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Michele Bravi su “Cronaca di un tempo incerto”: «Accettare l’incertezza per vivere il trauma»

Con un cortometraggio ispirato a “La strada” di Cormac McCarthy, “Cronaca di un tempo incerto” racconta il mondo del cantante, tornato a vedere a colori

Autore Benedetta Minoliti
  • Il22 Ottobre 2021
Michele Bravi su “Cronaca di un tempo incerto”: «Accettare l’incertezza per vivere il trauma»

Michele Bravi, foto ufficio stampa

Fin da quando siamo bambini provano ad insegnarci che il mondo non è solo bianco o nero. Esistono le sfumature, i colori, che dobbiamo imparare ad accettare e con cui dobbiamo capire come convivere. Michele Bravi ha visto per molto tempo un mondo in bianco e nero, ma adesso è tornato a vederlo a colori, come ha raccontato durante la conferenza stampa di presentazione del suo nuovo singolo, Cronaca di un tempo incerto. Il nuovo brano, scritto con Federica Abbate, Francesco “Katoo” Catitti e Cheope, chiude il viaggio dell’ultimo album dell’artista, La Geografia del buio, pubblicato lo scorso gennaio. Di questo progetto è uscita oggi l’extended version, che sarà disponibile anche in formato fisico LP rosso marmorizzato in edizione limitata dal prossimo 12 novembre.

Un cortometraggio ispirato a La Strada di Cormac McCarthy

«Festeggio la fine di un progetto partito a gennaio, un’indagine sul dolore che si chiude con questo brano» ha raccontato Michele Bravi. «Ho imparato ad accettare l’incertezza per vivere il trauma. Lavoriamo a Cronaca di un tempo incerto da oltre un anno, sapevamo che sarebbe stato l’ultimo capitolo del mio progetto musicale».


Un brano, quello di Michele Bravi, di un’intensità quasi disarmante. Lui è un vero e proprio artista delle emozioni, capace di dipingere con la voce i sentimenti più intensi, compresi quelli dolorosi. Per Cronaca di un tempo incerto Michele è voluto andare oltre, non presentando un semplice videoclip, ma un vero e proprio cortometraggio, disponibile da lunedì 25 ottobre.

Un progetto con un’ispirazione chiara che balza subito all’occhio. Il corto, infatti, è liberamente ispirato a La Stada, romanzo dell’autore americano Cormac McCarthy, premio Pulitzer nel 2007. «È un libro, potente e violento, che ho scoperto in piena pandemia. È stata un’esperienza letteraria forte. Mi ha colpito per la sua contigenza, perché racconta di un mondo sfinito, molto simile a quello che noi viviamo da quasi due anni» ha spiegato Michele Bravi.


Adesso la storia di un padre e di un figlio in un mondo ormai privo di speranza è raccontata in una nuova veste. Perché se il padre simboleggia il passato, il bambino è il volto della ripartenza e della possibilità di costruirsi un futuro. «Continuare a sognare un mondo dove essere felici significa arrendersi, come dice nel libro il padre al figlio. Trovare un modo di costruire un mondo nuovo, invece, significa lottare davvero».

Michele Bravi: «Abbiamo bisogno degli artisti e della visione creativa per raccontare questo periodo complesso»

Michele Bravi ha raccontato che la definizione di “cantante” o “cantautore” gli sta stretta. Lui è un creativo, come dimostra con il cortometraggio, che questa sera sarà presentato in anteprima ad Alice nella Città, sezione parallela dedicata alle nuove generazioni della Festa del Cinema di Roma. «Sto lavorando con il cinema. Ho chiuso un progetto importante che uscirà l’anno prossimo e sto finendo le riprese di un film. Questa sarà un’occasione particolare, perché in questi mesi ci è stato raccontato che la cultura è qualcosa da nascondere, non prioritaria. Adesso si torna in sala e abbiamo bisogno degli artisti e di una visione creativa. Dopo un periodo complesso come questo, si sente forte l’esigenza di provare a capire cos’è successo, e spesso lo si fa attraverso la creatività e l’arte».

Cronaca di un tempo incerto è il ritorno al mondo a colori di Michele Bravi. E nell’attesa di vedere il cortometraggio, le due cose che restano da fare sono recuperare La Strada di McCarthy (da cui è stato tratto anche un film con Viggo Mortensen, ndr), e immergersi nel mondo complesso, doloroso e delicato dell’artista.

Ascolta Cronaca di un tempo incerto

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