Le 10 canzoni più belle dei Kasabian
Oggi (15 dicembre) è il compleanno del chitarrista Sergio Pizzorno: riscopriamo la carriera della band e i loro brani più iconici
I Kasabian sono una delle band più innovative e influenti del rock britannico del nuovo millennio. Formati nel 1997 a Leicester, Inghilterra, da Tom Meighan, Sergio Pizzorno, Chris Edwards e Chris Karloff, i Kasabian hanno raggiunto rapidamente il successo grazie allo stile delle loro canzoni che fonde rock, elettronica e influenze psichedeliche. Ecco una panoramica della loro carriera, dai primi successi agli ultimi sviluppi.
Gli esordi
I Kasabian nascono come un progetto di amici appassionati di musica, ispirati da band come The Stone Roses, Primal Scream e Oasis. Dopo alcuni anni passati a suonare e a scrivere musica, pubblicano il loro album di debutto eponimo nel 2004. Il disco cattura immediatamente l’attenzione della critica e del pubblico, grazie al suo sound aggressivo e carico di energia, che combina rock, dance e psichedelia. Con singoli come Club Foot e L.S.F. (Lost Souls Forever), il disco ottiene un enorme successo nel Regno Unito e proietta la band sotto i riflettori della scena rock internazionale.
Club Foot diventa un vero e proprio inno, non solo per il suo potente sound, ma anche per i suoi testi ribelli e rivoluzionari. La canzone viene utilizzata in numerosi film, serie TV e videogiochi, consolidando il successo dei Kasabian e facendo crescere la loro fanbase.
La consacrazione con Empire
Nel 2006 i Kasabian pubblicano il loro secondo album, Empire, un lavoro che segna un’evoluzione musicale e una maggiore maturità artistica. Questo disco esplora sonorità più complesse e introduce elementi orchestrali, senza perdere l’energia che ha caratterizzato il loro debutto. Il singolo Empire diventa immediatamente un successo, grazie al suo ritornello trascinante e al tono epico che caratterizza il brano.
L’album si piazza rapidamente ai primi posti delle classifiche britanniche e i Kasabian iniziano a essere riconosciuti come una delle band più interessanti della scena rock del momento. Anche con questo secondo album la band dimostra la propria capacità di fondere diversi generi musicali, consolidando uno stile che diventa sempre più personale e riconoscibile.
Il successo internazionale con West Ryder Pauper Lunatic Asylum
Il terzo album della band, West Ryder Pauper Lunatic Asylum, rappresenta uno dei momenti più alti della carriera dei Kasabian. Pubblicato nel 2009, questo disco è un concept album ispirato ai temi della follia e della psiche umana, che prende il titolo da un manicomio storico inglese. Il sound dell’album è caratterizzato da una miscela unica di rock psichedelico, elettronica e influenze indie.
Canzoni come Fire e Underdog diventano successi immediati e confermano la capacità dei Kasabian di creare canzoni coinvolgenti e cariche di adrenalina. Fire in particolare diventa una delle canzoni più celebri della band, grazie al suo ritmo irresistibile e all’energia contagiosa. L’album riceve anche l’approvazione della critica e ottiene una nomination per il Mercury Prize, confermando i Kasabian come una delle band più innovative del Regno Unito.
Velociraptor! e il successo definitivo
Nel 2011 i Kasabian pubblicano il loro quarto album, Velociraptor!, un progetto che mescola ancora di più rock ed elettronica, spingendo il loro stile verso nuove direzioni. Questo disco dimostra la volontà della band di continuare a sperimentare e a evolversi, mantenendo però la loro energia inconfondibile. Con canzoni come Days Are Forgotten e Re-Wired, Velociraptor! riscuote un grande successo e permette ai Kasabian di consolidare la loro popolarità anche fuori dal Regno Unito.
Il tour promozionale dell’album vede la band esibirsi nei principali festival e palchi internazionali, confermandoli come una delle migliori live band del momento. Grazie alla loro carica esplosiva e alla presenza scenica di Tom Meighan e Sergio Pizzorno, i Kasabian diventano una presenza fissa nei festival musicali di tutto il mondo.
48:13: il disco “rosa”
Il quinto album della band, 48:13, viene pubblicato nel 2014 e segna una svolta stilistica. Caratterizzato da una copertina rosa shocking e da un titolo che indica la durata complessiva del disco, 48:13 è un progetto minimalista e diretto. Le canzoni sono più concise e presentano un sound essenziale, che fonde rock ed elettronica in modo quasi sperimentale. Singoli come Eez-eh e Stevie mostrano un lato più sperimentale e contemporaneo della band.
Anche se il disco riceve recensioni contrastanti, i fan apprezzano la volontà dei Kasabian di rinnovarsi e di proporre qualcosa di diverso. Il disco debutta al primo posto nel Regno Unito, confermando la popolarità della band e il loro coraggio nell’esplorare nuove direzioni musicali.
For Crying Out Loud
Nel 2017 i Kasabian tornano con For Crying Out Loud, un album che rappresenta un ritorno alle radici rock della band, pur mantenendo le influenze elettroniche. Con canzoni come You’re in Love with a Psycho e Bless This Acid House, il disco riscuote un buon successo di pubblico e critica e riporta i Kasabian in cima alle classifiche britanniche. Questo album riflette la maturità raggiunta dalla band, che ormai ha trovato il proprio equilibrio tra rock, elettronica e psichedelia.
