Michael Stipe sul libro fotografico: «Volevo parlare di tutti, invece parlo di me»
Il celebre cantante dei R.E.M. è anche un appassionato fotografo che ha già pubblicato le proprie opere in diversi volumi. Adesso esce un libro dedicato alla forza delle persone ma che parla anche di lui stesso
Non tutti i fan dei R.E.M. sanno che la grande passione di Michael Stipe, dopo la musica, è la fotografia. Già in passato il cantante ha dato alle stampe volumi contenenti le sue opere. Adesso esce per la casa editrice Damiani il nuovo libro, intitolato semplicemente Michael Stipe, che affronta i concetti della resilienza e della vulnerabilità umana attraverso la tecnica del ritratto. Arricchiscono la pubblicazione sedici tracce audio (sviluppate in collaborazione con GOODmood Editore e fruibili tramite QR code), nelle quali Stipe svela i retroscena e molti aneddoti alla base della nascita del libro.
Il libro Michael Stipe
Nato dalla riflessione dell’artista sui fatti scaturiti dalla pandemia di Covid-19, il libro è un’ode alla resilienza, alla forza e allo spirito di adattabilità dell’essere umano del ventunesimo secolo. Tilda Swinton, John Giorno, Joan Jonas, Kirsten Dunst, Beth Ditto, Gus Van Sant, Aaron Taylor-Johnson, Helena Christensen, Michèle Lamy, Sophie Calle sono alcuni dei soggetti ritratti da Michael Stipe.
«Inizialmente volevo fare un libro che non fosse su di me ma alla fine mi riguarda sotto tutti gli aspetti», ha spiegato Stipe durante la presentazione del libro in diretta streaming su YouTube. «Questa contraddizione fa parte dell’essere una popstar: l’avere un ego che da un lato è sotto controllo e dall’altro lascia spazio a fragilità e insicurezze».
E ha spiegato così le ragioni sottese all’opera: «È un libro che parla d’amore. Quando ho dato inizio al progetto, l’idea era di realizzare un libro molto semplice di ritratti di persone che trovo d’ispirazione, coraggiose. Persone che hanno un’immensa forza e che le permettono di venir fuori: le loro insicurezze si trasformano in super poteri».
Le tracce audio
Attraverso il QR code presente nel libro si accede ai contenuti sonori che approfondiscono i concetti sottesi alle immagini. Per la loro realizzazione, il partner tecnico GOODmood ha sviluppato un sound design e una piattaforma di distribuzione appositi.
«Quando scrivo testi e canzoni, o quando lavoro a mostre o libri, ho sempre l’impressione che tutto sia troppo ovvio, che io stia enfatizzando troppo i concetti o rivelando troppo sulle mie intenzioni», ha spiegato Michael Stipe. «Poi però dopo qualche tempo mi rendo conto che non è affatto così, che è difficile capire quali fossero le mie intenzioni. La stessa cosa è avvenuta in questo caso. Così mi è venuta l’idea di utilizzare la voce».
Un anno cruciale per l’America
«È stato un anno molto difficile per tutti, e gli adattamenti che abbiamo dovuto fare nelle nostre vite personali e professionali hanno avuto un impatto sull’intera umanità», ha detto Stipe. «È una cosa che ha coinvolto tutti, a prescindere da chi tu sia, da dove tu sia, da cosa tu faccia o da quanto guadagni. Così abbiamo dovuto riconsiderare ciò che siamo».
Ma il 2020 è stato un anno cruciale per l’America anche per altri motivi: «Ho iniziato a scegliere le foto in base alle persone che avevano un impatto su di me in questo periodo difficile. In America è stato anche un anno di grande cambiamento – spero – sull’uguaglianza razziale. Persone come LeBron James e Colin Kaepernick danno tutti se stessi per essere attivisti in prima persona. Per questo sono importanti per il libro».
Il volume Michael Stipe è già disponibile sul sito dell’editore e in libreria a partire dal 15 aprile. È disponibile anche una Collector’s Edition in tiratura limitata di 30 copie corredata da una copertina-scultura realizzata artigianalmente, firmata e numerata da Michael Stipe. Il volume, in lingua inglese, è un cartonato di 180 pagine con 169 illustrazioni.