Musica

“Jumua”: in anteprima il nuovo video di Sandro Joyeux

Il brano è «una canzone d’amore per le musiche e le culture africane che mi fanno vibrare da sempre», racconta l’artista

Autore Billboard IT
  • Il5 Aprile 2024
“Jumua”: in anteprima il nuovo video di Sandro Joyeux

Sandro Joyeux (foto di Simone Cecchetti)

Jumua è il nuovo brano dell’artista francese Sandro Joyeux. Anticipa il suo EP in uscita nei prossimi mesi per l’etichetta Musicastrada Records e lo accompagna un videoclip ufficiale che vi presentiamo qui in anteprima.

Il video di Jumua

Il nuovo EP di Sandro Joyeux conterrà quattro nuovi pezzi su cui l’artista francese si è avvalso della collaborazione di Adriano Viterbini e Fabio Rondanini per la produzione artistica. Il risultato è un nuovo sound capace di fondere suoni distorti ed elettronici con le radici folk della musica di Sandro in pieno stile World Beat.

«Jumua è una canzone d’amore per le musiche e le culture africane che mi fanno vibrare da sempre», racconta Sandro Joyeux. «Canto la varietà dei generi, le etnie e i loro strumenti tipici. Con Fabio Rondanini e Adriano Viterbini siamo affetti da una patologia grave: il mal d’Africa. La collaborazione con loro è stata una meravigliosa esperienza perché la magia risiede nel saper mettere insieme le sensibilità dovute ai nostri percorsi».

L’Idea del video, realizzato da Fabio Luongo, nasce dalla voglia di raccontare lo speciale rapporto che Sandro ha con gli africani grazie al suo amore per le loro note, i loro dialetti e le loro tradizioni. Ma anche il valore sociale della musica, “che in determinati contesti diventa cemento che unisce”, come commenta l’artista.

Niente può raccontarlo meglio delle immagini dei concerti che da anni Sandro Joyeux tiene a sostegno dei migranti e dei braccianti stranieri. Quelle inedite del video sono tratte dal backstage delle prime due tappe dell’Antischiavitour del 2012, al Gran Ghetto di Rignano (FG) e nelle campagne di Boreano (PZ).

Sandro Joyeux – Bio

Alexandre Joyeux Paganini nasce a Parigi nel 1978, mamma francese e papà italiano. Fin da piccolo, un grave problema all’udito lo obbliga a diversi interventi chirurgici. Nonostante questo disagio, sviluppa un forte legame con la musica.

A 15 anni si iscrive al Conservatorio del IX distretto di Parigi per studiare solfeggio e trombone ma quando impara i primi accordi su una chitarra se ne innamora. A 18 anni comincia a peregrinare tra la Francia e l’Italia, spesso in viaggi in autostop o in Vespa, suonando come artista di strada o come membro di una band reggae, fino all’approdo in Africa, dove resta folgorato dalla musica del Mali.

Negli ultimi anni ha calcato centinaia di palchi in Italia e all’estero, tra cui quello del Primo Maggio di Roma, al Forum Universale delle Culture di Napoli, al Festival Suona Francese 2014 organizzato dall’Institut Français d’Italia e per due volte alla Giornata Mondiale del Rifugiato organizzata dall’UNHCR a Firenze.

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