Elnoir presenta “Euphoria”: un loop tra desiderio e autodistruzione
Da qui ad aprile l’artista continuerà a pubblicare nuova musica, costruendo un percorso che esplorerà diverse sfumature di desiderio, rabbia e liberazione
Foto di Davide Fasano
Con Euphoria, Elnoir inaugura un nuovo capitolo della sua ricerca musicale. Dopo l’intensità cupa di Alias, l’artista italiana sceglie di spingersi oltre, abbracciando un linguaggio sonoro più elettronico, cinematografico e sensuale, senza mai perdere la tensione emotiva che la contraddistingue.
Alla produzione c’è Dario Pruneddu (Sugar Music), che accompagna Elnoir in un equilibrio tra elettronica e sensibilità umana. Il suo intervento è chirurgico: bassi caldi e sintetizzatori fluidi convivono con linee vocali sospese, creando un’atmosfera che sembra respirare da sola. Ogni scelta sonora amplifica il dualismo del brano, fra bisogno di fuggire e quello di restare.
Mix e master portano la firma di Chris Sclafani e Chris Gehringer (vincitore di Grammy il primo, ventuno nomination il secondo). Il risultato è un sound che unisce la profondità delle produzioni alternative al respiro ampio del pop contemporaneo.
La rappresentazione di un conflitto interiore
Euphoria è la rappresentazione di un conflitto interiore che diventa estetica. Elnoir guarda dentro se stessa e restituisce un racconto crudo in cui la musica non accompagna l’immagine ma la genera.
Le fotografie ufficiali del singolo sono firmate da Luca Santese, tra i nomi più interessanti della fotografia contemporanea italiana. Il suo sguardo amplifica il senso di dissolvenza e introspezione che attraversa il brano: corpi e volti diventano quasi astrazioni di luce, come se l’identità stessa fosse in continua trasformazione. Le immagini evocano un senso di instabilità e desiderio con la stessa fluidità del suono.
«Questo singolo è solo la scintilla di un incendio più grande», racconta Elnoir. Infatti da qui ad aprile l’artista continuerà a pubblicare nuova musica, costruendo un percorso che esplorerà diverse sfumature della dipendenza, del desiderio, della rabbia e della liberazione. Un’evoluzione che promette di fondere ancora di più suono e visione, con un’estetica riconoscibile e un messaggio potente.
L’universo di Euphoria ha preso forma anche dal vivo con un listening party sold out a Milano, organizzato il sabato prima dell’uscita ufficiale. L’evento, concepito come un’estensione visiva del brano, ha trasformato lo spazio in un ambiente intimo e immersivo. Ogni dettaglio serviva a trasportare i partecipanti nello stesso stato emotivo del brano: una sospensione tra intimità e smarrimento.
