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Billboard Calls Crème of Talents: l’intervista ad acquachiara

L’artista romana è fra i dieci finalisti del contest di Billboard Italia e La Crème Records: è giunto il momento di conoscerla meglio

Autore Billboard IT
  • Il1 Novembre 2024
Billboard Calls Crème of Talents: l’intervista ad acquachiara

acquachiara negli studi di La Crème Records (foto di Tommaso Biondo)

Chiara Bevilacqua, in arte acquachiara, è una cantautrice romana classe ‘99. Da bambina ha studiato recitazione e musica (pianoforte, solfeggio, basso elettrico), ma solo a vent’anni ha cominciato a scrivere canzoni e a cantare come solista.

Ha già suonato in molti locali della Capitale, sia da sola o in formazione ridotta che in full band. Grazie a diverse collaborazioni, tra il 2022 e il 2023 ha concluso un primo percorso di ricerca, pubblicando cinque singoli. Attualmente sta lavorando al suo primo album, la cui uscita è prevista nel 2025, collaborando con il produttore Andrea Allocca.

acquachiara ha appena vinto il contest Music for Change, organizzato dall’associazione Musica contro le mafie. Ciò le darà la possibilità di realizzare un tour, grazie al premio Nuovo Imaie, di suonare in apertura del concerto dell’Uno Maggio Libero e Pensante di Taranto 2025 e di esibirsi a Casa Sanremo sul main stage nella settimana del Festival.

acquachiara è una dei dieci finalisti di Billboard Calls Crème of Talents, il contest lanciato da Billboard Italia e La Crème Records. È giunto il momento di conoscerla meglio.

Acquachiara - intervista - Billboard Calls Crème of Talents - foto di Tommaso Biondo - 2
acquachiara (foto di Tommaso Biondo)

L’intervista ad acquachiara

Raccontaci la tua formazione musicale.

La musica è forse l’unica grande costante della mia vita, insieme al teatro e alla scrittura. Ho iniziato a suonare il pianoforte alle elementari e, dopo innumerevoli esercizi e spartiti (e svariati insegnanti e saggi di fine anno), ho deciso di cambiare e di approcciarmi da autodidatta alla chitarra acustica (il fatto che sono autodidatta, ahimè, si sente). Mi sono poi dedicata allo studio del basso elettrico, a cui sono stata fedele per molto tempo e di cui sento ancora la mancanza. Lo studio del canto, che porto tuttora avanti, è invece arrivato più recentemente, come diretta conseguenza del fatto che ho iniziato a scrivere canzoni.

Cosa ti ha spinto a intraprendere un percorso artistico nella musica?

Mentirei se dicessi che ho sempre sognato di fare la cantautrice nella vita. In realtà nemmeno pensavo di essere in grado di scrivere o di cantare. È stato un colpo di fulmine, disorientante, e ci ho messo un po’ per riuscire a dire ad alta voce che volevo intraprendere questo tipo di percorso. Mi sono resa conto che non c’è niente al mondo che mi piace fare di più e che mi rende più felice dello stare sul palco, lavorare ai miei pezzi in studio, comporre in camera mia, fare le prove con i miei musicisti.

Perciò direi che è l’amore nei confronti di tutto questo e il desiderio di avere la possibilità di condividerlo ad avermi dato la spinta e il coraggio di affrontare questo spaventosissimo mondo dell’industria musicale.

Quali sono i tuoi miti musicali di sempre? In che modo ti senti influenzata da loro?

Sono cresciuta ascoltando in macchina di mia nonna i CD di Rino Gaetano e Lucio Dalla. Nell’auto dei miei genitori invece ricordo Pino Daniele, Elisa e Giorgia. Sicuramente il cantautorato italiano significa tanto per me, anche se forse l’artista a cui mi sento più vicina è Lucio Battisti.

Sono certa che i miei ascolti mi abbiano influenzata più di quanto io stessa mi renda conto, ma è sempre difficile capire in che modo. In generale mi tengo stretta la possibilità di sperimentare, di spaziare, di giocare con la musica, di trovare nuove reference, di esplorare generi diversi e nuovi tipi di scrittura.

Quali sono tre dischi che porteresti su un’isola deserta?

Strategicamente mi verrebbe voglia di scegliere gli album con tante tracce, così da avere comunque un gran numero di canzoni da poter ascoltare. Per esempio: la compilation 1 dei Beatles, dove sono riuniti circa trenta brani, vale? Facciamo di sì, dai. In alternativa dico Abbey Road. Poi mi porterei Una Donna per Amico, per restare fedele a Battisti, e forse uno degli album di Amy Winehouse. Decidete voi quale, troppo difficile!

Raccontaci il brano che hai presentato a Billboard Calls Crème of Talents.

Si intitola Ottantesimo Minuto ed è una delle prime canzoni che ho scritto. Sono contenta che sia finalmente uscita, anche perché chiude un capitolo e ne apre uno nuovo. È un pezzo che nella sua semplicità racconta la speranza tipica degli innamorati (e dei tifosi!), quando tutto sembra perduto ma c’è qualcosa che ti fa pensare “ancora c’è tempo, ce la possiamo giocare, non è finita”.

Io cito la Roma, con cui ho una relazione tossica ormai da anni, ma spero che i tifosi delle altre squadre non si offendano! Dedicatela a chi vi pare, il punto è sempre quello: essere innamorati è un po’ come essere tifosi: si soffre terribilmente, si continua sempre a sperare e ogni tanto, quando si è fortunati, si riesce ad essere incredibilmente felici.

Che visione hai per il tuo progetto artistico nei prossimi anni?

Nei prossimi anni mi sembra esagerato, soffermiamoci sul 2025… Ho appena vinto il contest Music for Change, organizzato da Musica contro le mafie, di cui sono contentissima! Quindi sicuramente nel prossimo anno prevedo molti live, un tour e tante occasioni di crescita.

Penso anche che sia arrivato il momento di fare uscire il mio primo album, a cui ho lavorato duramente insieme al mio produttore Andrea Allocca. Insomma, non anticipo troppo ma sono sicura che sto andando incontro a tante, tantissime cose belle e non vedo l’ora di viverle tutte.

Qual è il tuo più grande sogno come artista?

Continuare ad amare ciò che faccio, rimanere me stessa e riuscire a condividere la mia musica con un numero di persone sempre maggiore. Vorrei che il pubblico si riconoscesse in quello che scrivo: vorrei trasmettere un certo senso di appartenenza, accoglienza reciproca, intimità (e poi magari riuscire a guadagnare quei due spicci che mi permetterebbero di campare mediamente tranquilla…).

Il sogno è fare questo mestiere per tutta la vita, ma continuando a volergli bene come gli voglio bene adesso e prendendomene sempre cura con leggerezza, dedizione, curiosità e impegno.

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acquachiara (foto di Tommaso Biondo)

Ascolta Billboard Calls Crème of Talents – The Choice

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