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Fra urban e pop art: in anteprima il video di “Io Corro” di Charles Muda

Il singolo anticipa l’uscita dell’EP d’esordio del romano Charles Muda: Pop Art ibrida i linguaggi dell’urban pop contemporaneo con la memoria storica del grande movimento artistico degli anni ’60

Autore Billboard IT
  • Il6 Luglio 2020
Fra urban e pop art: in anteprima il video di “Io Corro” di Charles Muda

Foto di Chiara Yan

Pop Art, fuori il 17 luglio per The Orchard, è l’EP di debutto di Charles Muda. Un concept che riattualizza quel movimento artistico che ha raccontato al meglio la società di massa. A ogni canzone è stata associata un’icona di quegli anni e una sua frase memorabile: Bob Dylan, Edie Sedgwick, Andy Warhol, Judy Garland, Paul Newman, Elvis Presley. Oggi ospitiamo l’anteprima video del singolo che è stato scelto come primo biglietto da visita per l’intero progetto: Io Corro.

Pop Art è un mix di melodie catchy, batterie serrate, bassi pieni di groove, chitarre distorte e flow in extrabeat. Un fondamentale impianto “urban” si lega a una straordinaria sensibilità per la melodia. Charles Muda ne ha curato la composizione, la produzione (insieme a Mattia “Fettina” Castagna, già collaboratore di Carl Brave). Abbiamo anche colto l’occasione per capire meglio il progetto facendo qualche domanda al suo autore.


Guarda in anteprima il video di Io Corro di Charles Muda

La prima domanda è d’obbligo: come mai il concept della pop art?

Il concept “Pop Art” è nato perché ero alla ricerca di qualcosa di fantasioso che facesse da contorno alla mia musica. Nella Pop Art ho trovato la stessa esplosione di colori e la pulsione di creare qualcosa di molto ibridato che voglio creare con la mia musica. È anche un movimento artistico che racconta bene una certa spontaneità e vivacità dentro una società preconfezionata che di spontaneo ha veramente poco. Per ogni canzone presente nell’EP che è in arrivo troverete “un pezzo” di Pop Art, vedrete!

Hai scelto di lanciare l’EP con Io Corro. Cosa rappresenta per te questo brano, al punto di usarlo come primo biglietto da visita per l’intero progetto?

Con Io Corro ho cercato di raccontare una parte della mia storia e la voglia di mettermi in gioco. L’ho scritta in un periodo in cui non mi fermavo mai: tra la musica e un altro lavoro correvo tutti i giorni da una parte all’altra di Roma. Questa canzone non è solo il riassunto di una storia d’amore finita male: c’è anche la voglia di realizzare e rendere concreto ciò che mi passa per la testa, a costo di rimetterci tanto. Anche se ho dovuto fare delle rinunce importanti, sono contento di come stiano andando le cose.


Hai prodotto l’EP insieme a Mattia “Fettina” Castagna, già al lavoro con Carl Brave. Come si è sviluppata la vostra collaborazione e quali “input” artistici hai ricevuto da lui?

La nostra collaborazione è nata grazie alla conoscenza dei nostri manager, che hanno pensato di accostarci dal punto di vista artistico. Mattia ha portato l’EP a una qualità nettamente superiore e lo ha fatto divertendosi. In lui ho trovato un artista eccezionale e una persona a cui voler bene. Era la prima volta che mi dedicavo alla produzione e da lui ho imparato davvero tanto. Penso che ci rivedrete spesso all’opera insieme!

Sappiamo che vieni da una famiglia con una certa inclinazione verso la musica e l’arte. In che modo ciò ha influito sulla tua formazione musicale?

Ha influito inevitabilmente tanto. Vengo da una mamma traduttrice per mestiere e pittrice per hobby, che nei suoi 58 anni di vita ha continuato a studiare molto nel tempo libero. Mio papà lavorava tanto, nella mia infanzia mi ricordo che spesso stava fuori casa, ma quando tornava si faceva sentire da tutto il condominio suonando la batteria come un indemoniato! In più casa nostra è anche piena di altri strumenti. Credo di aver preso la dedizione da una e la musica dall’altro. Sento un gran dovere di dimostrare a mio padre chi sono, perché con mia madre non ho fatto in tempo.

Pop Art – Tracklist

  1. Pesos
  2. Ali Baba
  3. Tutta Pubblicità
  4. Io Corro
  5. Non Mi Va
  6. Com’eri

Charles Muda – Bio

Charles Muda è il nome d’arte di Carlo Barboni, classe ’98, cresciuto a Monteverde a Roma da genitori che passavano il tempo libero suonando o dipingendo. A 12 anni inizia a rappare, intanto nella sua cameretta suona tanti strumenti e ascolta le grandi hit degli anni Duemila. Con l’uscita dell’EP d’esordio Pop Art, il “Giovane Carlo” (questo è il significato di Charles Muda in indonesiano) è pronto a mostrarsi al pubblico in tutta la sua imprevedibilità.

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