BTS: è scontro con la Cina per il commento sulla Guerra di Corea
Dopo le dichiarazioni di RM, dai profili social di brand come Fila e Hyundai sono scomparsi i post legati alle partnership con i BTS
Nelle ultime ore si è alzato un discreto polverone mediatico attorno ai BTS, star mondiali del K-Pop. Il casus belli? Un commento sulla Guerra di Corea che non è piaciuto alla Cina, scatenando l’indignazione social degli utenti.
Il leader della band RM, nel corso di un discorso di ringraziamento per un premio celebrativo dei rapporti USA-Sud Corea, ha dichiarato quanto segue:
«Ricorderemo sempre la storia di dolore che le nostre due nazioni hanno condiviso insieme e i sacrifici di innumerevoli uomini e donne».
Il riferimento è alla Guerra di Corea, che durò dal 1950 al 1953 e vide l’ONU, con il grande sostegno degli Stati Uniti, sostenere la Corea del Sud nella loro lotta contro il Nord appoggiato dalla Cina e dall’URSS.
Sembra che le parole del componente del gruppo abbiano avuto forti ripercussioni commerciali. I BTS infatti avevano stretto diversi deal nel recente passato con brand del calibro di Hyundai, Samsung e Fila.
Diverse piattaforme cinesi di e-commerce, come Tmall e JD.com, hanno rimosso i post relativi ai diversi prodotti customizzati dalla band, come smartphone e cuffie. Sono anche scomparsi i post legati ai BTS dai profili ufficiali su Weibo (social network cinese molto utilizzato) di Fila e Hyundai.
Gli attacchi social rivolti ai BTS
Numerosi i commenti contrariati degli user di Weibo, riportati da diverse testate – tra cui The Guardian – :
«Non dovrebbero guadagnare grazie alla Cina. Se vuoi fare soldi con i fan cinesi devi considerare i sentimenti cinesi».
E ancora: «C’erano migliaia di soldati cinesi che hanno sacrificato le loro vite nella guerra… Così ho deciso di essere arrabbiato e lasciare il fan club della boy band per esprimere la mia posizione».
Chinese netizens applauded #Samsung's decision to take down K-pop group #BTS products from stores on China's ecommerce platforms https://t.co/AqU6BpfZ74 and Tmall, after the group's remarks about the #KoreanWar annoyed Chinese netizens. https://t.co/ld4H5YPQGZ pic.twitter.com/CtHkkrGgZq
— Global Times (@globaltimesnews) October 12, 2020
In un tweet, il quotidiano cinese Global Times ha parlato di «atteggiamento unilaterale da parte della band nei confronti della Guerra di Corea, che ferisce i loro sentimenti (degli utenti cinesi, ndr) e nega la storia».
Una polemica con i fiocchi, arrivata peraltro pochi giorni dopo che i fan dei BTS hanno invocato l’esenzione dal servizio militare obbligatorio in Corea del Sud per il gruppo di punta del panorama musicale locale. È da capire come il team dei BTS tenterà di ricucire lo strappo con un mercato ricco e imperdibile come quello cinese.