Rock

Le 10 canzoni più belle degli Evanescence

Oggi (13 dicembre) è il compleanno della cantante Amy Lee: riscopriamo la carriera della band americana e i loro brani più iconici

Autore Billboard IT
  • Il13 Dicembre 2024
Le 10 canzoni più belle degli Evanescence

Gli Evanescence sono una band rock statunitense fondata nel 1995 a Little Rock, Arkansas, da Amy Lee (voce e pianoforte) e Ben Moody (chitarra). La carriera degli Evanescence ha attraversato alti e bassi, segnata da canzoni di grande successo commerciale, cambiamenti di formazione e una costante evoluzione musicale che ha consolidato la loro posizione nella scena rock internazionale.

Gli inizi e il successo con Fallen

La carriera degli Evanescence decolla nel 2003, con l’uscita del loro primo album, Fallen. Questo disco, che combina rock, gothic e metal con elementi orchestrali, è stato un fenomeno musicale e commerciale. Il singolo di lancio, Bring Me to Life, in collaborazione con Paul McCoy dei 12 Stones, ha rapidamente scalato le classifiche internazionali, grazie alla sua presenza nella colonna sonora del film Daredevil. Il brano, caratterizzato dalla voce potente e unica di Amy Lee, unita al contrasto con il rap di McCoy, ha portato la band alla ribalta e ha dato loro una fama globale.

Altre canzoni di Fallen, come My Immortal, Going Under ed Everybody’s Fool, hanno consolidato il successo degli Evanescence. Fallen ha venduto oltre 10 milioni di copie negli Stati Uniti e più di 17 milioni in tutto il mondo, diventando uno degli album di maggior successo del decennio. Questo album ha anche portato agli Evanescence due Grammy Awards nel 2004, per la “Migliore performance hard rock” e il “Miglior artista emergente”.

Cambiamenti di formazione

Il successo travolgente portò anche portato tensioni interne. Ben Moody, co-fondatore della band e principale collaboratore di Amy Lee nella scrittura, lasciò la band nel 2003, durante il tour promozionale di Fallen. Al suo posto entrò Terry Balsamo, ex membro dei Cold. Questo cambiamento influenzò il sound della band, portando elementi più pesanti e introspettivi.

Nel 2006 la band pubblica il suo secondo album, The Open Door, che mantiene lo stile dark e teatrale, ma introduce un tono più personale e sperimentale. L’album include brani come Call Me When You’re Sober e Lithium, che riflettono l’introspezione emotiva e artistica di Amy Lee. Sebbene The Open Door non abbia raggiunto i numeri di vendita di Fallen, l’album è stato ben accolto dalla critica e ha consolidato la fanbase della band.

Pausa e ritorno

Dopo un lungo periodo di pausa, durante il quale Amy Lee dichiarò di aver bisogno di tempo per sé stessa, gli Evanescence tornarono nel 2011 con un album eponimo. Evanescence presenta un suono più maturo e complesso, grazie alla collaborazione tra Amy Lee e i membri della band, in particolare il bassista Tim McCord e il chitarrista Troy McLawhorn. Brani come What You Want e My Heart Is Broken mostrano una band che si reinventa e sperimenta nuovi orizzonti sonori.

L’album debuttò al primo posto nella classifica Billboard 200, segno che il pubblico era ancora molto affezionato agli Evanescence. Il tour che ne seguì vide la band esibirsi in tutto il mondo e confermò la loro reputazione di formidabili performer.

Synthesis, il progetto orchestrale

Dopo alcuni anni di silenzio, Amy Lee decise di rivisitare i successi della band in una veste nuova. Nel 2017 gli Evanescence pubblicano Synthesis, un album che rielabora alcune delle loro canzoni più famose con arrangiamenti orchestrali e influenze elettroniche. In Synthesis, Amy Lee esplora nuovi modi di esprimere la sua musica, con un’attenzione particolare alle orchestrazioni e alle atmosfere cinematografiche. Il progetto fu accompagnato da un tour orchestrale che vide la band esibirsi con orchestre locali in diverse città, offrendo ai fan un’esperienza unica e intima.

Il ritorno al rock con The Bitter Truth

Nel 2021 gli Evanescence tornano con un album di inediti, The Bitter Truth, il primo dopo quasi un decennio. Quest’album segna il ritorno alle sonorità rock e alternative che avevano reso celebri gli Evanescence, ma con un tono più crudo e diretto. The Bitter Truth affronta temi di dolore, perdita e resilienza, riflettendo le sfide personali e collettive degli ultimi anni. Singoli come Wasted on You e Use My Voice mostrano una Amy Lee più consapevole e politicamente attiva, con testi che trattano di temi sociali e personali con una vulnerabilità nuova.

