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Billboard Calls Crème of Talents: l’intervista ai Fiasko Leitmotiv

La band milanese è fra i dieci finalisti del contest di Billboard Italia e La Crème Records: è giunto il momento di conoscerli meglio

Autore Billboard IT
  • Il29 Ottobre 2024
Billboard Calls Crème of Talents: l’intervista ai Fiasko Leitmotiv

Fiasko Leitmotiv (foto di Tommaso Biondo)

I Fiasko Leitmotiv sono una band post-punk Italiana formatasi a Milano nel 2021. Il progetto è nato dall’unione dei due fratelli Filippo e Vittorio Duò, Pietro Caloia e Orson Moritz. Il loro sound è caratterizzato da elementi elettronici, new wave e shoegaze scanditi da ritmi pulsanti e morbosi. chitarre malinconiche e linee di basso ipnotiche sono accompagnate da testi in inglese e in tedesco che esplorano temi esistenziali come il senso di alienazione nella società odierna e l’amore come sofferta partecipazione alla vita.

I Fiasko Leitmotiv sono fra i dieci finalisti di Billboard Calls Crème of Talents, il contest lanciato da Billboard Italia e La Crème Records. È giunto il momento di conoscerli meglio.

Fiasko Leitmotiv - intervista Billboard Calls Crème of Talents - foto di Tommaso Biondo - 2
Fiasko Leitmotiv (foto di Tommaso Biondo)

L’intervista ai Fiasko Leitmotiv

Raccontateci la vostra formazione musicale.

C’è chi ha iniziato studiando musica fin da ragazzino, chi ha seguito gli altri e chi ha sempre scritto poesie durante le ore di lezione a tempo perso. Veniamo da diversi tentativi di espressione artistica, inizialmente isolati, ma successivamente convogliati in questo progetto. L’idea di metter su una band era comunque nell’aria sin da quando avevamo 15 anni, quasi per gioco. I tentativi sono stati molteplici: una cover band prog rock, un duo di musica dark elettronica e la nostra prima formazione che portò a inediti, tracce dai nomi assurdi come Hawaian Gates.

Cosa vi ha spinto a intraprendere un percorso artistico nella musica?

Bene o male tutti e quattro abbiamo intrapreso questa strada da ragazzini, ma il vero momento in cui abbiamo pensato di dar vita a questo progetto è stato nel 2020, durante il lockdown. Una cosa abbastanza spontanea: ci siamo ritrovati chiusi in una casa giorno e notte tutti insieme e lì sono nate le prime canzoni. In sostanza quindi, la noia.

Quali sono i vostri miti musicali di sempre? In che modo vi hanno influenzato?

Ognuno ha i suoi e nessuno concorda con quelli degli altri, ma questo è il bello di una band. C’è chi si spara i Velvet Underground, chi gli Slowdive e chi si masturba su un disco di Stockhausen.

Quali sono i tre dischi che portereste su un’isola deserta?

Ce ne portiamo quattro perché siamo in quattro e altrimenti litigheremmo, ed essendo un’isola deserta non potremmo cercarci un’altra compagnia: Transformer di Lou Reed, Tower of Silence di Roberto Musci, Geogaddi dei Boards of Canada, Pra Não Dizer Que Não Falei Das Flores di Geraldo Vandre.

Raccontateci il brano che avete presentato a Billboard Calls Crème of Talents.

È un brano che parla d’amore e, come tutte le canzoni d’amore, è un po’ naif. È uno di quegli amori che ti fanno diventare tutto scemo, come dev’essersi sentito l’Uomo (con la U maiuscola) sulla luna guardando la terra e amandola. Quando ho scritto il testo pensavo che sembrasse troppo mieloso e infantile appunto, ma parecchia gente a cui feci sentire la demo la trovò veramente cupa e più profonda di quello che credevo.

Che visione avete per il vostro progetto artistico nei prossimi anni?

“Mi devi dare due milioni di euro” (cit.).

Qual è il vostro più grande sogno come artista?

Grandi palchi, tanti soldi, major, tre nipotini, la pace nel mondo… un po’ quello che desideriamo tutti, no?

Ascolta Billboard Calls Crème of Talents – The Choice

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