Interviste

Il reggaeton alla conquista delle classifiche: intervista a J Balvin

Da un paio d’anni la musica latin sta mostrando un vigore mai visto prima. Il nuovo album di J Balvin si intitola “Vibras” e dimostra anche una certa capacità di commistione con sonorità eterogenee

Autore Billboard IT
  • Il26 Settembre 2018
Il reggaeton alla conquista delle classifiche: intervista a J Balvin

J Balvin

J Balvin non è un uomo di molte parole. Sono assai eloquenti, invece, i risultati da capogiro che le sue produzioni si sono dimostrate capaci di raggiungere: la sua Mi Gente, tanto per citare il caso più recente, è stata certificata quattro volte Platino in Italia, è stata per 11 settimane alla vetta della della Billboard Latin Chart americana ed è rimasta per 30 settimane in Hot 100. Ma è solo uno degli esempi più lampanti di un’ondata globale della musica latin che da un paio d’anni sta mostrando un vigore mai visto prima. Il nuovo album della superstar del reggaeton (che peraltro continua a vivere nella sua Colombia) si intitola Vibras e dimostra anche una certa capacità di commistione con sonorità eterogenee.

J Balvin - Vibras_2

Negli ultimi anni c’è stata un’esplosione della musica latin nel mondo: da qualche anno scala le classifiche anche in paesi in cui faceva fatica a competere con il pop mainstream. Come è successo?


Credo che sia dovuto al lavoro di tanti anni di moltissimi artisti che hanno lavorato per il raggiungimento di questa situazione: siamo giunti a un’epoca in cui finalmente le persone sono più disponibili e più aperte ad ascoltare musica in spagnolo. Oggi il mondo è più piccolo di quello che era prima di internet.

Vibras è un album molto ricco e dalle varie influenze, dalla trap di Machika ai suoni synth pop di En Mi. Che lavoro di arrangiamento fai nelle tue canzoni e cosa ti piace di più del disco?


Questo nuovo album mi piace perché ha un sacco di varietà, pur non perdendo l’essenza, e perché J Balvin è finalmente lo stesso che la gente ha conosciuto quando ha iniziato con il reggaeton ma con un tocco più moderno.

Hai raggiunto molti successi: Mi Gente, ad esempio è stata una hit mondiale. Quali sono secondo te gli “ingredienti” giusti per costruire una hit reggaeton?

Penso che non ci sia una formula. Se esistesse una ricetta precisa, tutti i brani sarebbero molto “globali”. Sono comunque certo che le melodie e i suoni debbano creare un legame con le persone a prescindere dal fatto che capiscano lo spagnolo o meno: un mix tra ritmo e melodie catchy.

Come pensi che il reaggeton abbia risposto ai diversi dibattiti sulla figura della donna in questi ultimi anni? Come hai affrontato la cosa nel tuo lavoro?


Non devo affrontare niente perché la verità è che non faccio parte di quello, non ricevo quella spazzatura perché penso che ormai sia qualcosa del passato: è come tornare alle stesse cose che non esistono più.

In che senso dici che non esistono più?

Perlomeno nella mia musica non ci sono…

E in generale come pensi che la scena reggaeton abbia affrontato questo tema?


Ogni giorno quei commenti sono meno rilevanti e hanno meno forza perché finalmente il pubblico è un grande consumatore: le persone di questo pubblico hanno ragione loro ed è chiaro che c’è gente che vuole ascoltarci. Non costringiamo nessuno ad ascoltare il reggaeton né a fruire della nostra musica.

Nella tua carriera hai fatto tantissime collaborazioni con artisti non solo latin ma anche pop e hip hop. Fra questi ce ne sono alcuni che ti hanno ispirato in maniera particolare per qualche motivo?

Sì certo, tutti in realtà, mi ispirano proprio tutti. Pharrell Williams per esempio è sempre stato un grande mentore e amico, da lui ho preso molta ispirazione. Anche da Beyoncé. Ma davvero: tutti gli artisti con cui ho lavorato mi hanno insegnato tante cose.

Cosa apprezzi di più da parte loro?


La qualità umana, questo è ciò che li rende ancora più grandi. Sono nomi così grossi nell’industria musicale e allo stesso tempo sono così umani: hanno un perfetto equilibrio in questo senso.



Quest’anno hai cantato sul main stage del Coachella con Beyoncé e Cardi B. Com’è andata?

Spettacolare, è stato uno dei momenti più belli e con più vibrazioni nella notte dello spettacolo di Beyoncé. Abbiamo raggiunto un punto bello, un momento molto importante per la musica latina. E anche insieme a Cardi B e Bad Bunny penso che sia stato davvero un momento in cui la gente si è divertita al massimo.

Secondo te qual è il ruolo della musica latin mainstream nella diffusione della lingua spagnola nel mondo?


Un ruolo molto importante. Perché finalmente cantare in questa lingua incoraggia le persone a preoccuparsi e a interessarsi all’ascolto dello spagnolo.

In Italia c’è una cantante da sempre molto attenta al mondo latino-americano: Laura Pausini. Cosa pensi della sua musica? E che importanza ha il fatto che un’artista non di madrelingua spagnola scelga proprio questa lingua per molte sue produzioni?

Lei è sempre stata totalmente accettata dal mondo, non solo dai paesi latini ma anche a livello globale. Il modo in cui ha fatto la musica è davvero spettacolare e rispettabile. Laura Pausini un grande orgoglio per tutti ed è degna di ciò che sta facendo.

Tu sei nato a Medellín e continui a viverci. Che tipo di immagine internazionale vorresti per la Colombia?


La migliore, di positivismo, di buone vibrazioni, di buona musica, di brave persone, di persone sognatrici e echadas pa’lante (contrazione di echadas para adelante, voce colloquiale che esprime la voglia di lottare per migliorare la propria condizione, ndr).

J Balvin - Vibras_3

Hai un gran numero di follower sui social e in particolare riesci ad avvicinarti ai fan grazie alle Instagram Stories. Quanto è importante per te raccontare te stesso e sensibilizzare i tuoi fan su questioni importanti con questo mezzo?

Sai, la verità è che lo faccio perché mi viene naturale di farlo. Non lo faccio per una strategia, semplicemente sento che ho il dovere di condividere i miei punti di vista con chi mi segue e mi sostiene. Sono connesso a Instagram quasi tutto il tempo.

Hai un rapporto molto stretto con la moda, che tu stesso hai definito “la passione della tua vita” insieme alla musica. Come e quando è nata questa passione?


Fin dalla più tenera età mia madre ha sempre fatto di me quello che voleva, facendomi indossare dei vestiti a suo piacimento: alla fine ha iniziato a piacermi! (ride, ndr)

Un’ultima domanda: per te cos’ha di così speciale il beat del reggaeton?

Ha di speciale il fatto che le persone si connettano direttamente con questa musica che fa venire loro voglia di ballare. Penso che sia una cosa molto importante perché porta felicità nella loro vita.


Ascolta Vibras di J Balvin in streaming

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