Dieci canzoni iconiche degli Evanescence

Bring Me to Life

Non si può parlare degli Evanescence senza partire da Bring Me to Life, il singolo che ha lanciato la band a livello mondiale. Questo brano ha definito lo stile inconfondibile della band: una fusione di rock potente, elementi sinfonici e un contrasto vocale tra Amy Lee e Paul McCoy. La canzone parla di riscoperta e risveglio emotivo, catturando perfettamente il desiderio di rinascita che si prova nei momenti difficili.

My Immortal

Questa ballata struggente ha toccato il cuore di molti per il suo testo profondamente emotivo e l’intensa performance vocale di Amy Lee. My Immortal parla della perdita e del dolore che si prova quando non si riesce a lasciar andare il passato. Con solo voce e pianoforte, su cui si inserisce poi un crescendo orchestrale, la canzone è uno dei brani più iconici e amati dagli appassionati della band.

Going Under

Going Under è una dichiarazione di forza, una canzone che esprime la volontà di combattere contro le difficoltà. Questo brano introduce perfettamente il tono oscuro e determinato di Fallen, con riff di chitarra potenti e un’atmosfera intensa. È un inno alla resilienza che ha permesso a molti fan di sentirsi compresi e incoraggiati a non arrendersi.

Lithium

In Lithium Amy Lee esplora il conflitto tra il desiderio di sentirsi liberi emotivamente e la paura di abbandonare la propria stabilità. La canzone rappresenta una lotta interiore tra dolore e sicurezza, e il titolo si riferisce al litio, un farmaco usato per stabilizzare l’umore. Musicalmente, il brano oscilla tra momenti dolci e passaggi intensi, rendendo perfettamente la natura ambivalente delle emozioni descritte.

Call Me When You’re Sober

Questo brano è stato scritto da Amy Lee in seguito alla fine della sua relazione con il cantante Shaun Morgan dei Seether. Il testo è diretto e parla del desiderio di liberarsi da una relazione tossica. Con un sound più rock e aggressivo rispetto ai lavori precedenti, Call Me When You’re Sober è un grido di autonomia ed empowerment, uno dei brani più forti e rappresentativi della carriera della band.

My Heart Is Broken

Con My Heart Is Broken, gli Evanescence offrono un’altra ballata emotiva, questa volta influenzata dall’esperienza di Amy Lee con la tratta degli esseri umani. La canzone esprime la disperazione e la voglia di libertà, e il suono si fa più oscuro e profondo. L’intensità della voce di Amy, accompagnata da melodie coinvolgenti, rende questo pezzo una delle tracce più forti del loro terzo album.

Everybody’s Fool

In Everybody’s Fool Amy Lee denuncia l’ipocrisia della società e dei media, che spesso promuovono ideali fasulli e irraggiungibili. Il testo si scaglia contro la falsità e la pressione dell’apparire perfetti. Il tema è sottolineato da un sound graffiante e da un video musicale provocatorio, che mette in discussione le immagini di bellezza e perfezione veicolate dai media.

Lost in Paradise

Lost in Paradise è una delle canzoni più vulnerabili degli Evanescence. Con un’introduzione delicata al pianoforte, Amy Lee racconta il dolore e l’isolamento, ma anche il desiderio di trovare conforto e pace. È una canzone che parla di accettazione e di trovare una via per lasciarsi il passato alle spalle, mostrando un lato molto intimo e delicato della band.

Sweet Sacrifice

Sweet Sacrifice esplora il tema della libertà personale e della lotta contro le proprie paure. È una canzone potente, dal punto di vista sia musicale che lirico, che incoraggia chi ascolta a spezzare le catene emotive che li tengono prigionieri. I riff di chitarra incisivi e la voce decisa di Amy rendono il brano una dichiarazione di indipendenza e forza interiore.

Wasted on You

L’uscita di Wasted on You segnò il ritorno degli Evanescence con un sound più crudo e riflessivo. La canzone, scritta durante il lockdown, parla dell’esasperazione e del senso di smarrimento che molti hanno provato in quel periodo. Con un testo sincero e introspettivo, Wasted on You rappresenta perfettamente la nuova fase artistica della band e mostra una crescita emotiva e musicale.

In conclusione

Queste dieci canzoni rappresentano alcune delle tappe più significative del percorso musicale degli Evanescence, un viaggio tra potenza, fragilità e resilienza. Grazie alla voce unica di Amy Lee e alla capacità della band di affrontare temi profondi e universali, gli Evanescence continuano a risuonare nel cuore dei loro fan di tutto il mondo.

Share: