Sangiovanni e Aitana: le loro “mariposas” volano fino al disco d’oro in Spagna. L’intervista esclusiva
Il successo del cantante non si ferma. Questa volta lo troviamo in compagnia di una vera superstar per una hit che, nella sua versione italiana, è al secondo posto dei singoli più venduti nei primi sei mesi del 2022
(Quasi) precisamente un anno fa definivamo sangiovanni, da poco uscito dalla scuola di Amici e trionfatore morale del programma, il “nuovo volto del pop“. Quelle parole, che potevano suonare importanti per un ragazzo che aveva ancora tutto da dimostrare, si sono rivelate giuste. Certificazioni, collaborazioni, Sanremo, il primo album e qualche giorno fa il disco d’oro da Promusicae, che certifica le vendite nel mercato iberico, per mariposas, versione spagnola del suo brano sanremese farfalle in collaborazione con Aitana.
Se questo non dovesse bastare a confermare quello che noi già dicevamo un anno fa, lunedì la FIMI ha pubblicato l’elenco dei singoli e degli album più venduti nei primi sei mesi del 2022. Al secondo posto, per quanto riguarda i singoli, troviamo proprio farfalle.
Tra certificazioni, un tour estivo per sangiovanni (partito ieri, giovedì 7 luglio, da Pordenone) e tantissimi impegni per Aitana, i due artisti ci hanno raccontato della loro collaborazione.
Aitana, tu sei una star in Spagna ma in Italia ti abbiamo conosciuto grazie alla collaborazione con sangiovanni. C’è qualcosa di te che vorresti racconta al pubblico italiano?
Non tutti sanno che sono di Barcellona e vengo da un paesino davvero molto bello, Sant Climente De Llobregat. Molti mi associano a Madrid, dove sono andata a vivere quando avevo 19 anni. Il mio sogno è sempre stato quello di fare la cantante, ho sempre amato la musica pop. Una delle mie più grandi ispirazioni è stata Adele. È stata lei a farmi dire: “Vorrei fare quello che fa. Ed è difficile, perché lo fa come nessun altro al mondo”.
sangiovanni, potremmo definire questa la “seconda calda estate di Sangio”? L’anno scorso eri appena esploso e quest’anno hai dato tante dimostrazioni, da Sanremo al tour. Domenica sei anche stato ospite del Jova Beach Party.
(ride, ndr.). A volte non riesco a credere che siano successe tutte queste cose, ma è davvero così. Sicuramente l’estate dell’anno scorso è irripetibile, ma mi sembra di fare le cose giuste, senza farne neanche troppe in realtà, faccio quello che mi stare bene.
Promusicae ha certificato mariposas disco d’oro. Un grande traguardo, soprattutto per Sangio che ha ottenuto il suo primo riconoscimento nel mercato latino.
Aitana: Sai, io avevo già sentito farfalle ancor prima che mi venisse proposto di fare una collaborazione con lui. Mi è piaciuta tantissimo, anche se effettivamente non capivo praticamente nulla non conoscendo l’italiano. Tra l’altro, mi sarebbe piaciuto cantare in italiano, è un desiderio rimasto in sospeso che spero di realizzare presto. Mariposas è tra i primi venti brani della top 50 di Spotify qui in Spagna e sta andando benissimo. Lo stesso vale per Tiktok, perché è fuori da solo un mese e ci sono già 400mila video con il brano. È bello vedere a quante persone piaccia. Mi capita anche che chi mi incontra per strada mi fermi per dirmi quanto gli piace e io racconto sempre che è la versione spagnola del brano di sangiovanni, che sta andando fortissimo.
Sangiovanni: Non mi sarei mai aspettato di fare disco d’oro in Spagna, ma neanche di cantare con Jovanotti e tantissime altre cose che sto facendo. Semplicemente mi godo la vita e quello che succede, succede. In Spagna ci credevano tantissimo e in Italia era già una hit. Aitana è un’artista gigante in Spagna e non penso che la collaborazione si sarebbe fatta se non avesse riconosciuto per prima il valore della canzone.
