Billboard Calls Crème of Talents: l’intervista a Sandra Ru
L’artista milanese è fra i dieci finalisti del contest di Billboard Italia e La Crème Records: è giunto il momento di conoscerla meglio
Sandra Ru (foto di Tommaso Biondo)
Alessia Russo, in arte Sandra Ru, nasce nel 2000 a Milano. I suoi pezzi sono il risultato di una ricerca del suono attenta e meticolosa, per poter teletrasportare il pubblico in un luogo ben preciso, che sia reale o meno. Un sound che culla ogni strofa, percepita in modo soggettivo. Vuole dare voce ai suoi pensieri e segreti, che è consapevole sono in realtà imprigionati in molti altri ragazzi/e della sua generazione, accostando immagini più leggere a temi complicati e profondi, accompagnati da un sound ambient dalle sfumature pop.
Sandra Ru è fra i dieci finalisti di Billboard Calls Crème of Talents, il contest di Billboard Italia e La Crème Records: è giunto il momento di conoscerla meglio.
L’intervista a Sandra Ru
Raccontaci la tua formazione musicale.
Ho iniziato a studiare canto da piccolissima nella scuola civica del mio paese, per poi spostarmi in un’altra di Milano, e infine cambiare ancora con il mio attuale vocal coach, Nyco Ferrari. Per quanto riguarda la parte di scrittura invece mi hanno sempre aiutata molto i libri, in generale quelli di narrativa, che amo tuttora leggere, ma soprattutto la mia esperienza personale. Infatti cerco di vivermi a pieno la mia vita per poterla raccontare.
Cosa ti ha spinto a intraprendere un percorso artistico nella musica?
Amo la musica fin da quando ne ho memoria. Dalla colonna sonora di Spirit cavallo selvaggio in poi, non mi sono più fermata. Non sono mai stata molto brava a parlare – o meglio, ad avere voce. Con la musica era diverso. Già da bambina mi resi conto che poteva non solo essere una mia amica ma anche il mio scudo. Le parole degli altri diventavano le mie e crescendo ho iniziato a sentire sempre di più la necessità di cantare, anche con le mie parole.
Quali sono i tuoi miti musicali di sempre? In che modo ti senti influenzata da loro?
Ascolto veramente tanta musica, ed è sempre stato così. Da ogni genere cerco qualcosa che mi ispiri. Amo la musica proprio perché non ha confini, motivo per cui non limito la mia. In questo momento la mia musa ispiratrice è Ditonellapiaga, insieme a Lizzie McAlpine, Tom Odell, Jorja Smith e Billie Eilish. I miei idoli assoluti sono i Coldplay, dai quali attingo anche molti dei miei pensieri sulla musica e in generale nel quotidiano.
Quali sono tre dischi che porteresti su un’isola deserta?
Parachutes dei Coldplay, Black Friday di Tom Odell, Happier Than Ever di Billie Eilish.
Raccontaci il brano che hai presentato a Billboard Calls Crème of Talents.
Non Provo Più Niente è nata in un periodo estenuante per me mentalmente: ero travolta dagli impegni e dai pensieri che ne seguivano. Già di mio sono molto particolare quando si tratta di sentimenti, e quella condizione mi aveva portata all’apatia. Non penso di essere l’unica ad aver vissuto una situazione simile. Al contrario, penso sia una sensazione comune nella nostra generazione, che ci sentiamo di dover sempre fare e strafare alle volte rischiando di perdere un po’ noi stessi.
Che visione hai per il tuo progetto artistico nei prossimi anni?
Sicuramente continuare a fare tanta musica. Nei prossimi mesi uscirà un EP/album in cui includerò anche dei featuring e singoli già usciti. Sono veramente elettrizzata e non vedo l’ora di poter dire di più. Farò molte date a Milano e anche in altre città italiane. Sarà un sogno spostarmi con le mie canzoni.
Qual è il tuo più grande sogno come artista?
Il mio più grande sogno sarebbe quello di aprire un concerto dei Coldplay. Al solo pensiero mi vengono i brividini.