La controversia e l’allontanamento di Tom Meighan
Nel 2020 i Kasabian attraversano un periodo turbolento: Tom Meighan, cantante e frontman storico della band, lascia il gruppo dopo essere stato accusato di violenza domestica. La sua uscita segna un momento difficile per i fan e per la band stessa, che decide di proseguire con Sergio Pizzorno come nuovo frontman. Nonostante la difficoltà della situazione, i Kasabian annunciano di voler continuare a fare musica, impegnandosi a portare avanti il progetto con una nuova formazione.
The Alchemist’s Euphoria: una nuova era
Nel 2022 i Kasabian pubblicano il loro settimo album, The Alchemist’s Euphoria, il primo senza Tom Meighan alla voce. Questo album rappresenta una nuova fase per la band, con Sergio Pizzorno che assume il ruolo di cantante principale. Il disco mostra un lato più intimo e riflessivo dei Kasabian, esplorando tematiche legate alla crescita, alla resilienza e al cambiamento. Pur segnando una svolta per il gruppo, The Alchemist’s Euphoria riceve una buona accoglienza da critica e pubblico, dimostrando che la band è ancora in grado di reinventarsi.
Dieci canzoni iconiche dei Kasabian
Club Foot
Club Foot è probabilmente il brano più iconico dei Kasabian, nonché uno dei loro singoli di maggior successo. Il ritmo martellante e il riff di chitarra inconfondibile rendono questa canzone un inno rock che cattura subito l’ascoltatore. Il testo ha una vena ribelle e rivoluzionaria, e il brano è diventato un classico utilizzato in film, videogiochi e pubblicità, consolidando il successo della band e definendo il loro stile aggressivo e sperimentale.
Fire
Fire è uno dei brani più riconoscibili dei Kasabian, grazie al suo ritmo irresistibile e al ritornello esplosivo che cattura l’essenza dell’album West Ryder Pauper Lunatic Asylum. Il brano inizia in modo tranquillo, con un ritmo ipnotico, per poi esplodere in un coro potente e coinvolgente. Fire è diventata un classico nei concerti della band, dove è accolta con grande entusiasmo dal pubblico.
Empire
Empire è il brano che ha dato il titolo al secondo album della band e che rappresenta un punto di svolta nella loro carriera. Con un tono epico e un ritornello che risuona come un grido di battaglia, Empire parla di resistenza e di lotta contro l’apatia. Il suono più maturo e orchestrale del brano segna una nuova direzione per i Kasabian, che consolidano così la loro identità musicale.
Underdog
Underdog è una delle canzoni più amate dai fan, grazie al suo ritmo contagioso e al testo che celebra la forza e la resilienza dei perdenti. Il brano combina elementi rock ed elettronici in modo magistrale e il suo ritmo trascinante lo rende una delle tracce più coinvolgenti della band. Underdog incarna lo spirito indomabile dei Kasabian e rappresenta un inno per chi non si arrende mai.
L.S.F. (Lost Souls Forever)
Questa canzone è un classico dei primi anni della band e rappresenta perfettamente il loro stile psichedelico e sperimentale. Con un ritmo ipnotico e un testo enigmatico, L.S.F. ha un’atmosfera quasi trance che cattura l’ascoltatore e lo trasporta in una dimensione parallela. Il coro cantato in loop è perfetto per i concerti dal vivo, dove il pubblico si unisce in coro, creando un’atmosfera elettrizzante.
Days Are Forgotten
Days Are Forgotten è uno dei brani più potenti di Velociraptor!, con un ritmo martellante e un ritornello che rimane impresso nella mente. La canzone è un mix di rock ed elementi elettronici, con un sound che ricorda le radici della band, ma che si spinge verso territori nuovi e sperimentali. Questo brano dimostra la capacità dei Kasabian di reinventarsi senza mai perdere la propria identità.
eez-eh
eez-eh è uno dei brani più audaci e sperimentali della band, con un ritmo elettronico e un testo ironico e provocatorio. Questa traccia mostra il lato più leggero e divertente dei Kasabian, che in 48:13 decidono di esplorare un sound minimale e contemporaneo. eez-eh è una canzone che non si prende troppo sul serio, ma che riesce comunque a catturare l’energia e la freschezza della band.
You’re in Love with a Psycho
Con You’re in Love with a Psycho i Kasabian esplorano il lato più leggero e divertente delle relazioni, raccontando con ironia la storia di un amore complicato. Il ritmo allegro e il testo provocatorio rendono questo brano una delle tracce più orecchiabili e radiofoniche della band. La canzone ha un sound pop rock che mostra la versatilità dei Kasabian e la loro capacità di creare brani che restano impressi.
Stevie
Stevie è uno dei brani più intensi e strutturati di 48:13, con un’atmosfera drammatica e un sound che mescola rock ed elettronica in modo magistrale. La canzone è costruita su un crescendo che porta a un ritornello potente e coinvolgente e il testo riflette la complessità emotiva del brano. Stevie è una delle canzoni più apprezzate dai fan per la sua profondità e per il modo in cui rappresenta l’anima più oscura della band.
Bless This Acid House
Bless This Acid House è una celebrazione del rock e della psichedelia, con un ritmo vivace e un ritornello che invita alla festa e alla spensieratezza. Il brano è una dichiarazione d’amore per la scena musicale alternativa e rappresenta perfettamente il lato più scanzonato e festoso dei Kasabian. Con un sound retrò che ricorda il rock degli anni ’70, questa canzone è una delle più divertenti della band.
In conclusione
Queste dieci canzoni rappresentano alcune delle tappe più significative nella carriera dei Kasabian. Con la loro capacità di fondere rock ed elettronica e di esplorare temi diversi, i Kasabian hanno creato una discografia unica e variegata che ha lasciato un segno profondo nella scena musicale britannica e internazionale.