Mi raccontante un aneddoto sulla vostra collaborazione?
S: Quando sono andato a Madrid a girare il video c’è stata una delle giornate più brutte che abbia mai visto (ride, ndr.). Veramente, sono arrivato pensando di trovare un po’ di primavera, a fine marzo, e invece pioveva, con gli alberi senza le foglie. Aitana, quando sono arrivato, non aveva le lenti a contatto e non mi ha visto subito. La prima cosa che mi ha detto non è stata “ciao, come stai”, ma mi ha fatto vedere la lingua e mi ha detto: “Visto, ho la lingua blu perché ho mangiato delle caramelle”. Mi ha fatto ridere e ho pensato che fosse una pazza totale, super simpatica e alla mano (ride, ndr.). La sento molto vicina a me e abbiamo fatto più o meno lo stesso percorso, quindi capisco da dove viene.
Cosa vi ha colpito l’uno dell’altra?
A: Mentre giravamo il videoclip di mariposas mi ha dato proprio l’idea di essere coinvolto nel suo lavoro e molto creativo. Credo che sarà uno degli artisti più importanti della sua generazione nel vostro Paese. Lo è già, nonostante sia emerso da poco e abbia ancora tanta strada da fare sta già facendo grandi cose. Il suo primo album mi è piaciuto tantissimo.
S: Aitana è un’artista a 360 gradi ed è una gran lavoratrice. Ammiro molto la sua disponibilità. È davvero una superstar amata da tutti e questa cosa la apprezzo molto, perché nel nostro Paese chi esce da un talent non è mai visto troppo bene. Invece lei ha una credibilità gigantesca.
Tu ti sei dato una spiegazione?
S: L’altro giorno ho visto una stories di un artista che diceva: “Noi non siamo come gli altri, che si sono fatti con la tv. Noi ci siamo fatti da soli”. La verità? La tv non ti garantisce il successo. Ad Amici ho fatto sei mesi ad alzarmi alle 7 del mattino per studiare e lavorare fino alle 11 di sera, scrivendo anche sei canzoni a settimana. C’è tanto duro lavoro e, anche se chiaramente in qualche modo sei privilegiato, quando esci riparti da zero, ricominci a volte proprio per colpa di questo pregiudizio. Se fosse tutto così facile e garantito ci sarebbero molti più artisti che escono dai talent e spaccano, e invece non è così.
Aitana, tu hai già collezionato numeri da record: 48 dischi di platino e 15 d’oro. Sei anche l’artista donna più ascoltata in Spagna nel 2020/21. Hai persino un panino al McDonald con il tuo nome. Qual è la più grande soddisfazione che hai ottenuto in questi anni?
I due tour che abbiamo fatto negli ultimi 4 anni. La tournée è uno di quei momenti che mi ha sempre spaventato, dopo aver lavorato tanto e aver pubblicato il mio album. Ma dal primo momento in cui sono salita sul palco, da sola e con i musicisti e i ballerini, ho scoperto che è casa mia. Ecco, voglio vivere di musica, perché sul palco mi sento felice e sono pronta a lavorare sodo per riuscirci.
Dopo la collaborazione con sangiovanni ti senti pronta per conquistare anche il mercato italiano?
È un po’ complicato in realtà (ride, ndr.). Bisogna fare le cose un po’ per volta, ma quello di mariposas è stato sicuramente un primo passo per iniziare a farmi conoscere. Lo dico sempre: amo l’Italia. Ho avuto l’opportunità di venirci diverse volte e sono rimasta incantata dalla vostra cultura, dal cibo e dalla lingua. Spero in futuro di poter fare più collaborazioni con artisti italiani.
Sangio, invece, com’è andata la prima parte del tour?
Ovviamente avrei voluto farlo molto prima. Purtroppo non è stato possibile, ma al di là di questo mi sono divertito e penso anche chi è venuto a vedermi. Non avendo mai suonato live avevo ancora molto da far vedere e credo di aver dimostrato di saper stare sul palco. Magari, chissà, le persone torneranno volentieri.