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Adele a cuore aperto su Apple Music: «Forse non avevo bisogno di pubblicare “30”»

Alla vigilia del suo nuovo album, la popstar è stata ospite di Zane Lowe per parlare del disco, del bisogno di scriverlo e delle conseguenze della celebrità

Autore Cristiana Lapresa
  • Il19 Novembre 2021
Adele a cuore aperto su Apple Music: «Forse non avevo bisogno di pubblicare “30”»

Adele. Foto ufficio stampa Apple Music

Adele è stata ospite di Zane Lowe in un vis à vis per Apple Music 1, il noto programma della casa americana. Poche ore prima che uscisse 30, la popstar inglese ha avuto modo di aprirsi su diversi argomenti, dal suo amore per la musica (che la accompagna sin da piccola e che considera la sua migliore amica) fino al modo in cui ha lavorato a questo suo nuovo album. Poche persone fidate, un ambiente in cui sentirsi sicuri, non solo nel registrare le canzoni, ma nel potersi esprimere liberamente senza che certe cose uscissero dallo studio di registrazione.

Un po’ di questo suo stato d’animo negli anni che l’hanno accompagnata nella scrittura di 30 è già emerso da una recente chiacchierata con Oprah Winfrey per la CBS, insieme a un live strepitoso al Griffith Observatory di Los Angeles. Ma di cose da dire Adele ne ha ancora tante: non sarebbe altrimenti un album così complesso, così pieno di sfumature umane e musicali.

Nell’ascoltarlo in anteprima, abbiamo capito e scavato un po’ di più nel rapporto con suo padre, o in quello con il figlio, Angelo. Ma c’è ancora tanta emotività in Adele, che ha lasciato trapelare e che ha mostrato a cuore aperto a Zane Lowe nel corso della loro ultima chiacchierata.

Il rifiuto di tornare al punto di partenza

Quando un matrimonio finisce ci sono un sacco di sentimenti in ballo. Uno di questi è quello che costringe a riflettere sul cosa ci sarà dopo, se un sentimento come l’amore, soprattutto se così forte, potrà mai replicarsi. E quando ad Adele viene chiesto se mai tornerà ad uscire con qualcuno, la risposta si cela in Can I Get It, una canzone «con un ritornello pop, e cose del genere».

«La canzone parla di quanto avrei potuto nuovamente essere aperta a delle uscite, degli appuntamenti», prosegue ancora. «Di certo non a Los Angeles, non è il posto dove poter uscire con qualcuno quando sei Adele. È soltanto sesso occasionale, un po’ come amici che dormono insieme a turno fra di loro. E io non sono così, non voglio farlo. Ho chiuso il mio matrimonio per andare avanti, non indietro. Di questo parla la canzone».

Adele a Apple Music: «Non mi piace essere una celebrità»

Il racconto con Zane Lowe prosegue, andando ad affrontare anche le sensazioni sull’album, sulla sua scrittura, sul mix. Adele ha raccontato di aver pensato: «Forse non ho bisogno di pubblicarlo. Forse dovrei scriverne un altro. Solo perché la musica è la mia terapia», ammette ai microfoni della radio. «Non entrerò mai in studio per dire “Bene, ho bisogno di un altro successo”. Non è così per me. Quando qualcosa è più potente e travolgente di me, mi piace andare in studio perché di solito è un seminterrato e non ci sono finestre né reception, quindi nessuno può contattarmi. In pratica sto scappando. Ma così nessuno avrebbe saputo che avevo scritto quel disco. Era come se dovessi solo togliermelo di dosso, fuori dal mio “sistema”», precisa Adele.

E sulla celebrità, Adele si lascia ancora andare: «Trovo esilarante che io sia un artista, che sia il mio lavoro. Ma la celebrità arriva con esso, e a me non mi piace per niente essere una celebrità. Questa è la mia storia, e sento che sto la sto riprendendo in mano davvero. Ho fatto tutto da sola. Se volessi ringraziare qualcuno, sarebbe me stessa, perché mi sono davvero tanto impegnata», racconta ancora Adele. «E sì, penso che sia un disco importante da ascoltare anche per altri artisti, quelli che vengono incoraggiati a non dare valore alla propria arte. Quelli del “prendi tutto finché puoi”. Perché non è questo che sono gli artisti».

E conclude: «Conosco alcuni di loro che sentono questa pressione. E volevo solo ricordare loro che non si deve essere sempre a disposizione a tutti. E inoltre, puoi davvero scrivere dal tuo stomaco, se vuoi. Quindi sì, sicuramente, sicuramente è il mio album. Non credo che dirò mai: “Oh, ecco qua, è vostro”. Mai».

Guarda l’intervista completa qui sotto

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