Alla scoperta di Nicol, da “Amici” al suo “Decimo Senso”
Abbiamo intervistato la cantautrice vicentina per parlare del suo nuovo singolo, ma anche dell’esperienza al talent show di Maria De Filippi (e non solo)
La scena vicentina sta facendo emergere diversi artisti interessanti, da Madame a sangiovanni fino a gIANMARIA, per citarne alcuni. E a Vicenza è nata anche Nicol, cantautrice che quest’anno ha partecipato ad Amici di Maria De Filippi, presentando due singoli che hanno raggiunto risultati importanti: Onde e Spotify.
Nicol vuole raccontare, attraverso la musica, la sua storia. Questo per fare in modo che chi la ascolta «ci si possa rivedere, riuscendo a capire come per quanto a volte ci sentiamo soli, in realtà ci sono tantissime altre persone che provano quello che proviamo noi», come ci ha raccontato durante la nostra intervista.
Lo scorso venerdì, il 4 marzo, Nicol ha pubblicato il suo nuovo singolo Decimo Senso. Un brano dove è la musica a parlare per lei.
Ecco la nostra intervista a Nicol, per parlare non solo del suo nuovo singolo, ma anche dell’esperienza ad Amici e, in occasione della Giornata Internazionale della donna, dell’artista che ha segnato il suo percorso artistico.
L’intervista a Nicol
Parliamo dell’esperienza ad Amici. Quest’anno mi è sembrato veramente tosto, c’è stata tanta pressione su di voi. Come ti sei sentita quando sei uscita?
È stata un’esperienza davvero forte, che ripeterei volentieri. È stata utile per la mia musica, ma anche per me stessa, per conoscermi ancora di più e capire fino a dove posso spingermi. Comunque stare in un contesto dove ci sono sempre le telecamere e i tuoi sentimenti e quello che dici sono sotto gli occhi di tutti mette a dura prova la tua personalità. Ma ne sono felice, anche perché ho avuto la possibilità di studiare tanto, cosa che non avevo ancora potuto fare.
Come ti sei sentita quando sei uscita?
È stato strano. Quando sono arrivata in stazione non realizzavo di essere in mezzo a tante persone, dopo essere stata per mesi in una sorta di bolla. Ma sono stata felice, perché sono subito tornata in studio a scrivere, sapendo di aver utilizzato al massimo tutti gli strumenti che Amici mi ha dato e di averne fatto tesoro.
A livello di scrittura, all’interno della scuola, ti sei mai sentita forzata a scrivere? O è mai venuto meno il lato più creativo?
Per quanto riguarda le cover era semplice, perché facevamo lavori di introspezione e quindi era difficile che non riuscissimo a trovare qualcosa da scrivere. Io, generalmente, quando scrivo mi chiudo in una bolla, quindi all’inizio non è stato facile, vivendo con molte altre persone e sapendo che tanti ti guardano attraverso una telecamera. Ma sono comunque riuscita a prendermi i miei momenti per scrivere, perché ho avuto tantissimi stimoli a livello creativo, anche grazie ai professionisti con cui abbiamo lavorato, che sono riusciti sempre a dare sfogo alla nostra fantasia.
Il significato di Decimo senso
Decimo Senso è il tuo nuovo singolo. Ho avuto la sensazione che il brano si sia scritto quasi da solo, una sorta di flusso di coscienza.
Il brano è nato due anni fa e quando l’ho scritto è stato un flusso, come hai detto anche tu. Le parole sono venute fuori da sole e quando mi è venuto in mente questo “decimo senso” intendevo qualcosa di superiore, non legato ai cinque sensi che tutti conosciamo. Poi, essendo una persona molto curiosa, ho fatto delle ricerche.
E cos’hai scoperto?
Che il decimo senso, nella scuola steineriana, è il senso del linguaggio. In quel momento è come se si fossero uniti due mondi paralleli. Questa cosa mi ha colpito così tanto da scegliere Decimo Senso anche come titolo. Quindi la canzone è uscita senza che io mi rendessi inizialmente conto del peso di queste parole, per poi trovargli davvero un significato reale.
Stai lavorando ad un progetto più ampio, come un EP o un album?
Sicuramente sì, l’idea è quella di preparare un progetto più ampio, ma per il momento vorrei pubblicare altri singoli, per dare a chi mi ascolta altri pezzi del puzzle. Vorrei garantire a chi mi segue sempre più musica. Quindi, dopo Decimo Senso usciranno tanti nuovi brani.
E stai già pensando anche a una dimensione live?
Per quest’estate stiamo organizzando delle date. Vogliamo anche andare a qualche festival, per garantire alle persone di ascoltare sempre più musica dopo questo periodo difficile.
Sia fuori dalla scuola che ad Amici hai lavorato con diversi produttori, da Katoo a Zeff. C’è qualcuno con cui, da qui in avanti, ti piacerebbe collaborare?
Tutti i produttori con cui ho lavorato sono bravissimi. Mi piace lavorare con persone diverse, è importantissimo per la mia crescita artistica. Io, però, ho un sogno da sempre: mi piacerebbe lavorare con Dardust.
Dardust è il Re Mida della produzione italiana, tutto quello che tocca diventa oro.
Io poi stravedo per le sue cose anche strumentali. Mi piace perché non è “semplicemente” un produttore, ma un vero e proprio artista a 360 gradi.
Tornando a parlare di Amici, al tuo ingresso nella scuola sei stata criticata da Anna Pettinelli, che ascoltando il brano con cui sei entrata, Onde, ha notato una somiglianza con Madame.
Per me è un complimento. Stimo molto Francesca ed è una delle prime persone che mi hanno fatto i complimenti quando non ero nessuno. Poi venendo dalla stessa situazione man mano si collegano tra loro nella scena di Vicenza, e sono contenta che accada perché le persone si rendono conto che sta nascendo una realtà interessante. Comunque, io so di avere un’identità, quindi non ho preso il commento in modo negativo, anzi.
In occasione della Giornata Internazionale delle donne, ti faccio quest’ultima domanda: c’è un’artista che per te è un vero e proprio punto di riferimento?
C’è un’artista che stimo moltissimo: Gaia. Ho sempre ammirato il suo percorso, la sua musica e il modo che ha di mostrare la sua personalità. Mi piace che lei utilizzi la sua lingua madre e l’abbia portata qui con fierezza. Ha un modo di fare musica davvero internazionale ed è bellissimo che sia così legata alle sue origini.
Ascolta Decimo Senso, il nuovo singolo di Nicol