Musica

Da Irama a Tananai, le migliori nuove uscite di oggi

Tra le release di oggi anche Rhove, con Shiva e Ghali, Francesca Michielin e la collaborazione tra Marco Castello e Fulminacci

Autore Billboard IT
  • Il1 Luglio 2022
Da Irama a Tananai, le migliori nuove uscite di oggi

Irama, foto ufficio stampa

Torniamo a raccontarvi, dopo alcuni venerdì di stop, le nuove uscite della settimana. Oltre agli Imagine Dragons e Paolo Nutini, atteso ritorno dopo ben otto anni, sono tantissime le release che ci accompagneranno per tutto il weekend, e non solo.

Irama e Tananai vogliono prendersi l’estate, con due brani molto diversi, PAMPAMPAMPAMPAMPAMPAMPAM e Pasta. Tra le nuove uscite di oggi troviamo anche la delicatezza di Francesca Michielin con bonsoir e Rhove, Shiva e Ghali con Compliquè.

Infine, ultimi ma non per importanza, Marco Castello e Fulminacci ci regalano un pezzo che sembra uscito da una compilation di hit estive anni ’70 con Magari.

Un altro venerdì decisamente ricco di nuove uscite e noi, ovviamente, siamo pronti a raccontarvi i cinque migliori progetti di oggi.

Irama

Se vi siete chiesti se PAMPAMPAMPAMPAMPAMPAMPAM fosse davvero il titolo del nuovo singolo di Irama, la risposta è sì. Nel terrore di perdersi qualche “PAM” scrivendolo, il cantante propone la sua hit estiva, continuando a sperimentare tra urban e influenze caraibiche. Con un testo tra italiano, spagnolo e inglese, Irama porta per la prima volta in Italia un pezzo di genere dembow, originario della Giamaica. Il ritmo latino sembra ormai essere completamente nel suo sangue e quel “PAMPAMPAMECC” e così martellante che ci si ritrova a cantare già dopo il primo ascolto.

Tananai

Lo ha spoilerato più volte durante il suo tour primaverile e anche noi l’abbiamo ascoltato con interesse, durante la data milanese, perché completamente diverso da BABY GODDAMN e Sesso occasionale. Tananai, tra le nuove uscite di oggi, torna alle origini con Pasta, un brano che racchiude la sua anima più elettronica, prodotto, composto e scritto interamente da lui. Senza avere un testo particolarmente incisivo, è uno sfogo musicale con un ritmo incalzante che, ne abbiamo quasi la certezza, ascolteremo spesso durante le feste in spiaggia. Qui, tra l’altro, non abbiamo il “PAMPAMPAM” di Irama, ma un “Paraparapapapa”. I suoni onomatopeici piacciono molto in questo periodo.

Francesca Michielin

Un lungo periodo d’oro per Francesca Michielin. Dieci anni di carriera, direttore d’orchestra a Sanremo, un tour nei teatri annunciato pochi giorni fa, come il suo nuovo singolo bonsoir. Un brano, prodotto da Dario Faini (con la sua Dorado Inc.), radiofonico e pop che mostra la versione migliore della cantante. Su Instagram, Francesca Michielin parla di una “nuova era” riferendosi a bonsoir, primo tassello di un nuovo progetto discografico, che ci ricorda la cantante di 2640 (album pubblicato nel 2018) e di di20are (uscito invece nel 2016). Uno sguardo al passato, per un bel viaggio alla scoperta del futuro della musica di Francesca Michielin.

Tra le nuove uscite la collaborazione di Rhove con Shiva e Ghali e quella di Marco Castello con Fulminacci

Rhove, Shiva, Ghali

Il primo album di Rhove, Provinciale, è un progetto che ha già riscosso buoni risultati. Ora però si aggiunge alla tracklist Compliquè, in compagnia di Shiva e Ghali. Per il momento, questa è l’unico feat dell’album ad essere italiano (già presenti i francofoni Sasso e Timal) e non parte della crew di Rhove. Il pezzo funziona dall’inizio alla fine e il trio trova il giusto equilibrio. Il ritornello, un po’ come per Shakerando, risulta subito orecchiabile e viene facile da canticchiare. La migliore fra le strofe è probabilmente quella di Ghali, che sembra essere molto comodo con il flow della traccia. Un’aggiunta che promette molto bene, per un artista come Rhove che sembra essere capace di creare hit senza sforzo.

Marco Castello, Fulminacci

Un pezzo un po’ old school, un po’ fresco e moderno. Magari è un brano da estate, con il finestrino giù e i capelli al vento, lo stereo a palla e un amico ad aiutarti sui cori. Allo stesso tempo però, non si tratta di un brano per forza spensierato. Piuttosto di un flusso di coscienza, un po’ ermetico e un po’ pop. La strumentale, semplice ed efficace, è diretta e divertente, con un giro di chitarra che lasceresti suonare tutto il giorno. Il duo Castello-Fulminacci rende veramente bene, passandosi la palla senza fatica e mettendo sincera curiosità per altre possibili collaborazioni.

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