Le 10 canzoni più belle dei Misfits
Ripercorriamo la carriera dello storico gruppo punk rock attraverso una selezione di alcuni dei loro brani più memorabili

I Misfits sono una delle band più iconiche e influenti nella storia del punk rock, noti per aver creato un sottogenere tutto loro: l’horror punk. Con il loro immaginario ispirato ai film horror e di fantascienza, un’estetica oscura e un sound travolgente, grazie alle loro canzoni i Misfits hanno lasciato un segno indelebile nella musica e nella cultura pop.
Fondata nel 1977 a Lodi, nel New Jersey, la band ha attraversato diverse formazioni, litigi interni e reunion, ma il loro impatto non è mai diminuito. Dalla loro nascita al loro status di culto, ecco un viaggio attraverso la carriera dei Misfits.
Le origini
I Misfits furono formati da Glenn Danzig, voce e principale compositore della band, insieme a Jerry Only al basso. Il nome Misfits venne ispirato dall’ultimo film di Marilyn Monroe, sottolineando l’attrazione della band per l’oscurità e il tragico.
Nel 1978 pubblicarono il loro primo singolo, Cough/Cool, seguito da Bullet, che fissò il loro marchio di fabbrica: testi provocatori e crudi, spesso ispirati a eventi controversi. La svolta arrivò con l’EP Horror Business (1979), che consolidò il loro stile unico, una fusione di punk rock grezzo e tematiche horror.
Nel 1982 uscì il primo album della band, Walk Among Us, considerato il capolavoro dell’horror punk. Con canzoni come Astro Zombies, Skulls e Vampira, l’album portò i Misfits a un pubblico più ampio, mescolando energia punk e melodie orecchiabili.
La separazione e lo status di culto
Il secondo album, Earth A.D. / Wolfs Blood (1983), spostò il suono dei Misfits verso un hardcore punk più aggressivo. Nonostante fosse accolto positivamente, le tensioni tra Glenn Danzig e Jerry Only portarono allo scioglimento della band nello stesso anno.
Danzig proseguì con la sua carriera formando i Samhain e successivamente i Danzig, continuando a influenzare il mondo del metal e dell’horror rock. Nel frattempo, i Misfits acquisirono uno status di culto, grazie alla distribuzione postuma di album come Legacy of Brutality (1985) e Collection I (1986), che raccolsero le loro canzoni più iconiche-
La rinascita
Nel 1995 Jerry Only e suo fratello Doyle Wolfgang von Frankenstein decisero di riportare in vita i Misfits, questa volta senza Glenn Danzig. La band reclutò Michale Graves come cantante, dando vita a una nuova era.
Con Graves alla voce, i Misfits pubblicarono due album in studio:
- American Psycho (1997), che include brani come Dig Up Her Bones, portò un suono più pulito e una produzione più raffinata, pur mantenendo lo spirito horror della band
- Famous Monsters (1999), che proseguì sulla stessa linea, consolidando la nuova formazione come una delle band più riconosciute del genere
Nonostante il successo, la mancanza di Glenn Danzig portò molti fan a considerare questa versione della band come una derivazione piuttosto che una continuazione del progetto originale.
Gli anni recenti e la reunion
Dopo l’uscita di Graves nel 2000, i Misfits continuarono con diverse formazioni, con Jerry Only come leader. Pur pubblicando nuovo materiale, come Project 1950 (2003) e The Devil’s Rain (2011), il successo commerciale e di critica non raggiunse mai le vette della loro prima era.
La svolta arrivò nel 2016, quando Glenn Danzig si riunì con Jerry Only e Doyle per una serie di concerti chiamati The Original Misfits. Questi spettacoli, tenutisi in grandi arene, segnarono il ritorno della formazione classica e furono accolti con entusiasmo dai fan.
L’eredità artistica dei Misfits
L’impatto dei Misfits va ben oltre la musica. Hanno ispirato generazioni di band punk, metal e alternative, influenzando artisti come Metallica, Green Day, e Avenged Sevenfold. Il loro logo, il famoso “Crimson Ghost”, è diventato un’icona culturale riconoscibile in tutto il mondo, stampato su magliette, giacche e tatuaggi.
Il loro mix di aggressività punk, melodie accattivanti e tematiche horror ha creato un sottogenere unico che continua a essere celebrato da vecchi e nuovi fan.
Dieci canzoni iconiche dei Misfits
Last Caress
Con il suo testo provocatorio e la sua melodia orecchiabile, Last Caress è una delle canzoni più riconoscibili dei Misfits. È un mix perfetto di nichilismo punk e ironia macabra, con Glenn Danzig che canta in modo volutamente provocatorio, attirando l’attenzione su argomenti controversi.
Astro Zombies
Ispirata all’omonimo film di fantascienza, questa canzone cattura l’essenza dell’horror punk: riff taglienti, un ritmo incalzante e un testo che mescola distruzione e fantasia. Astro Zombies è un classico amato dai fan per la sua energia e il suo stile inconfondibile.
Where Eagles Dare
Con un testo minimalista e un ritornello memorabile (“I ain’t no goddamn son of a bitch!”), questa canzone è un inno di ribellione. La semplicità e l’intensità di Where Eagles Dare la rendono una delle canzoni più potenti dei Misfits.
Skulls
Un altro brano iconico della band: Skulls combina un testo macabro (con richieste di teschi per ornamenti) con una melodia sorprendentemente dolce. È un esempio perfetto di come i Misfits sappiano mescolare temi horror con un approccio quasi pop.
Hybrid Moments
Questa ballata punk è uno dei momenti più melodici della band. Il brano cattura l’emozione di un attimo ibrido, in cui bellezza e terrore si incontrano. La voce di Danzig è straordinariamente evocativa, rendendo la canzone un capolavoro.
Die, Die My Darling
Con il suo ritmo frenetico e un testo che parla di una relazione mortale, Die, Die My Darling è una delle canzoni più dure della band. Il titolo stesso è diventato iconico, ispirando cover e omaggi da parte di numerosi artisti.
Horror Business
Questa traccia, che dà il titolo all’omonimo EP, è un tributo al cinema horror e all’estetica che ha definito i Misfits. La frase “You don’t go in the bathroom with me” è diventata un punto di riferimento per il loro senso dell’umorismo nero.
Vampira
Un omaggio alla leggendaria conduttrice televisiva horror degli anni ’50, Vampira è una canzone che cattura l’essenza retrò del culto horror. È un brano che celebra l’estetica gotica e lo spirito giocoso della band.
Teenagers From Mars
Con un ritmo incalzante e un testo che parla di invasioni aliene e ribellione giovanile, questa canzone è una delle più divertenti della band. Teenagers From Mars è una perfetta combinazione di fantasia e disprezzo per l’autorità.
We Are 138
Uno dei brani più enigmatici dei Misfits, We Are 138 ha suscitato molte interpretazioni, ma il suo significato rimane ambiguo. Con il suo ritornello ipnotico e il ritmo incessante, è una delle canzoni più coinvolgenti della band.
In conclusione
Queste dieci canzoni rappresentano l’essenza dei Misfits: una miscela di energia punk, amore per l’horror e testi provocatori. Ogni brano ha contribuito a definire l’horror punk come genere e a cementare il posto della band nella storia della musica.
I Misfits sono molto più di una band: sono un fenomeno culturale. Con la loro estetica oscura e la loro musica immortale, hanno ridefinito il punk rock e dimostrato che la ribellione non ha bisogno di limiti. Dal loro debutto nel 1977 alla loro leggendaria reunion, la loro influenza rimane indelebile.