“Black Gold”: 5 canzoni da “Best of” degli Editors
Uscirà il 25 ottobre “Black Gold”, il best of degli Editors. Ecco quali sono i 5 brani che ci aspettiamo di trovare nel loro “Best of”
Black Gold. Sarà questo il titolo del “Best of” degli Editors. La raccolta, che celebra la band di Tom Smith, uscirà il 25 ottobre. Oltre ai loro brani più famosi, l’album conterrà tre inediti: la title-track, Upside Down e Frankenstein, diffusa prima dell’estate. Pensato anche in una versione deluxe, con otto versioni acustiche, il “Best of” anticiperà il tour della band, che si esibirà nel nostro paese a febbraio 2020, a Roma e Milano. Dal loro primo album, The Back Room, uscito nel 2005, all’ultimo lavoro in studio, Violence, gli Editors sono riusciti a lasciare il segno nel mondo dell’indie rock.
Abbiamo scelto cinque canzoni significative della band che raccontano il loro percorso, dagli esordi a oggi, e che ci aspettiamo di trovare nel “Best of”.
Munich – The Back Room (2005)
Munich è il brano più popolare del primo album della band. È quello che li ha fatti conoscere in tutto il mondo. Nuovo nome (agli inizi si fecero chiamare prima Pilot e poi The Pride) e un album apprezzato dalla critica e dal pubblico sono la chiave del successo dell’esordio della band. Tom Smith e compagni scrivono una delle canzoni simbolo dell’indie rock dei primi anni 2000, un ottimo biglietto da visita che crea tante aspettative per i successivi lavori del gruppo.
Smokers Outside the Hospital Doors – An End Has a Start (2007)
Sicuramente uno dei brani più introspettivi della band. Singolo con il quale la band fa conoscere al pubblico il suo secondo album, Smokers Outside the Hospital Doors è uno di quei brani che lascia davvero tanto spazio alla libera interpretazione. Porta chi lo ascolta a confrontarsi con questi “fumatori fuori dalle porte dell’ospedale”.
Chi aspettano? Sono loro stessi i pazienti? Il brano può essere interpretato come una metafora del modo in cui tutti noi lasciamo in dei luoghi “inaccessibili” la nostra felicità, troppo presi da preoccupazioni, timori e ansie.
Proprio ieri martedì 1° ottobre la band ha reso disponibile in streaming una versione acustica di questo brano che sarà, a questo punto, sicuramente incluso nella versione deluxe di Black Gold.
Eat Raw Meat = Blood Drool – In This Light and on This Evening (2009)
Terzo singolo estratto dall’album In This Light and on This Evening, è il sinonimo musicale della parola inquietante. Nell’oscuro videoclip i riferimenti simbolici sono moltissimi: dal nazismo alla Disney, viene sviluppata una narrazione cupa e catastrofica, perfettamente in linea con il testo del brano.
Eat Raw Meat = Blood Drool merita un posto nel “Best of” degli Editors non solo perché è uno dei brani più dark della band, ma anche per le tematiche affrontate. La canzone, infatti, parla del modo in cui siamo manipolati e controllati durante tutto l’arco della nostra vita.
Ocean of Night – On Dream (2015)
Scegliere un brano tra quelli usciti tra il 2013 e il 2015 è difficile, ma sicuramente Ocean of Night meriterebbe un posto nel “Best of” della band. Una ballata malinconica, dove il pianoforte è il protagonista incontrastato del brano. Insieme a esso, la voce di Tom Smith è sicuramente un plus che rende Ocean of Night, anche attraverso una inaspettata voce femminile, una canzone ancora più profonda e sognante.
Cold – Violence (2018)
Violence è stato considerato da molti come il lavoro meno riuscito degli Editors. Nonostante questo, la band ha riproposto l’intera tracklist in The Blank Mass Sessions, una versione più alternativa ed elettronica dell’album precedente. Quarto singolo estratto dall’album, Cold riscalda gli animi di chi lo ascolta con le sonorità inconfondibili degli Editors. È una canzone d’amore, dove si parla di mancanza di calore e di contatto tra due amanti che sperano di ritrovarsi e riuscire a dare una nuova vita al loro sentimento.