Le 10 canzoni più belle degli Audioslave
Ripercorriamo la carriera del supergruppo guidato da Chris Cornell attraverso una selezione di alcuni dei loro brani più memorabili

Grazie alle loro canzoni, gli Audioslave sono stati una delle band rock più iconiche e influenti degli anni Duemila. Nato dall’unione tra la voce unica di Chris Cornell (ex cantante dei Soundgarden) e la sezione strumentale dei Rage Against the Machine (Tom Morello alla chitarra, Tim Commerford al basso e Brad Wilk alla batteria), il gruppo ha saputo fondere alla perfezione rock alternativo, grunge e riff esplosivi, dando vita a un suono potente e riconoscibile.
Attivi dal 2001 al 2007, gli Audioslave hanno pubblicato tre album in studio, lasciando un’eredità indelebile nel mondo del rock. Questo articolo ripercorre la loro carriera, dagli esordi al loro impatto duraturo.
La nascita del supergruppo
Gli Audioslave nascono nel 2001, dopo la separazione dei Rage Against the Machine a causa dell’uscita del cantante Zack de la Rocha. I membri rimanenti (Morello, Commerford e Wilk) cercavano un nuovo frontman per il progetto, e la scelta ricadde su Chris Cornell, già noto per essere uno dei cantanti più carismatici della scena grunge grazie alla sua esperienza con i Soundgarden.
La collaborazione iniziale generò qualche scetticismo, ma quando il gruppo iniziò a registrare i primi demo, fu chiaro che la chimica tra i musicisti era straordinaria. Con la produzione di Rick Rubin, gli Audioslave iniziarono a definire il loro sound, caratterizzato da riff potenti, melodie evocative e l’inconfondibile voce di Cornell.
Il debutto esplosivo
Il loro album di debutto eponimo viene pubblicato nel novembre del 2002. Il disco ottiene un successo immediato, trainato dal singolo Cochise, un brano esplosivo che mette in mostra tutta la potenza della band.
Altri singoli iconici dell’album includono Like a Stone, una ballata intensa e malinconica che diventerà uno dei pezzi più amati della band, e Show Me How to Live, un inno rock con un riff travolgente e un assolo incredibile di Morello.
Il disco ottiene il triplo platino negli Stati Uniti e si posiziona come una delle uscite rock più importanti dell’anno. La band dimostra di essere molto più di un semplice supergruppo e di avere una propria identità artistica.
Out of Exile: la conferma del successo
Il secondo album degli Audioslave, Out of Exile, pubblicato nel 2005, consolida il loro successo. Questo disco vede la band esplorare un suono più maturo e melodico, pur mantenendo la loro energia distintiva.
Brani come Be Yourself, un inno alla autenticità personale, e Your Time Has Come, con un’intensa critica sociale, dimostrano la capacità della band di combinare potenza sonora e profondità lirica.
L’album debutta al primo posto della classifica Billboard 200, confermando il crescente seguito degli Audioslave in tutto il mondo.
Revelations: la chiusura del cerchio
Il terzo e ultimo album della band, Revelations, esce nel 2006. Questo disco presenta influenze funky e soul, in parte ispirate dai gusti musicali di Tom Morello.
Brani come Original Fire e Revelations mostrano un’evoluzione nel sound del gruppo, con riff innovativi e una maggiore enfasi sulle dinamiche vocali di Cornell. Nonostante il buon riscontro commerciale, l’album non riesce a eguagliare il successo dei suoi predecessori.
Poco dopo l’uscita del disco, iniziano a circolare voci di tensioni all’interno della band. Nel 2007 Chris Cornell annuncia ufficialmente la sua uscita, segnando la fine degli Audioslave.
L’eredità artistica
Dopo lo scioglimento, i membri degli Audioslave hanno continuato le loro rispettive carriere: Chris Cornell si è concentrato sulla sua carriera solista, mentre Morello, Commerford e Wilk hanno formato i Prophets of Rage.
Nel 2017, in occasione di un concerto anti-Trump organizzato dai Prophets of Rage, gli Audioslave si sono riuniti per una breve esibizione, ma purtroppo, pochi mesi dopo, Chris Cornell è tragicamente scomparso, lasciando un vuoto incolmabile nel mondo della musica.
Dieci canzoni iconiche degli Audioslave
Like a Stone
Una delle canzoni più iconiche degli Audioslave: Like a Stone mescola malinconia e introspezione. La voce di Cornell raggiunge picchi emotivi straordinari, accompagnata da un arrangiamento minimale ma intenso. Il brano riflette sulla solitudine e sul desiderio di redenzione, rimanendo uno dei pezzi più amati dai fan.
Cochise
Il brano che ha introdotto gli Audioslave sulla scena è un’esplosione di energia. Il riff iniziale di Tom Morello è un classico immediato, mentre la performance vocale di Cornell è pura potenza. Con la sua combinazione di rabbia e forza, Cochise rappresenta il lato più aggressivo della band.
Show Me How to Live
Un inno rock che bilancia forza e spiritualità. Show Me How to Live è caratterizzata da un groove travolgente e un ritornello che esprime il desiderio di trovare un senso nella vita. L’assolo di Morello, sperimentale e aggressivo, è uno dei momenti più memorabili della traccia.
Be Yourself
Un brano positivo e motivante che invita ad abbracciare la propria autenticità. Be Yourself è uno dei pezzi più accessibili della band, con un testo sincero e un arrangiamento più melodico. È diventato un inno per molti fan, grazie al messaggio universale che trasmette.
Your Time Has Come
Con un riff dinamico e un testo potente che affronta temi sociali e il ricordo di coloro che non ci sono più, Your Time Has Come mostra gli Audioslave al massimo della loro maturità. La combinazione di energia e riflessione rende questo pezzo un punto di forza del secondo album.
Revelations
Il brano che dà il titolo al terzo album è un mix di groove funk e potenza rock. Revelations mette in mostra le influenze soul e blues che caratterizzano il disco, con un riff pulsante di Morello e una performance vocale di Cornell che si spinge verso territori emotivi intensi.
I Am the Highway
Una ballata epica che esplora il tema della libertà e della solitudine. Il testo poetico di Cornell è accompagnato da un arrangiamento malinconico, con chitarre dolci e arpeggiate. I Am the Highway è una canzone profondamente toccante che mette in risalto il lato più intimo della band.
Original Fire
Un brano energico e coinvolgente, con un groove accattivante e un ritornello esplosivo. Original Fire celebra il potere della passione e dell’ispirazione, dimostrando ancora una volta la capacità degli Audioslave di creare canzoni che uniscono forza e melodia.
Doesn’t Remind Me
Una delle canzoni più particolari della band, con un ritmo rilassato e un testo che parla di trovare conforto in piccole cose quotidiane. La performance vocale di Cornell è incredibilmente versatile, passando da un tono riflessivo a momenti di intensa emozione.
Shadow on the Sun
Un brano che alterna momenti di calma ipnotica a esplosioni di intensità. Shadow on the Sun è una delle canzoni più emotive e dinamiche del primo album degli Audioslave, con un testo criptico che esplora dolore e redenzione. L’assolo di Morello, ricco di effetti e distorsioni, è uno dei punti salienti della canzone.
In conclusione
Gli Audioslave hanno creato una discografia breve ma piena di canzoni memorabili, dimostrando la potenza della loro combinazione di talento. Questi dieci brani rappresentano l’essenza della band: un mix di forza, melodia e profondità emotiva che li rende un capitolo indimenticabile nella storia del rock del nuovo millennio.