Elton John e il suo piano dentro la cortina di ferro
Esce nuovamente lo stupendo “Live in Moscow” di Elton John del 1979 in doppio vinile/CD, dopo essere andato esaurito nell’ultimo Record Store Day
Un pianoforte a coda Steinway e le percussioni dell’affidabile Ray Cooper davanti a un’inedita folta platea affamata di occidente. Questo era il concept del concerto a Mosca, nel 1979, di Elton John.
Ma i principali fattori che attivarono il tour in Russia furono la smania di Elton John di tornare sul palco dopo i problemi fisici che lo colpirono alla fine del 1978, dopo la realizzazione di A Single Man. E pure l’idea che un tour di una popstar a livello internazionale potesse essere una sorta di “esercizio interculturale” di riscaldamento. In attesa delle Olimpiadi che erano state assegnate a Mosca per il 1980 (a posteriori un vano esercizio…).
Solo Cliff Richard era stato al di là della cortina di ferro e l’idea che una celebrità ancor più potente come Elton John “sfidasse” i palchi russi stimolò non poco il management del cantante.
Il 20 maggio Elton John vola a Mosca
E così il 20 maggio Elton John si imbarcò su un volo della Aeroflot da Londra a Mosca. La Russia era sotto il rigido controllo di Leonid Breznev e il primo concerto russo di Elton fu a Leningrado, dopo un lungo viaggio in treno. Nota curiosa: nella scaletta del live Rocket Man era tradotto con il termine Cosmonauta…
La cosa bella – ve ne accorgerete anche dall’ascolto del concerto del 28 maggio di Mosca alla Rossiya Hall (furono quattro le esibizioni, dal 25 maggio) che fu registrato e ripreso dai tecnici della BBC – è che il pubblico russo conosce i testi. Si entusiasma ai passaggi rock’n’roll di Elton in Saturday Night’s Alright for Fighting. Quando il cantante calcia via lo sgabello e si mette a suonare in quella sua posa classica in piedi (ovviamente una posa che richiama al rock’n’roll anni ’50 di Jerry Lee Lewis). O anche quando si sente l’ovazione durante la cover di Back in U.S.S.R. dei Beatles.
«È stata una delle migliori esperienze della mia vita»
Parlando del concerto, Elton dichiarò: «Posso onestamente dire che è stata una delle migliori esperienze della mia vita. È stato uno dei tour più memorabili e felici che abbia mai fatto. L’ultimo spettacolo è stato probabilmente uno dei migliori concerti che abbia mai tenuto in vita mia. Lavorare con Ray, solo noi due sul palco, è stato esilarante e stimolante».
Alcune note qui riportate sono state estratte dal bel volume Elton John di Tom Doyle, edito da Sperling & Kupfer in Italia.