Premere “Play” di Ed Sheeran per scoprire le connessioni tra folklore indiano, persiano e irlandese
Il cantautore britannico inaugura la sua Stereo era. Un’ evoluzione musicale che segna una svolta pur restando fedele alla sua identità

Con Play Ed Sheeran dà inizio alla sua Stereo era. Si apre un nuovo capitolo per il cantautore britannico ricco di influenze folkloristiche frutto anche del periodo trascorso in India. Un album molto diverso dai suoi precedenti della Mathematic era (Plus, Multiply, Divide, Equals e Subtract), ma che non tradisce il suo stile riconoscibile. Play è un esperimento (riuscito) che unisce fili sonori che collegano il folk indiano, persiano e irlandese a una base squisitamente pop.
Azizam non è il singolo più forte di Play
La tracklist era già stata in parte rivelata con l’uscita di diversi singoli come Azizam, Sapphire, Old Phone e A little More. Azizam è la canzone pop che ha accompagnato l’estate delle persone, quasi come un tormentone. Il brano però non è la traccia più forte dell’album. Al contrario, i diversi brani sono ricchi di introspezione e maturità che segnano un punto nella vita di Ed Sheeran che mette a fuoco il suo percorso come essere umano, marito e padre.
Il disco ha una sincera e profonda intimità sottolineata a più riprese dal sound deciso della batteria. Un esempio è proprio A Little More. Sia in questa traccia che in Opening (quella di apertura dell’album Play), Ed Sheeran sorprende gli ascoltatori interrompendo l’atmosfera dalle tonalità estemporanee con un ritmo rap. L’artista entra a gamba tesa nella traccia di Opening, infatti, quella che poteva sembrare (almeno all’inizio) una ballad con una semplice base di chitarra acustica in sottofondo, rivela poi dei bit potenti.
Play di Ed Sheeran è (anche) un album di canzoni intime
Ci sono diverse tracce introspettive all’interno dell’album Play. L’esempio più emblematico è il brano Camera. Il testo racconta della storia d’amore tra Ed Sheeran e sua moglie. L’aria di nostalgia trasporta gli ascoltatori più attenti al romanticismo di Thinking Out Loud (traccia dell’album Multiply). Probabilmente il pezzo più commovente del disco. “Non ho bisogno di una macchina fotografica per catturare questo momento / Ricorderò come sei stasera per tutta la vita”, recita il testo.
Anche Old Phone non è da meno. È un’altra canzone nostalgica e malinconica, ma anche matura. È un po’ come riaprire una vecchia scatola di ricordi abbandonata, ma che quando la si spolvera riaffiorano i momenti che (in fondo) strappano un sorriso dolce-amaro proprio come questa canzone. Semplice chitarra e voce proprio come nei concerti di Ed Sheeran. The Vow segue un pò la stessa scia. Una ballad romantica ma con un sound ben definito e deciso.
Viaggi, persone e colori
Play è un album frutto di diversi incontri, altrettanti viaggi e sfumature nei suoi toni. L’artista ha infatti completato il disco a Goa, in India. Ed Sheeran ha trascorso un mese in India (altrimenti detta “la terra dei colori”) dove ha collaborato anche con Arijit Singh, pluripremiato cantante e compositore indiano.
Il suo omaggio al patrimonio folkloristico indiano emerge molto in diverse tracce come Sapphire, Symmetry e Don’t Look Down. Questo tocco aggiunge un tono vibrante a tutto l’album. Nonostante le diverse contaminazioni il suo stile resta inconfondibile.
Play è l’ottavo album in studio di Ed Sheeran. Con questo album si lascia alle spalle (o quasi) la sua Mathematic era contraddistinta dagli album intitolati come i segni delle operazioni algebriche (Plus, Multiply, divide, Equals, Subtract) e si apre verso la nuova Stereo era. Non è un segreto infatti che potremmo aspettarci i futuri titoli dei prossimi album in continuazione con la medesima logica. Dunque, potrebbero effettivamente titolarsi Pause, Fast Forward, Rewind e Stop. Lo stesso cantautore però racconta a Apple Music di un possibile album postumo da chiamare (forse) Eject, come se fosse un testamento.
La tracklist di “Play” di Ed Sheeran
- Opening
- Sapphire
- Azizam
- Old Phone
- Symmetry
- Camera
- In Other Words
- A Little More
- Slowly
- Don’t Look Down
- The Vow
- For Always
- Heaven