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Le 10 canzoni più belle dei Megadeth

Oggi (13 settembre) è il compleanno del carismatico frontman Dave Mustaine: riscopriamo la carriera e i brani leggendari dello storico gruppo thrash metal

Autore Billboard IT
  • Il13 Settembre 2024
Le 10 canzoni più belle dei Megadeth

I Megadeth, una delle band più influenti nella storia del thrash metal, hanno attraversato più di tre decenni di musica potente. Fondati nel 1983 da Dave Mustaine, dopo il suo allontanamento dai Metallica, i Megadeth sono diventati una delle “Big Four” del thrash metal, insieme a Metallica stessi, Slayer e Anthrax. Con una carriera ricca di canzoni e album di successo, i Megadeth hanno lasciato un’impronta indelebile nel panorama musicale.

Gli inizi

La storia dei Megadeth inizia quando Dave Mustaine, chitarrista e cantante, viene espulso dai Metallica. Determinato a dimostrare il suo valore, Mustaine forma i Megadeth con il bassista David Ellefson, il chitarrista Chris Poland e il batterista Gar Samuelson. Nel 1985 pubblicano il loro album di debutto, Killing Is My Business… and Business Is Good!, che li introduce come una forza emergente nel thrash metal, con un suono grezzo e aggressivo.

La consacrazione con Peace Sells… But Who’s Buying?

Il secondo album dei Megadeth, Peace Sells… But Who’s Buying? (1986), rappresenta una svolta nella loro carriera. Con tracce come Peace Sells e Wake Up Dead, l’album mostra una maggiore maturità musicale e lirica. Il titolo track diventa un inno del thrash metal, riflettendo tematiche politiche e sociali con un’energia irresistibile.

Gli anni del grande successo

Negli anni ’90 i Megadeth raggiungono l’apice del successo con due album fondamentali. Rust in Peace (1990) è considerato uno dei migliori album thrash metal di tutti i tempi, grazie a brani come Holy Wars… The Punishment Due e Hangar 18. La tecnica chitarristica di Mustaine e del chitarrista Marty Friedman, insieme alla precisione ritmica del batterista Nick Menza e del bassista Ellefson, rendono l’album un capolavoro di complessità e potenza.

Countdown to Extinction (1992) segna un ulteriore passo avanti, con un suono leggermente più accessibile ma altrettanto potente. Il singolo Symphony of Destruction diventa una hit mondiale, consolidando la posizione dei Megadeth nel mainstream del metal. L’album ottiene una nomination ai Grammy e raggiunge il secondo posto nella classifica Billboard 200.

Turbolenze e cambi di formazione

Nonostante il successo, gli anni ’90 e Duemila sono segnati da turbolenze interne. Problemi di droga, alcol e conflitti personali portano a numerosi cambi di formazione. Mustaine rimane l’unico membro costante, guidando la band attraverso momenti difficili. Album come Youthanasia (1994), Cryptic Writings (1997) e Risk (1999) mostrano una band in evoluzione, sperimentando con suoni diversi e temi più vari.

La rinascita

Nel 2002 Mustaine subisce un grave infortunio al braccio che mette in dubbio il futuro dei Megadeth. Tuttavia, dopo un periodo di riabilitazione, torna in grande stile con l’album The System Has Failed (2004). Negli anni successivi i Megadeth continuano a pubblicare album di successo come United Abominations (2007), Endgame (2009) e Dystopia (2016), quest’ultimo vincitore di un Grammy per la miglior performance metal.

Dieci canzoni iconiche dei Megadeth

Holy Wars… The Punishment Due

Considerata una delle migliori canzoni thrash metal di tutti i tempi, Holy Wars… The Punishment Due è una suite complessa che affronta temi di guerra e conflitto religioso. La tecnica chitarristica di Mustaine e Marty Friedman è perfetta, con riff intricati e assoli fulminanti che ne fanno un capolavoro assoluto.

Symphony of Destruction

Symphony of Destruction è forse il brano più conosciuto dei Megadeth. Con un riff potente e immediato, la canzone critica la manipolazione politica e il potere corrotto. La sua accessibilità e la sua forza lo rendono un classico immortale, ancora oggi molto popolare nei concerti dal vivo.

Hangar 18

Hangar 18 è una traccia che esplora teorie del complotto sugli UFO e le coperture governative. La canzone è celebre per i suoi numerosi e tecnici assoli di chitarra, eseguiti con maestria da Mustaine e Friedman. Il brano è un esempio perfetto del virtuosismo strumentale della band.

Peace Sells

Peace Sells è un inno del thrash metal con un forte messaggio politico. Il basso pulsante di David Ellefson e il ritornello memorabile rendono questa canzone una delle più distintive dei Megadeth. Il testo esprime disillusione nei confronti del governo e dei media, temi che risuonano ancora oggi.

A Tout le Monde

Una delle ballate più toccanti dei Megadeth. A Tout le Monde è una riflessione sulla mortalità e il lascito personale. Cantata in parte in francese, la canzone mostra un lato più melodico della band, pur mantenendo la loro intensità emotiva e musicale.

In My Darkest Hour

In My Darkest Hour è stata scritta da Mustaine in risposta alla morte del suo ex compagno di band nei Metallica, Cliff Burton. Il brano è una potente espressione di dolore e rabbia, con un riff oscuro e testi profondamente personali. È uno dei momenti più emozionanti e sinceri nella discografia dei Megadeth.

Sweating Bullets

Sweating Bullets è una canzone che esplora temi di paranoia e disordini mentali. La voce di Mustaine è teatrale e inquietante, perfettamente in linea con il testo nevrotico. Il brano è noto per il suo ritmo incalzante e il suo stile unico, che lo distingue nel catalogo della band.

Tornado of Souls

Tornado of Souls è una delle tracce più tecnicamente impressionanti dei Megadeth, con un assolo di chitarra di Marty Friedman considerato uno dei migliori di sempre. Il testo tratta della perdita e della redenzione, e la canzone è un esempio perfetto del mix di melodia e aggressività che caratterizza la band.

Wake Up Dead

Wake Up Dead è una traccia veloce e furiosa che racconta la storia di un uomo che tradisce la sua compagna e teme per la sua vita. La struttura della canzone è unica, con cambi di tempo improvvisi e una progressione che mantiene l’ascoltatore in tensione dall’inizio alla fine.

Dystopia

Dystopia è la title track dell’album che ha segnato un ritorno trionfale per i Megadeth. Con un suono moderno ma fedele alle radici thrash della band, il brano esplora temi di oppressione e resistenza. La precisione tecnica e l’energia della canzone dimostrano che i Megadeth sono ancora una forza da non sottovalutare nel metal contemporaneo.

In conclusione

Queste dieci canzoni rappresentano solo una parte dell’ampia e variegata discografia dei Megadeth. Ogni brano riflette la maestria musicale e la profondità lirica di una band che ha saputo evolversi mantenendo una forte identità.

Con oltre tre decenni di carriera, i Megadeth continuano ad essere una forza dominante nel mondo del metal. La leadership inossidabile di Dave Mustaine e la capacità della band di reinventarsi e di affrontare nuove sfide hanno assicurato loro un posto d’onore nella storia della musica. L’eredità dei Megadeth è quella di una band che ha sempre spinto i confini del possibile, mantenendo una passione e una dedizione alla loro arte che continua a ispirare fan e musicisti di tutto il mondo.

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