Pop

Baustelle: «Per la prima volta abbiamo scritto un disco in tour»

I Baustelle pubblicano “L’Amore e la Violenza Vol.2 – Dodici Nuovi Pezzi Facili”. Un disco che parla d’amore. Ma a modo loro

  • Il23 Marzo 2018
Baustelle: «Per la prima volta abbiamo scritto un disco in tour»

«Non abbiamo mai scritto canzoni mentre eravamo in tour. Ma forse le cose che avevamo da dire non si sono esaurite ne L’Amore e la Violenza Vol.1»: iniziano in questo modo i Baustelle, mentre presentano alla stampa il nuovo volume dedicato, appunto, all’amore. Ma anche alla violenza. Il titolo continua con la formula “Dodici Nuovi Pezzi Facili”. Perché? «Da un lato è la citazione di un film, ma abbiamo messo queste quattro parole perché questo è un disco d’amore. Parliamo di relazioni interpersonali», hanno spiegato i Baustelle. «L’amore è la cosa più codificata nelle canzoni quindi, in modo spiritoso, le abbiamo definite come delle “canzoni facili”».

Ma qual è la visione dell’amore dei Baustelle? Il frontman Francesco Bianconi prova a definirlo: «Nella migliore delle ipotesi è l’annullamento del sé per l’adesione a un oggetto altro (può essere la tua fidanzata, tuo figlio, Dio, ecc). È un annullamento che solo dopo può sublimare in un piacere», ha raccontato. Ma attenzione: «Non c’entra il pessimismo. È un piccolo statuto filosofico. L’amore è negativo, sporco e distruttore».

Nella tracklist de L’Amore e la Violenza Vol 2 dei Baustelle sono presenti dodici brani che, a dir la verità, parlano di numerose tematiche e che hanno un’impronta musicale ben pensata: «Sono canzoni scritte molto di più con la chitarra», ha spiegato Bianconi che però ha voluto sottolineare la continuità con il primo volume. «I sintetizzatori ci sono perché volevamo che fosse contiguo al Volume 1. Ma sopra ai sintetizzatori ci sono anche tante chitarre».



Bio

I Baustelle si sono formati nel 1996 a Montepulciano, in provincia di Siena. Il gruppo è composto da Francesco Bianconi, Rachele Bastreghi e Claudio Brasini. Il nome Baustelle, che in tedesco significa “cantiere”, riflette l’idea di un progetto sempre in evoluzione, una band che mescola influenze diverse tra pop, cantautorato, elettronica, sonorità vintage e atmosfere più oscure.

Nel corso degli anni i Baustelle hanno costruito una discografia solida, iniziata con Sussidiario Illustrato della Giovinezza nel 2000, seguita da La Moda del Lento (2003), La Malavita (2005), Amen (2008), I Mistici dell’Occidente (2010), Fantasma (2013). Ogni album ha mostrato una crescita stilistica: testi ricercati, attenzione all’arrangiamento, una capacità di mescolare “alto” e “basso”, suggestioni letterarie, omaggi al cinema, eclettismi sonori.

All’inizio del 2017 pubblicano il settimo album in studio, L’Amore e la Violenza, un disco in cui si definisce la sfida dell’essere “oscenamente pop”, ossia di osare aperture maggiori verso il pop senza però rinnegare la profondità del proprio linguaggio musicale e testuale. Il disco debutta con successo, sostenuto da un tour teatrale e da concerti estivi che attirano grande interesse.

Share: