Le 10 canzoni più belle dei Journey
Ripercorriamo la carriera della storica band americana attraverso una selezione di alcuni dei loro classici intramontabili
I Journey sono una delle band rock più iconiche e di successo della storia della musica, noti per il loro sound melodico, gli assoli di chitarra trascinanti e le ballate che hanno segnato generazioni di ascoltatori. Formatisi a San Francisco nel 1973, hanno attraversato decenni di cambiamenti e trasformazioni, mantenendo un posto speciale nel panorama musicale mondiale. La carriera dei Journey è segnata da canzoni memorabili, tour mondiali e un’eredità che continua a vivere ancora oggi.
Le origini
I Journey nacquero grazie alla visione del chitarrista Neal Schon e del tastierista Gregg Rolie, entrambi ex membri del gruppo di Carlos Santana. Inizialmente la band aveva un’impronta più sperimentale e strumentale, ispirata dal jazz fusion, ma con il tempo si orientò verso un rock più accessibile al grande pubblico.
I primi album, come Journey (1975) e Look into the Future (1976), non riscossero il successo sperato, pur essendo lavori di notevole qualità tecnica. Mancarono di un elemento che rendesse la loro musica più accattivante per il mercato di massa: la presenza di una voce capace di portare emozioni a un pubblico più vasto.
Il successo con Steve Perry
Il vero punto di svolta per i Journey arrivò con l’ingresso del cantante Steve Perry nel 1977. La sua voce potente, emozionale e melodica divenne il simbolo della band. Con Perry, i Journey pubblicarono Infinity (1978), che segnò un enorme successo commerciale grazie a brani come Wheel in the Sky e Lights. L’album raggiunse lo status di disco di platino, aprendo le porte a una nuova era di popolarità.
Il periodo di massimo splendore della band arrivò negli anni ’80. Con album come Evolution (1979), Departure (1980) e soprattutto Escape (1981), i Journey consolidarono il loro status di superstar mondiali. Escape includeva la canzone più celebre della band, Don’t Stop Believin’, che nel corso degli anni divenne un inno della cultura pop, ripresa in film, serie televisive e anche eventi sportivi.
L’album Frontiers (1983) confermò il successo della band, con brani come Separate Ways (Worlds Apart) e Faithfully, ma fu anche l’inizio di tensioni interne, legate soprattutto alle divergenze musicali tra Perry e il resto della band.
La prima pausa e il ritorno
Dopo il tour di Frontiers, le tensioni all’interno del gruppo aumentarono e i membri decisero di prendersi una pausa. Steve Perry intraprese una carriera solista di successo, con l’album Street Talk (1984) e il singolo Oh Sherrie, ma il richiamo dei Journey non si placò mai completamente.
Nel 1986 la band tornò con Raised on Radio, un album che, pur essendo diverso nei toni rispetto ai precedenti, ottenne comunque ottimi risultati. Tuttavia le dinamiche interne non erano più le stesse, e alla fine del tour del 1987 i Journey si sciolsero temporaneamente.
Per gran parte degli anni ’90 i membri della band seguirono progetti separati. Neal Schon e Jonathan Cain formarono i Bad English e Perry continuò la sua carriera solista.
La seconda rinascita
I Journey si riunirono nel 1996 con l’album Trial by Fire, che ebbe successo, ma il tour venne cancellato a causa di problemi di salute di Perry. A causa di queste difficoltà, Perry abbandonò nuovamente la band, creando un vuoto che sarebbe stato difficile da colmare.
Dopo varie audizioni, la band trovò in Steve Augeri il nuovo frontman, e con lui riprese l’attività discografica e i tour mondiali. Album come Arrival (2001) e Generations (2005) segnarono un ritorno alle scene, anche se non con lo stesso impatto degli anni d’oro.
La vera svolta arrivò nel 2007, quando la band scoprì Arnel Pineda, cantante filippino che imitava alla perfezione lo stile di Perry. Con Pineda alla voce, i Journey ritrovarono un nuovo slancio e pubblicarono album come Revelation (2008) ed Eclipse (2011), ottenendo buone recensioni e un rinnovato entusiasmo da parte dei fan.
Dieci canzoni iconiche dei Journey
Don’t Stop Believin’
Non c’è dubbio che Don’t Stop Believin’ sia la canzone simbolo dei Journey, e forse una delle canzoni più riconoscibili della storia del rock. Tratta dall’album Escape, questa traccia è diventata un inno di speranza e perseveranza. Con un crescendo che porta a uno dei ritornelli più memorabili di sempre, è diventata un fenomeno culturale, rimanendo rilevante anche dopo più di 40 anni.
Separate Ways (Worlds Apart)
Questo brano potente, tratto dall’album Frontiers, è uno dei pezzi più aggressivi dei Journey. Con un riff di tastiera e chitarra che trascina l’ascoltatore fin dall’inizio, Separate Ways parla di relazioni spezzate, ma con un’energia che trasforma il dolore in forza. È una delle canzoni più amate dal vivo, grazie alla sua potenza emotiva e al dinamismo musicale.
Faithfully
Una delle ballate più emozionanti della band. Faithfully è un tributo alla vita in tour e alle difficoltà delle relazioni a distanza. Scritta da Jonathan Cain, è una dichiarazione d’amore e fedeltà, resa immortale dalla straordinaria interpretazione vocale di Steve Perry. Il suo tono malinconico, ma al tempo stesso romantico, la rende una delle ballate rock più apprezzate di tutti i tempi.
Wheel in the Sky
Con Wheel in the Sky i Journey iniziarono a spostarsi verso il sound più accessibile che li avrebbe resi famosi. Questo brano, dall’album Infinity, racconta di solitudine e di desiderio di tornare a casa. Il riff di chitarra memorabile e la voce passionale di Perry sono i punti forti di una traccia che ha resistito alla prova del tempo, diventando uno dei loro brani più rappresentativi.
Open Arms
Un’altra ballata d’amore epica: Open Arms è diventata una delle canzoni più celebri della band. Con la sua melodia delicata e il testo struggente, esprime vulnerabilità e desiderio di riconciliazione. È stata ripresa innumerevoli volte da altri artisti, ma l’interpretazione di Perry rimane insuperabile, rendendola un classico indiscusso del soft rock.
Any Way You Want It
Questo brano energico e festoso, tratto dall’album Departure, è uno degli esempi più brillanti della capacità dei Journey di creare rock melodico di successo. Il ritmo incalzante e il ritornello accattivante l’hanno reso uno dei preferiti durante i concerti. È una canzone che esprime libertà e divertimento, con una performance vocale e strumentale impeccabile.
Lights
Una delle prime canzoni di successo della band con Steve Perry alla voce. Lights è una dichiarazione d’amore per San Francisco, città natale del gruppo. È una traccia morbida e nostalgica che mostra la capacità dei Journey di creare atmosfere intime. La melodia rilassante e la voce calda di Perry la rendono una delle canzoni più amate dai fan storici della band.
Lovin’, Touchin’, Squeezin’
Lovin’, Touchin’, Squeezin’ è una delle tracce più blues della discografia dei Journey, ed è anche una delle loro più coinvolgenti dal punto di vista emotivo. Parla di un amore non corrisposto e di infedeltà, con un crescendo straziante che culmina in un ritornello ripetitivo ma ipnotico. È un brano che evidenzia l’abilità dei Journey di fondere rock e soul in maniera unica.
Who’s Crying Now
Tratta anch’essa da Escape, Who’s Crying Now è una ballata che tratta di cuori infranti. Il testo è una riflessione sulle difficoltà nelle relazioni, e l’assolo di chitarra di Neal Schon, pur essendo relativamente breve, è uno dei più memorabili nella storia della band. La combinazione di melodia morbida e sentimento la rende una delle canzoni più raffinate dei Journey.
Send Her My Love
Un’altra ballata toccante proveniente dall’album Frontiers: Send Her My Love è una canzone malinconica che parla di una storia d’amore ormai finita. Il testo e la melodia trasmettono una profonda tristezza, con la voce di Perry che brilla in tutta la sua intensità. Anche se non è tra le canzoni più famose del gruppo, è una gemma nascosta nel loro catalogo, apprezzata dai fan più fedeli.
In conclusione
La discografia dei Journey è ricca di canzoni che spaziano da potenti inni rock a ballate toccanti, e le dieci canzoni qui elencate rappresentano alcune delle loro opere più significative. Grazie alla straordinaria voce di Steve Perry, ai testi emozionanti e all’abilità strumentale del resto della band, i Journey hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia della musica rock. Queste canzoni non solo raccontano storie di amore, perdita e speranza, ma incarnano l’energia e la passione che hanno reso i Journey una delle band più amate al mondo.