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Will, dal successo di “Estate” al nuovo singolo “Anno luce”: «I numeri mi mettono ansia, ma continuo a fare quello che mi piace»

Il cantante classe ’99 ha pubblicato giovedì, 31 marzo, il suo nuovo singolo. Ecco cosa ci ha raccontato a proposito del brano e non solo

Autore Billboard IT
  • Il5 Aprile 2022
Will, dal successo di “Estate” al nuovo singolo “Anno luce”: «I numeri mi mettono ansia, ma continuo a fare quello che mi piace»

Will, foto ufficio stampa

Se con il tuo primo singolo, Estate, hai superato i 30 milioni di ascolti su Spotify, i numeri potrebbero decisamente farti impressione, ma anche spronarti a dare sempre il massimo. È il caso di Will, nome d’arte di William Busetti, che ha iniziato negli ultimi anni a ritagliarsi un posto nel panorama discografico italiano.

Will lo scorso giovedì, 31 marzo, ha pubblicato il suo nuovo singolo, Anno luce. Un brano che, come lui stesso ci ha raccontato durante la nostra intervista, è “nato di getto”. «L’ho scritto circa 3-4 mesi fa e ha preso subito forma in modo spontaneo e sincero. Segue in maniera coerente le sonorità del singolo precedente, molto pop strumentale».


E Will ha aggiunto: «Avevo in mente da un po’ di parlare di distanza tra le persone, che un po’ c’entra con la pandemia e un po’ no. Alla fine, quando manca la fiducia, la distanza si crea in qualsiasi caso».

La nostra intervista al cantante classe ’99, dal successo di Estate ai progetti futuri.


Tu scrivi spesso di getto o hai un modus operandi ben definito?

Scrivo veramente ovunque, dalla metro a camera mia. Se un brano esce in modo spontaneo lo scrivo subito, altrimenti lo lascio da parte, perché vuol dire che non mi convince. Di solito in un’ora almeno il testo è finito. Ho sempre lavorato così, ma magari chissà, cambierà questo mio modo di lavorare in futuro.

Il tuo singolo di maggior successo, Estate, attualmente ha oltre 33 milioni di ascolti su Spotify. In un articolo ti hanno definito “il fenomeno del pop”. Ma tu ti ci senti un po’ fenomeno?

Sicuramente non mi sento un fenomeno, sono i numeri che a volte ti rendono tale. La musica è completamente drogata dai numeri, anche grazie ai mezzi di condivisione, ma penso sia impossibile categorizzarla in generale. Ci sono così tante influenze che è impossibile sentirsi una sola cosa, pop o rap che sia, per dire. Sicuramente adesso per le sonorità mi si può accostare al pop, ma quando usciranno altri brani penso che si capirà che in realtà voglio solo fare bella musica, non legata a delle sonorità in particolare.

A proposito di numeri: ti spaventano? Avere un singolo come Estate con numeri importanti, per chi ha iniziato da poco come te a fare musica, può essere anche controproducente.

Non c’è da nascondersi: a me i numeri mettono ansia. Molti valutano la musica, purtroppo, guardando quelli, e so che sarà dura, ma lavoro ogni giorno per arrivare a più persone possibile. Certo, la pressione c’è guardando i numeri, ma sto imparando a gestirla. Dopo l’uscita di Estate ero un po’ in paranoia, perchè sentivo di dover dare delle conferme, ma poi ho capito alcune dinamiche della musica e mi sono detto “sticazzi, faccio quello che mi piace e basta”.

E quali sono queste dinamiche?

Inizialmente era piena pandemia, quindi non capivo nulla e vedevo solo i numeri crescere. Poi ho compreso che spesso non abbiamo troppo potere sulla musica, perché magari il brano va virale su TikTok senza che l’artista abbia fatto nulla. In realtà il percorso musicale non penso venga troppo pompato da questa cosa, perché è il brano che diventa una hit, ma tu in alcuni casi non diventi famoso.


A proposito di TikTok, che rapporto hai con la piattaforma? È stata sicuramente un boost per la tua carriera.

Secondo me è l’ago della bilancia per la musica, soprattutto per quanto riguarda gli artisti giovani. Io la vivo in maniera easy, carico contenuti legati alla musica e credo che sia un ottimo strumento per arrivare alle persone, qualunque cosa si faccia. Sicuramente mi ha dato tanto.

Prima parlavi del tuo non essere totalmente pop. Con le prossime uscite capiremo ancora meglio chi è Will, quindi? Stai lavorando ad un progetto più completo, come un EP o un album?

Sicuramente arriverà qualcosa, non so se un disco. Ho lavorato tanto in questi mesi e tutti i brani che stanno uscendo segnano il percorso che porterà al progetto che ho in mente. Ho lavorato con professionisti e produttori importanti e so che quello che arriverà farà capire ancora meglio qual è la direzione artistica che ho preso.

Dal brano per l’estate ai talent show: «Al momento preferisco fare la gavetta tradizionale»

Will, nel 2021 sei stato la colonna sonora di tanti con Bella uguale. Pensi di bissare anche per il 2022?

Sicuramente c’è l’idea di fare il pezzo estivo, mi gasa tantissimo e vorrei farlo ogni anno. Penso che l’estate sia il momento per antonomasia per ascoltare la musica insieme, visto che si sta sempre fuori e la vivi con più gioia.

C’è da dire però che è un momento dove forse di musica ne esce anche troppa, no? Alla fine se non pubblichi il tormentone corri il rischio di passare in sordina.

Il rischio chiaramente c’è. L’anno scorso sono uscito con il pezzo prodotto da Merk & Kremont e mi sono “affidato” tanto alla produzione, che mi piaceva tantissimo, ma alla fine non è andato come pensavo, mi aspettavo sinceramente di più. Però ci sta, come dicevi tu esce talmente tanta musica che magari alcune canzoni finiscono nel dimenticatoio…
Quest’anno vorrei fare qualcosa di mio al 100%, fregandomene dei trend e della corsa al tormentone. Poi se non andrà, vorrà dire che non è piaciuta, non che qualcuno l’ha dimenticata.


Tornando a Estate, tra il 2020 e il 2022 sono usciti quattro brani. C’è un filo conduttore e una parola che li raccontano?

Sicuramente c’è un percorso, ma quella che non riesco a collegare paradossalmente a tutte le altre è proprio Estate. L’ho scritta tanto tempo fa, completamente senza coscienza di quello che potesse diventare, è praticamente una cover fatta a casa che è esplosa dopo il passaggio televisivo. Se devo pensare ad una parola ti direi immediatezza, sia di scrittura che facilità di pubblicare i miei brani senza troppe pretese. Il mio non è un progetto costruito a tavolino, penso si capisca che è sincero e senza grandi schemi.

Hai citato il passaggio televisivo di Estate. In un futuro vedi ancora la possibilità di partecipare ad un talent, magari Amici di Maria De Filippi, che mi sembra molto più nelle tue corde.

X Factor mi ha insegnato tante cose, non tutte positive, perché sono andato ìi un po’ allo sbaraglio. Però, ti devo dire la verità, a livello personale non è la mia tazza di te, perché sono un timidone e non so se riuscirei a stare con le telecamere puntate addosso. Comunque, non lo escludo a priori. Se un giorno arrivasse di nuovo la possibilità e fossi più consapevole, anche dei miei mezzi, magari lo rifarei, ma per ora preferisco fare la gavetta tradizionale.

Ascolta Anno luce, il nuovo singolo di Will

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