tabascomeno: in anteprima il singolo d’esordio “Echo” (con videoclip)
Il brano della giovane cantautrice calabrese intreccia mito e vita interiore, ispirandosi alla figura di Eco e alla profezia di Tiresia

Foto di Federico Durante
Echo è il singolo d’esordio della cantautrice calabrese (di stanza a Bologna) tabascomeno. Un brano che intreccia mito e vita interiore, ispirandosi alla figura di Eco e alla profezia di Tiresia. Disponibile sulle piattaforme digitali dal 26 settembre per Dumba Dischi, ve lo presentiamo qui in anteprima, con tanto di videoclip ufficiale.
Il video di Echo di tabascomeno
Nelle sue immagini naturali e poetiche prende forma il desiderio di avvicinarsi a chi si ama, ma anche la paura di dissolversi nell’altro. La voce diventa richiamo e riflesso, un’eco che sopravvive oltre il silenzio. Un viaggio emotivo e delicato che parla di identità, destino e risonanza. Questo mito è rappresentato nel video diretto da Francesca Gallina: nei boschi di Cadrega e nelle acque di Marzabotto si intreccia il destino di Eco, che vive la condanna di un impossibile e di Narciso, perduto nel proprio riflesso. Su di loro veglia Tiresia, mentre foresta e fiume diventano custodi di una tragedia che riecheggia nell’eternità.
«La nascita di Echo affonda le sue radici nello studio e nella suggestione della mitologia classica», spiega tabascomeno. «Su consiglio di un amico filologo, mi sono avvicinata alle Metamorfosi di Ovidio, in particolare al mito di Narciso, soffermandomi sulla figura della ninfa Eco. In quella voce condannata a ripetere le parole altrui ho riconosciuto una parte di me: la sensazione di essere spesso eco degli altri, più che portatrice di una voce mia. Da questa immedesimazione è nato il desiderio di trasformare quel mito in musica, dando nuova vita a un simbolo antico attraverso la mia esperienza personale e artistica».
La musica prende ispirazione da un mondo onirico e fiabesco che si risveglia in un racconto che quasi, a tratti, non vuole accoglierlo. Si destreggia tra l’incomunicabilità, la percezione mancata, la necessità di urlare in silenzio. Da qui nascono le note di Echo, che cullano dolcemente questo valzer che la ninfa pratica mentre esplora il mondo. L’incontro con Narciso viene enfatizzato da un organo che accompagna la figura e il momento dell’incontro viene accentuato dalle percussioni che delineano la tensione dell’avvicinamento. E poi, la morte, il culmine. La ninfa, come il racconto si disfa. Il tutto è ammorbidito dai passi lenti di un clarinetto, che culla tutta la canzone e il destino mortale.