Oliver Onions, il grande ritorno di un duo iconico con “Future Memorabilia”
Conosciuti anche come M&G Orchestra, Dilly Dilly, Barqueros, I Charango e chi più ne ha più ne metta, Guido e Maurizio De Angelis sono un’istituzione italiana, di ritorno nel panorama discografico con un album sorprendente tra passato e futuro
Chi avrebbe mai detto che un giorno celebri canzoni di film e show per la TV come Dune Buggy, Sandokan o il divertentissimo Coro dei pompieri sarebbero state ripubblicate in una versione 2.0? Magari dagli stessi autori originali, gli Oliver Onions, con al fianco ospiti come Tommaso Paradiso, Claudio Baglioni o Elio e le Storie Tese? Be’, non è soltanto un divagare fantasioso di idee: tutto questo è realtà in Future Memorabilia, il nuovo album del duo di autori Guido e Maurizio De Angelis, in uscita il 29 ottobre per BMG. Un progetto che dà nuova linfa vitale a brani diventati iconici per almeno un paio di generazioni, colonna sonora di film cult popolati di eroi di ogni tipo.
Da …altrimenti ci arrabbiamo a …Più forte ragazzi, passando per Lo chiamavano Bulldozer, fino a Banana Joe, i film ai quali i fratelli De Angelis hanno legato il proprio nome sono innumerevoli. Scegliere solo dieci pezzi per questa nuova release (riarrangiati per l’occasione da Ricky Quagliato e Quercus Production) non deve essere stato facile. E nemmeno selezionare i pochi ma ottimi ospiti all’interno.
«Con molto entusiasmo abbiamo pensato a un nuovo vestito sonoro per i nostri più grandi successi, rivisitandoli nella forma più originale possibile», avevano anticipato gli Oliver Onions. «L’idea di presentarli con questa “rinfrescata” strumentale e timbrica ci emoziona e ci rende euforici». E lo siamo anche noi, all’inizio della conferenza stampa in cui gli autori hanno presentato oggi questo speciale road trip musicale.
Future Memorabilia, dentro il future pop degli Oliver Onions
Accompagnando la release con una veste grafica affidata al fumettista Denis Mendri, gli Oliver Onions sono raffigurati a bordo della dune buggy con tutti i personaggi dei lungometraggi più amati. Ed è qui che inizia il loro viaggio, raccontandoci, per prima cosa, la genesi del disco.
«Avevamo iniziato a fare diversi concerti in giro per l’Europa, cominciando dal primo live a Budapest nel 2016 in memoria di Bud Spencer, che ci aveva da poco lasciati», racconta Guido De Angelis. «Con l’arrivo della pandemia ci siamo fermati così come tutto il mondo, e abbiamo avuto l’idea di rivisitare i nostri brani più importanti con nuovi arrangiamenti, con qualche featuring. Volevamo fare un disco che desse il boost adatto a questi brani prima di ricominciare a fare concerti».
«Quello che serviva», aggiunge Maurizio, «era scegliere brani amati da tanti anni dal pubblico e dare loro una veste più aderenti a una timbrica musicale e a sonorità vicine a quelle attuali. Da questo punto di vista abbiamo cercato di coinvolgere delle orecchie esterne. Così abbiamo affidato a musicisti che conoscono bene questi brani e i film a cui appartengono, e in questo Ricky Quagliato ha fatto un lavoro eccellente».
I featuring scelti dal duo
All’interno del disco degli Oliver Onions, oltre ai già citati Paradiso, Baglioni e Elio, c’è una rosa di artisti sorprendenti. «Con Claudio Baglioni ci conoscevamo già», commentano gli auori. «Claudio cantò anche Sandokan per conto suo qualche anno fa, quindi quando gli abbiamo proposto di fare la versione del disco, ha detto immediatamente di sì. Tommaso invece si è dichiarato nostro fan in più occasioni, perciò quando c’è stato il pensiero di invitare degli amici sul nostro progetto abbiamo pensato a lui, che ha accettato senza esitare! Con lui abbiamo fatto Orzowei, che ha un’atmosfera quasi tribale, ma gradevole».
«Poi c’è Elio, scelto per il mitico Coro dei pompieri, che quando ci ha mandato la sua versione ci ha fatto saltare dalla sedia. Si vede l’amore che ci ha messo nel fare il brano. A David Hasselhoff invece abbiamo affidato un brano che si avvicinava di più alle sue corde, Sheriff. Tra l’altro lui è famosissimo in Germania e in Svizzera», spiegano ancora gli Oliver Onions. «Avremmo voluto tanti altri artisti e brani, ma c’è un limite fisico che abbiamo dovuto rispettare».
Insomma: in Future Memorabilia c’è da aspettarsi davvero un tuffo nel passato per cantare tutte le canzoni a cui siamo più affezionati, ma c’è spazio anche per delle sorprese. «C’è un nostro brano completamente strumentale, Verde, colonna sonora di Quaranta giorni di libertà, a cui è stato aggiunto un testo. Per dargli voce abbiamo scelto Elhaida Dani, l’Esmeralda di Notre-Dame de Paris».
Collezionisti, a raccolta!
Per l’album, poi, ci sarà modo anche di ritrovare il clima del live fino ad oggi messo in pausa, con due concerti il prossimo anno. «Faremo due date in primavera, il 7 aprile a Milano al Teatro degli Arcimboldi e l’11 a Roma, al Teatro Brancaccio». Per i più esigenti, FUTURE MEMORABILIA diventerà una raccolta di brani impreziosita da due formati da collezione. Ci sarà infatti il coloratissimo vinile pop-up, in edizione limitata e numerata, mentre il CD sarà disponibile nella versione Deluxe Green Box, realizzata con materiali ecosostenibili plastic free, con il booklet e 5 stickers raffiguranti i brani più amati.
Verso la fine della chiacchierata, c’è stato spazio per i ricordi personali e le riflessioni. Soprattutto a proposito di Bud Spencer. «È incredibile che a Berlino ci sia un museo dedicato a Bud Spencer, così come a Budapest c’è una sua grande statua. Ha fatto divertire generazioni intere, ma pur girando l’Europa, è in Italia che dovremmo celebrare di più questi personaggi così popolari».
Ed è ciò che vuole fare anche Future Memorabilia, ricordare e celebrare personaggi e protagonisti, con la voglia e l’atteggiamento giusti per superare ogni confine generazionale.