Elvis e Las Vegas, molto più di una canzone
Il re del rock and roll continua ad essere una presenza iconica nella città che lo ha amato e che lui stesso ha contribuito a rendere famosa in tutto il mondo
Las Vegas è da sempre considerata la capitale mondiale dell’intrattenimento. Tra tutti gli artisti che hanno contribuito a plasmare questa reputazione, nessuno ha avuto un legame più forte con la città del Nevada di Elvis Presley: il re del rock and roll, con la sua iconica canzone Viva Las Vegas, ha creato un inno immortale dedicato alla città che lo ha accolto e che, a sua volta, lo ha reso una leggenda vivente.
Il brano, pubblicato nel 1964 come parte della colonna sonora dell’omonimo film, è uno dei più famosi e riconoscibili di Presley. Scritta da Doc Pomus e Mort Shuman, la canzone cattura l’essenza di Las Vegas con il suo ritmo incalzante e le sue percussioni coinvolgenti. Il brano dipinge un quadro vivace della città, descrivendola come un luogo di divertimento senza fine, dove la vita scorre ininterrottamente sia di giorno che di notte. Negli anni ’60, infatti, Las Vegas stava attraversando una fase di grande espansione, con la costruzione di nuovi casinò e la creazione di spettacoli sontuosi per attrarre visitatori da tutto il mondo.
Il legame tra Elvis Presley e Las Vegas
Il rapporto tra Elvis Presley e Las Vegas non si limita alla sola canzone. Infatti, dal 1969 al 1976, Presley si esibì all’International Hotel (che poi diventò il Las Vegas Hilton) in ben 636 spettacoli consecutivi, tutti sold out.
Prima di Elvis, gli show a Las Vegas erano più intimi, tenuti in piccoli nightclub e dominati da artisti come Frank Sinatra e il Rat Pack. Ma con l’arrivo di Presley, tutto cambiò: Elvis portò il rock and roll su un palcoscenico più grande e spettacolare, grazie a una serie di eventi che al giorno d’oggi sono considerati assolutamente leggendari.
Questa connessione tra Elvis e il mondo del divertimento non si ferma però al passato. Anche oggi il suo nome è associato infatti a molti aspetti dell’intrattenimento, dai tributi musicali agli spettacoli, fino a influenzare perfino l’industria del gioco d’azzardo.
Non è un caso infatti che molti siti, come quelli presenti nella pagina contenente la lista di iGaming.com dei migliori casinò online in Italia, propongano, tra i vari giochi proposti, anche slot a tema Elvis, a testimonianza dell’influenza che il re del rock and roll ha avuto sulla cultura del divertimento legata ai casinò.
Oggi l’eredità di Elvis Presley continua a vivere a Las Vegas: la sua musica, la sua immagine e il suo impatto sulla città rimangono indelebili. Artisti contemporanei come Céline Dion hanno riconosciuto il contributo di Elvis alla crescita della città come capitale dell’intrattenimento. Durante un tributo televisivo, la celebre cantante canadese ha dichiarato: “Elvis era Las Vegas. Se non fosse stato per lui, molti artisti come me probabilmente non avrebbero mai avuto la possibilità di fare ciò che fanno in questa città”.
Curiosità
Nonostante Viva Las Vegas non sia stata inclusa in nessun album ufficiale di Elvis ma abbia solo fatto parte della colonna sonora del film insieme ad altri suoi brani, è diventata una delle canzoni più iconiche, utilizzata in molti film e programmi televisivi. Tanto che circa vent’anni fa si discusse l’idea di farla diventare l’inno ufficiale della città: un riconoscimento dell’impatto che il brano ha avuto sull’immaginario collettivo legato alla stessa. Tuttavia la proposta non fu mai concretizzata.
Dai tributi musicali agli spettacoli tematici, fino ad arrivare alle slot machine a tema Elvis, il re del rock and roll continua a essere una presenza iconica nella città che lo ha amato e che lui stesso ha contribuito a rendere famosa in tutto il mondo. Viva Las Vegas, grazie al suo ritmo coinvolgente e alla sua energia contagiosa, rimane il simbolo perfetto di questa storia d’amore tra Elvis e la capitale mondiale del divertimento, la quale, citando proprio un passaggio del brano, “trasforma il giorno in notte, trasforma la notte in giorno, se la vedi una volta, non tornerai mai più a casa”.