Addio a James Senese, il sax funky che ha unito Napoli con gli Stati Uniti
L’artista napoletano è morto a 80 anni per una grave infezione polmonare. Il suono del suo sassofono ha forgiato il Neapolitan Power insieme a Pino Daniele e ai Napoli Centrale
Negli ultimi cinque anni stiamo assistendo a un trionfale ritorno del funk napoletano grazie alla musica fresca e pulsante di Nu Genea, Fitness Forever, Bassolino, Pellegrino & Zodyaco, Capinera, Mystic Jungle, Rosa, Whodamanny e Parbleu. Tutti artisti che si ispirano apertamente al cosiddetto “Neapolitan Power”, che ha avuto tra i suoi maggiori protagonisti James Senese, morto oggi (mercoledì 29 ottobre) all’età di ottant’anni dopo aver combattuto per un mese all’ospedale Cardarelli di Napoli contro una grave infezione polmonare.
James Senese ha scritto pagine indimenticabili della musica italiana, attraversando il funk-jazz, il pop di qualità e il grande cantautorato. I suoi album, fortemente caratterizzati da temi sociali e culturali, riflettono la sua connessione profonda con Napoli e la sua gente. Nei suoi brani, il sax, dal suono inconfondibile, ha raccontato le emozioni di chi affronta ogni giorno la lotta per la dignità di vivere, tra dolore e forza, speranza e paura, guerra e resistenza.
Le origini di James Senese
Per raccontare il musicista dobbiamo partire necessariamente da Napoli che, nella seconda metà degli anni ‘70, è stata una straordinaria fucina artistica, anche grazie alla musica americana che animava la base Nato all’ombra del Vesuvio. E proprio dall’incontro tra un soldato americano (James Smith) e una donna napoletana (Anna Senese) nasce il 6 gennaio 1945 il piccolo James. Il soldato afroamericano James Smith era arrivato dalla Carolina del Nord con il 92nd Infantry Division, per approdare poi nel capoluogo campano.
Come molte relazioni d’amore nate durante la guerra, anche quella con Anna Senese è di breve durata. Il soldato statunitense, dopo due anni, lascia la sua famiglia italiana per ritornare negli Stati Uniti. Il piccolo James cresce così prevalentemente con il nonno materno, Gaetano, nel quartiere Miano di Napoli. Un contesto non semplice, ma James Jr. trova il suo riscatto grazie al sax che le regala la madre per il suo dodicesimo compleanno. L’amore viscerale per lo strumento, unito al continuo ascolto dei dischi swing, boogie woogie e jazz che provenivano dalle basi americane, tracciano la strada di James verso un futuro ricco di musica, incontri e sogni.
“Io sono figlio di un soldato americano nero e di una donna napoletana. Non sapevo chi fossi, poi ho capito: sono entrambi. Sono il suono di due mondi”. Così si definiva James Senese, che dall’incontro tra due mondi apparentemente antitetici ha fatto la cifra stilistica del sound inconfondibile del suo sax: caldo, vibrante, ricco di groove, sfumature e colori.
Gli esordi e il successo
Nel 1961, insieme al “nero a metà” Mario Musella e ad altri musicisti, fonda il gruppo Gigi e i suoi Aster. Nel 1963 entra a far parte della band Vito Russo e i 4 Conny, con il quale incide alcuni 45 giri, ma senza grandi riscontri di pubblico. Il successo arriva con gli Showmen di Mario Musella, che introducono in Italia le sonorità soul e rhythm & blues di Otis Redding, James Brown e Marvin Gaye, vincendo il Cantagiro del 1968 con la ballad con sfumature soul Un’ora Sola Ti Vorrei (di cui è celebre anche la cover di Giorgia del 1997).
James Senese, alla metà degli anni ‘70, diventa una delle figure centrali del Neapolitan Power insieme a Pino Daniele, Enzo Avitabile, Tullio De Piscopo, Tony Esposito, Rino Zurzolo, Joe Amoruso, Ernesto Vitolo, Osanna, Balletto di Bronzo e tanti altri. Un movimento che ha cambiato per sempre gli stilemi musicali della città partenopea, dando vita a un nuovo codice che univa jazz, blues, funk alla tradizione musicale locale.
Il personale contributo di Senese si traduce nella fondazione, insieme al batterista e autore Franco Del Prete, dei Napoli Centrale. La band, che mostra tutte le sue qualità nel folgorante omonimo album di debutto del 1975, sarà il perno attorno al quale girerà una generazione di musicisti di altissima creatività, compreso un giovanissimo Pino Daniele al basso. James e Pino saranno fratelli e complici musicali, scambiando suoni idee e sentimenti che produrranno capolavori assoluti, che ancora oggi hanno una freschezza e una visionarietà intatte.
Oltre cinquant’anni di carriera
Tra collaborazioni di prestigio, dischi con i Napoli Centrale alternati a quelli come solista, James Senese ha pubblicato quasi trenta album, festeggiando nel 2018 cinquant’anni di carriera sui palchi di tutta Italia, regalando al suo pubblico un doppio album antologico dal vivo, Aspettanno ’o Tiempo.
Senese è sempre stato un artista a passo con i tempi, come dimostra la collaborazione nel 2020 con il DJ di fama mondiale Joseph Capriati nel singolo New Horizons (dove lo stesso James ha prestato la sua voce e il suo sax), canzone inserita nell’acclamato album Metamorphosis.
Nella sua lunga carriera, accanto alla musica, non sono mancate incursioni nel cinema del cantante/sassofonista napoletano: da No grazie, il caffè mi rende nervoso con Massimo Troisi a Passione di John Turturro, fino a Una festa esagerata di Vincenzo Salemme.
A maggio del 2025 James Senese ha pubblicato il suo ultimo disco Chest nun è ‘a terra mia, un lavoro profondo e ricco di significato, che invita a riscoprire, in un mondo segnato dalla disillusione, il valore di aprire il cuore alla bellezza della vita che ci è stata donata.
