualche anno fa, quando ero al liceo: Arctic Monkeys, The Strokes, brit rock in generale… abbiamo suonato le chitarre insieme, io e Fede, senza dirci troppe parole.


Falene

È la fotografia di una fase di passaggio, vissuta tra dubbi e l’eccitazione che portano con sé le nuove scoperte, la paura del giudizio e del futuro, del confronto con le aspettative di chi ci ha cresciuto, l’esigenza di essere ascoltati. È forse il pezzo più conscious dell’EP.

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