Pop

Michael Bublé: perché “Christmas” è l’album natalizio che tutti amano

I segreti del capolavoro del crooner canadese che, con 16 milioni di copie vendute, è diventato il vero classico del Natale del terzo millennio

  • Il22 Dicembre 2025
Michael Bublé: perché “Christmas” è l’album natalizio che tutti amano

Da diverso tempo gira sui social un meme che, all’inizio dell’ultimo mese dell’anno, recita: “È il 1° dicembre: liberate Michael Bublé”. In effetti è innegabile che, da quattordici anni, il nome del crooner canadese sia legato inscindibilmente al periodo natalizio, grazie al clamoroso successo dell’album Christmas. Con sedici milioni di copie e ben quattro miliardi di stream, Christmas di Michael Bublé è diventato uno dei dischi delle festività più venduti di sempre, insieme a quelli di Frank Sinatra, Elvis Presley e Bing Crosby.

Nei giorni scorsi hanno fatto il giro del mondo le immagini di Michael Bublé che ha cantato al Vaticano, davanti a Papa Leone XIV, in occasione della sesta edizione del “Concerto con i poveri”. Il pontefice, da grande appassionato di musica, gli ha chiesto espressamente di eseguire Ave Maria, It’s Beginning to Look a Lot Like Christmas e Silent Night, tutte e tre contenute non a caso nell’album Christmas.

La genesi dell’album dei record

Non tutti sanno che in realtà il crooner canadese si era cimentato con i classici delle festività natalizie già nel lontano 2004. L’EP Let It Snow! conteneva solo cinque canzoni, tra cui White Christmas e I’ll Be Home for Christmas, anche se in versioni differenti rispetto a quelle contenute in Christmas.

Per arrivare all’album natalizio più amato del terzo millennio bisogna aspettare altri sette anni, quando, il 21 ottobre del 2011, arriva sugli scaffali dei negozi Christmas. Prodotto da David Foster, Bob Rock e Humberto Gatica, il disco riceve subito una straordinaria accoglienza, tanto da essere ripubblicato l’anno dopo in un’edizione deluxe con quattro tracce aggiuntive: The Christmas Song (Chestnuts Roasting on an Open Fire), Winter Wonderland, Frosty the Snowman (feat. The Puppini Sisters) e Silver Bells (feat. Naturally 7).

L’amore per il Natale e il desiderio di realizzare un classico

Quando uscì l’album, Bublé dichiarò in una nota stampa della Warner che il suo ambizioso obiettivo era quello di “realizzare un classico, non per essere primo in classifica, ma per fare qualcosa che durasse per sempre e grazie al quale la gente si ricorderà di me quando non ci sarò più. Per questo ci ho messo il cuore e l’anima”. Un obiettivo decisamente raggiunto.

Mentre alcuni album natalizi, pur godibili, suonano talvolta come dei meri esercizi di stile un po’ forzati, in Christmas di Michael Bublé si respira una grande sincerità artistica e tutto l’amore che il crooner canadese nutre per le festività natalizie.

«Natale è sempre stato il periodo preferito dell’anno, sia per me che per la mia famiglia, quindi registrare una raccolta completa di canzoni natalizie è come un sogno che si avvera. Anche se era estate e a Los Angeles c’erano 30 gradi, in studio si respirava un’autentica atmosfera natalizia. Ovviamente abbiamo decorato lo studio con le lucette a metà luglio e questo ha aiutato molto», ha sottolineato il cantante canadese.

Il segreto del successo di Christmas di Michael Bublé

Basta ascoltare le prime battute di It’s Beginning to Look a Lot Like Christmas per essere trasportati in un viaggio musicale ricco di calore e di sentimento: due degli ingredienti che hanno maggiormente contribuito alle fortune dell’album.

Tra i motivi che spiegano l’incredibile successo di Christmas, sono particolarmente importanti le interpretazioni e la scelta dei brani. Nel disco Bublé padroneggia ogni traccia con la sua voce elegante, rotonda e straordinariamente espressiva, giocosa o intensa a seconda della canzone che esegue.

Un altro dei punti di forza dell’album è la setlist: vi troviamo tutti i maggiori successi del Natale, rielaborati con un tocco personale, nei quali ciascuno di noi può trovare la canzone più adatta al suo stato d’animo del momento. Un perfetto equilibrio tra tradizione e contemporaneità.

La fortunata scelta degli ospiti

Anche gli ospiti sono perfettamente calati nell’atmosfera festosa dell’album. Le Puppini Sisters prestano il loro vocalese virtuoso e piacevolmente vintage a Jingle bells e a Frosty the Snowman. I Naturally 7 utilizzano il loro caratteristico “vocal play” a cappella nell’ emozionante Silver Bells.La star del country pop Shania Twain è giocosa al punto giusto in White Christmas, mentre Thalia è la sensuale voce latina di Mis Deseos / Feliz Navidad.

La varietà di stili e di atmosfere

Bublé passa con naturalezza dalle ieratiche Ave Maria di Franz Schubert e Silent Night di Franz Xaver Gruber a Mariah Carey, interpretando come una ballad piano e voce la sua hit All I Want for Christmas Is You (eccedendo, però, nel ricorso all’autotune).

L’unico inedito dell’album è l’accattivante Cold December Night, scritta con il suo co-autore di lunga data Alan Chang e produttore Bob Rock. Il brano conferma anche le sue doti di autore, già mostrate nei singoli Home, Haven’t Met You Yet ed Everything.

Da applausi l’interpretazione jazzata e ricca di sentimento di Have Yourself a Merry Little Christmas, sostenuta da un’imponente sezione di archi, così come l’arrangiamento in stile “wall of sound” spectoriano di Christmas (Baby Please Come Home), da ascoltare a un volume elevato per apprezzare tutta la sua ricchezza strumentale.

Perché Christmas di Michael Bublé è l’album natalizio che tutti amiamo

Christmas è diventato l’album più venduto del terzo millennio perché è un omaggio sincero e caloroso al Natale. In esso Bublé ha espresso compiutamente tutto il suo talento di crooner, dotato di grande tecnica vocale quanto di feeling, mettendo d’accordo diverse generazioni di ascoltatori.

Christmas è un album pressoché perfetto, che non stanca mai e che è ormai diventato il compagno discreto, ma immancabile, dei pranzi e delle cene di Natale. 

Share: