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Michael Bublé compie 50 anni: 5 cose da sapere sul crooner canadese

Il cantante ha fatto conoscere il glorioso American Songbook a un pubblico più giovane e ha inciso l’album “Christmas”, uno dei dischi delle festività più venduti di sempre

  • Il9 Settembre 2025
Michael Bublé compie 50 anni: 5 cose da sapere sul crooner canadese

Michael Bublé (foto di Sarah Krick)

Tanti auguri a Michael Bublé, che festeggia il suo compleanno: nato il 9 settembre 1975 a Burnaby, in Canada, oggi compie 50 anni. Al crooner canadese è universalmente riconosciuto il merito di aver rilanciato, all’inizio degli anni Duemila, un genere musicale, il pop-swing, che sembrava ormai superato e che ora, grazie a lui, è tornato prepotentemente in auge.

In realtà il precursore di questo rilancio fu George Michael, che nel 1999 stupì tutti con l’album di cover Songs of the Last Century. Lo seguì l’anno dopo Robbie Williams con il godibile Swing When You Are Winning.

Questi, però, erano homage album prodotti da due star di prima grandezza. Invece Bublé fin da adolescente si era cimentato con il repertorio classico di Frank Sinatra, Dean Martin, Mel Tormé e Bobby Darin. Una scelta coraggiosa, viste le tante porte in faccia che il cantante ha dovuto subire per anni da produttori che ritenevano quelle canzoni roba da museo, considerata la fame di novità del mercato discografico.

Il crooner canadese, con 75 milioni di dischi venduti e quattro Grammy Awards conquistati, è riuscito a coniugare abilmente grandi successi del glorioso American Songbook a brani originali ad alto potenziale radiofonico (pensiamo a Home e Haven’t Met You Yet), mettendo d’accordo allo stesso tempo padri nostalgici di Sinatra e figli cresciuti con MTV.

Da quasi quindici anni il suo nome è legato inscindibilmente al periodo natalizio grazie al clamoroso successo dell’album Christmas. Con oltre 16 milioni di copie, è diventato uno dei dischi delle festività più venduti di sempre.

Cinque curiosità su Michael Bublé per il suo compleanno

L’importanza del nonno nella sua formazione musicale

Un ruolo decisivo nella sua formazione artistica l’ha avuto il nonno Demetrio Santaga. Idraulico canadese di origini trevigiane, allevò il nipote con i suoi vinili di Ella Fitzgerald, Al Martino, Mills Brothers e Frank Sinatra.

Bublé ha sempre dichiarato la sua gratitudine verso il nonno-amico. Ha sottolineato che è stato merito suo quello di avergli fatto conoscere un mondo musicale che la sua generazione sembrava aver dimenticato. «Sebbene io ami il rock e la musica moderna in generale, la prima volta che mio nonno mi ha fatto ascoltare i Mills Brothers è successo qualcosa di magico», ha raccontato. «Ho capito che volevo fare il cantante e che quella sarebbe stata la musica che avrei fatto».

Il fortunato incontro col produttore David Foster

A soli diciassette anni Bublé si aggiudica il primo premio al Canadian Youth Talent, ma viene squalificato perché ancora minorenne. Il ragazzo non si scoraggia, partecipa a due musical e pubblica tre album per piccole etichette locali.

Nel 2001, per una fortunata serie di coincidenze, Bublé canta Mack the Knife al matrimonio della figlia del premier canadese Brian Mulroney. Tra gli invitati era presente David Foster, il produttore di Madonna, Céline Dion e Mariah Carey.

Foster rimane folgorato dalle sue doti di interprete e prende Bublè sotto la sua ala protettiva. I due iniziano a lavorare insieme. Il risultato è il convincente album Michael Bublé che nel 2003 vende tre milioni di copie. Lo trascina il successo del singolo Moondance, cover della hit di Van Morrison del 1970.

Il suo rapporto con la musica italiana

Nel disco It’s Time del 2005 troviamo un omaggio al suo amato pubblico italiano con un’originale rilettura in chiave bossa nova di Quando, Quando, Quando di Tony Renis, cantata in coppia con la connazionale Nelly Furtado.

La versione di Bublé di It Had Better Be Tonight (Meglio Stasera), quarto singolo dal suo album in studio Call Me Irresponsible del 2007, è un adattamento dell’arrangiamento musicale precedentemente realizzato per Lena Horne, con alcune parti del testo in italiano di Franco Migliacci.

Nell’album Nobody But Me del 2016 spicca One Evening in Rome di Dean Martin, un brano che è quasi completamente in italiano. «La canzone è un omaggio alla vostra cultura, che è anche un po’ la mia, perché sono canadese, ma anche orgoglioso delle mie radici italiane», ha detto. «Non è un caso che i miei modelli artistici – Frank Sinatra, Tony Bennett e Dean Martin – siano tutti provenienti da famiglie immigrate dall’Italia in Nord America e poi divenuti i migliori interpreti del songbook americano».

Il ritiro dalle scene per stare vicino al figlio

Michael Bublé si è ritirato dalle scene musicali per quasi due anni per stare accanto al figlio Noah e alla moglie Luisana Lopilato. Nel 2016 fu diagnosticata a Noah (che all’epoca aveva tre anni) una grave forma di cancro al fegato, poi guarito completamente.

Il crooner canadese è tornato in concerto a luglio del 2018 come headliner del British Summer Time a Hyde Park, Londra. «Noah sta bene, stiamo tutti bene. All’epoca del disco Love non ero ancora pronto per un ritorno sulle scene, stavo male. Mia moglie mi ha salvato», ha dichiarato Bublé in un’intervista.

Il segreto del successo dell’album Christmas

«Natale è sempre stato il periodo preferito dell’anno sia per me che per la mia famiglia. Registrare una raccolta completa di canzoni natalizie è come un sogno che si avvera», ha detto Bublé. «Anche se era estate e a Los Angeles c’erano 30 gradi, in studio si respirava un’autentica atmosfera natalizia. Ovviamente abbiamo decorato lo studio con le lucette a metà luglio, e questo ha aiutato molto».

Non tutti sanno che in realtà il crooner canadese si era cimentato con i classici delle festività natalizie già nel 2004 con l’EP Let It Snow!, che conteneva cinque canzoni, tra cui White Christmas e I’ll Be Home for Christmas, anche se in versioni differenti rispetto a quelle contenute in Christmas.

Uno dei punti di forza dell’album è la setlist, in cui non solo troviamo tutti i maggiori successi del Natale, rielaborati con un tocco personale, ma nella quale ciascuno di noi può trovare la canzone più adatta al suo stato d’animo del momento, con un perfetto equilibrio tra tradizione e contemporaneità. Michael Bublé padroneggia ogni traccia con la sua voce elegante, rotonda e straordinariamente espressiva, giocosa o intensa a seconda della canzone.

Buon compleanno, Michael Bublé!

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