P!nk: «La mia individualità è più importante della mia faccia»
Con alcuni tweet P!nk ha raccontato le sue prese di consapevolezza riguardo al suo aspetto fisico. E lo ha fatto con una “lettera” a se stessa
In questi anni ci siamo abituati all’onestà di P!nk. E in una serie di tweet di ieri, lunedì 20 gennaio, la cantante di Love Me Anyway ha tenuto un vero discorso su come invecchiare nel music biz. P!nk, che ha compiuto 40 anni a settembre, ha offerto al pubblico alcuni suoi saggi consigli sotto forma di una lettera a se stessa. Un promemoria per amare ciò che vedi quando ti guardi allo specchio.
La lettera a se stessa
«Lettera a me stessa. Cara Me, stai invecchiando. Vedo le rughe. Soprattutto quando sorridi. Il tuo naso sta diventando più grande. Sembri (e ti senti) strana mentre ti abitui a questa nuova realtà», ha iniziato su Twitter.
Letter to self; Dear Me, you’re getting older.I see lines.Especially when you smile.Your nose is getting bigger..You look(and feel) weird as you get used to this new reality.But your nose looks like your kids, and your face wrinkles where you laugh.And yeah you idiot..u smoked.
— P!nk (@Pink) January 20, 2020
La cantante – che ha sfidato le probabilità di rimanere al vertice del pop game per decenni – ha forgiato il suo percorso e spesso ha rovesciato il sistema con grande successo. Ha detto che si sente fortunata a non essere mai stata schiava del suo aspetto per vendere biglietti e album. «Ho deciso che il mio talento e la mia individualità sono molto più importanti della mia faccia», ha detto. Il tutto avvertendo che è pronta per invecchiare “alla vecchia maniera”.
Continued note to self: Every once in a while you consider altering your face, and then you watch a show where you want to see what the person is feeling… and their face doesn’t move. I’m cannot get behind it. I just can’t.
— P!nk (@Pink) January 20, 2020
In conclusione, l’artista – madre di due figli – ha detto: «Voglio che i miei figli sappiano che aspetto ho quando sono arrabbiata».
P!nk ha recentemente promesso di donare 500mila dollari per aiutare a combattere gli incendi mortali in Australia.