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Mario Biondi, 50 candeline e nuovo album: «Per “Dare” ci vogliono curiosità e coraggio»

Il crooner siciliano festeggia oggi, 28 gennaio, la tonda ricorrenza. Motivo per cui ha scelto di lanciare domani il suo nuovo lavoro discografico

Autore Billboard IT
  • Il28 Gennaio 2021
Mario Biondi, 50 candeline e nuovo album: «Per “Dare” ci vogliono curiosità e coraggio»

Foto di Alessandra Fuccillo

Oggi, giovedì 28 gennaio, Mario Biondi spegne 50 candeline. Il crooner siciliano ha scelto di celebrare la ricorrenza nel modo che gli è più naturale: in musica. Esce infatti domani il nuovo album Dare (Beyond / The Orchard / Sony Music): sedici brani, di cui dieci inediti, due remix e quattro cover di grandi classici jazz e soul (Strangers in the Night di Frank Sinatra, Cantaloupe Island di Herbie Hancock, Jeannine di Eddie Jefferson e Someday We’ll All Be Free di Donny Hathaway).

Il disco sarà disponibile anche su CD e doppio LP 180gr. Nella versione digitale sono contenuti Show Some Compassion, brano registrato con molti colleghi durante il lockdown a sostegno del progetto di riqualificazione delle aree degradate di Messina, e i due remix di Cantaloupe Island firmati da DJ Meme e Piparo.

La scelta del titolo

Con voluta ambiguità linguistica, il titolo si può leggere sia in italiano che in inglese (nel senso di “to dare”, osare). «Ho trovato una grande sintonia fra le due parole», ha spiegato Mario Biondi in conferenza stampa. «Ho scoperto che il dare è un atto di grande curiosità, di forza e di coraggio. Intanto non sai mai quanto sia giusto quello che dai, se la persona che riceve stia ricevendo la cosa giusta. Quindi, per dare, si rischia di osare tanto. Io credo di averne fatto nella mia vita una sorta di mantra, di modus vivendi».

Gli ospiti del disco

Hanno partecipato al progetto amici vecchi e nuovi di Biondi, di varia estrazione musicale e generazionale: Dodi Battaglia, Il Volo, la storica band londinese degli Incognito, la cantante e pianista jazz tedesca Olivia Trummer, i musicisti dell’Highfive Quintet di Fabrizio Bosso, con cui raggiunse il successo a metà degli anni Duemila.

«Credo che la musica non debba essere necessariamente una e timbrata col marchio soul, jazz, funk, pop», ha commentato a proposito della varietà stilistica dei guest e dei brani proposti in tracklist. «Credo che debba essere una, e bella».

Sul tema delle collaborazioni fra artisti ha poi aggiunto: «Lavorare con altri artisti mi dà un bagaglio di insegnamento importante. Ogni volta che ti confronti con un artista capisci più da vicino il linguaggio che adopera. Per me stare sul palco con Pino Daniele, per esempio, è stata una cosa incredibile. Avremmo dovuto fare un tour insieme, ma la vita ce l’ha voluto rendere immortale».

Le reinterpretazioni

Un artista che sceglie di reinterpretare (magari modificandone lo stile) alcuni dei capisaldi della storia della musica non può non sentire un senso di responsabilità. Ne è molto consapevole lo stesso biondi: «Lo sento tantissimo. In questo caso non solo abbiamo toccato uno standard come Strangers in the Night, ma l’abbiamo anche trasportato in una dimensione di sound molto lontana dall’originale. La versione di James Brown mi ha aiutato in questo. Lui era davvero un matto, perché ha cantato una cover che solo lui si sarebbe potuto permettere di cantare in quella maniera. Così mi sono “auto-patentato”».

Riguardo a un altro grande, Donny Hathaway, di cui ha reinterpretato Someday We’ll All Be Free, Mario Biondi ha raccontato: «Lo adoro e lo ascolto da tantissimi anni. Forse per una sorta di timore reverenziale, non ho mai voluto cantare le sue canzoni. Io sono un po’ strano in queste cose. C’è voluto Fabrizio Bosso, che mi ha detto: “Tu devi cantare questo pezzo”. Mi ha spinto a farla insieme a lui, e l’abbiamo suonata live in studio, anche con tutti i piccoli difetti del caso».

Mario Biondi - Dare - foto di Alessandra Fuccillo - 2
Foto di Alessandra Fuccillo

Le date live di Mario Biondi

I concerti inizialmente previsti a maggio 2020 e successivamente spostati a febbraio 2021, ad oggi saranno recuperati a marzo 2021: il 14 all’Auditorium Parco della Musica di Roma e il 16 al Teatro degli Arcimboldi di Milano. I biglietti già acquistati in prevendita rimangono validi per le nuove date corrispondenti. Tutte le informazioni sui biglietti sono disponibili qui.

«Noi vogliamo esserci tutti», ha detto Biondi parlando della voglia di ripartire dal vivo, nonostante le attuali incertezze del settore. «Gli elementi della mia band sono disposti a spingere sull’acceleratore, ad essere presenti sul palco, anche in condizioni difficili. Ma noi abbiamo girato il mondo vedendo ogni tipo di situazioni: siamo abituati».

Riguardo a Sanremo

Inevitabili le domande sul Festival di Sanremo, vista la recente polemica sul niet del ministro dei beni culturali Dario Franceschini alla presenza di un pubblico all’Ariston, anche se composto da soli figuranti. «Il Festival di Sanremo vive e ha sempre tratto grande energia dal gossip, da un certo tipo di notizie che circolano per creare curiosità», ha detto Biondi. «Detto questo, mi auguro che chi di dovere capisca quale sia il margine per fare un Festival, per avere il nostro Festival della musica italiana, da Domenico Modugno a Diodato. Io non vorrei farne a meno: vorrei vedere Sanremo perché sono italiano, perché ci tengo».

Mario Biondi ha partecipato a Sanremo come concorrente per la prima volta nel 2018, edizione in cui si classificò penultimo con il brano Rivederti. «Ho solo bei ricordi riguardo a Sanremo: l’atmosfera che ho vissuto, la condivisione con l’orchestra…», rimembra l’artista. «L’aver cantato insieme ad Ana Carolina e l’essere uscito sul palco dell’Ariston subito dopo Gino Paoli sono cose che non dimenticherò facilmente. Sul risultato finale devo dire che non mi aspettavo nulla di particolare, forse solo un po’ più di attenzione dalla critica».

Dare – Tracklist

  1. Jeannine
  2. Mesmerizing Eyes
  3. Cantaloupe Island
  4. No Show (con gli Incognito)
  5. Lov-Lov-Love (con gli Incognito)
  6. Paradise
  7. Strangers in the Night
  8. Someday We’ll All Be Free (con il Fabrizio Bosso Spiritual Trio)
  9. Dream for Two (con Olivia Trummer)
  10. Give Our Love Another Chance
  11. Simili (con Dodi Battaglia)
  12. Crederò (con Il Volo)
  13. Sunny Days (Live at Ronnie’s Scott)

Digital tracks

14. Show Some Compassion
15. Cantaloupe Island – DJ Meme Remix
16. Cantaloupe Island – Piparo Remix

La copertina di Dare

La foto di copertina dell’album, scattata da Paolo De Francesco, ritrae Mario Biondi con alle spalle un murale di Colette Miller, visual artist e performer che vive a Los Angeles, autrice del progetto “Angel Wings”.

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