Rock

Le 10 canzoni più belle dei NOFX

Ripercorriamo la carriera dello storico gruppo punk rock attraverso una selezione di alcuni dei loro brani più memorabili

Autore Billboard IT
  • Il9 Marzo 2025
Le 10 canzoni più belle dei NOFX

NOFX (foto di Mathias Heinel / CC BY-SA 2.0)

I NOFX sono una delle band più longeve e influenti nella scena punk rock, noti per la miscela di umorismo irriverente, critica sociale e melodie orecchiabili delle loro canzoni. Nati nella vibrante scena punk californiana degli anni ’80, hanno costruito una carriera che si estende per oltre quattro decenni, rimanendo fedeli al loro spirito indipendente.

Le origini

I NOFX furono formati nel 1983 a Los Angeles da Michael Burkett (meglio conosciuto come Fat Mike) al basso e voce, Eric Melvin alla chitarra ed Erik Sandin (Smelly) alla batteria. Influenzati da band come Bad Religion e Minor Threat, iniziarono a suonare nei locali underground, costruendosi una reputazione con il loro stile veloce e aggressivo.

Nel 1988, con l’ingresso di El Hefe (Aaron Abeyta) alla chitarra e alla tromba, la formazione definitiva dei NOFX si stabilizzò, aggiungendo una nuova dimensione sonora grazie alla versatilità musicale di El Hefe.

Gli anni ’90

Gli anni ’90 segnarono la svolta per i NOFX, grazie al boom del punk mainstream trainato da band come Green Day e The Offspring. Tuttavia, i NOFX scelsero di restare fedeli alle loro radici indipendenti, rifiutando contratti con le major. Pubblicarono invece i loro album sotto l’etichetta Fat Wreck Chords, fondata da Fat Mike.

Punk in Drublic (1994) fu l’album che li consacrò al grande pubblico. Conteneva brani iconici come Linoleum e Don’t Call Me White, che catturarono perfettamente lo spirito ribelle e ironico della band.

Album successivi come So Long and Thanks for All the Shoes (1997) e Heavy Petting Zoo (1996) consolidarono il loro status come una delle band più amate della scena punk. Con una combinazione di testi politicamente consapevoli e umorismo dissacrante, i NOFX divennero un punto di riferimento per il punk rock degli anni ’90.

Gli anni Duemila

Durante gli anni Duemila, i NOFX aumentarono l’enfasi sulla politica e la critica sociale, specialmente dopo gli eventi dell’11 settembre e l’inizio della presidenza di George W. Bush.

The War on Errorism (2003) fu un album fortemente politico, con brani come Franco Un-American che criticavano il governo statunitense e la società consumistica. La band lanciò anche il progetto Punkvoter, un’iniziativa per mobilitare i giovani elettori contro Bush nelle elezioni del 2004.

Nonostante i temi seri, mantennero il loro umorismo con album come Wolves in Wolves’ Clothing (2006) e il sarcastico Coaster (2009). In questi anni i NOFX dimostrarono una rara capacità di bilanciare l’impegno politico con il divertimento, mantenendo il loro stile distintivo.

Gli anni recenti

Negli anni ‘2010’10, i NOFX hanno continuato a pubblicare musica e a sperimentare con nuovi suoni e temi. Self Entitled (2012) e First Ditch Effort (2016) esplorarono temi più personali, con Fat Mike che affrontava questioni legate alla sua vita privata, tra cui l’abuso di sostanze e la sua identità.

Nel 2021 hanno pubblicato Single Album, un lavoro più cupo e introspettivo, segnando una maturazione nella loro scrittura.

I NOFX hanno anche raccontato la loro storia nella biografia The Hepatitis Bathtub and Other Stories, un libro che offre uno sguardo crudo e spesso esilarante sulla vita della band.

L’impatto dei NOFX sulla scena punk

La longevità dei NOFX è un risultato straordinario nel mondo del punk rock. Con oltre trenta album tra studio, live e raccolte, hanno ispirato innumerevoli band e definito un modello di successo indipendente. La loro etichetta, Fat Wreck Chords, è diventata un pilastro del punk rock, pubblicando album di band come Lagwagon, No Use for a Name e Propagandhi.

I NOFX hanno dimostrato che è possibile avere successo senza compromettere la propria integrità artistica. Hanno rifiutato il mainstream, mantenendo uno stretto legame con i loro fan e incarnando lo spirito del “do it yourself”.

Dieci canzoni iconiche dei NOFX

Linoleum

Linoleum è forse il brano più rappresentativo dei NOFX. Con il suo testo autobiografico e un ritmo travolgente, questa canzone cattura l’essenza della band: schiettezza, umorismo ed energia pura. È diventata un inno per generazioni di fan del punk.

Don’t Call Me White

Una delle canzoni più famose e provocatorie della band: Don’t Call Me White affronta il tema dell’identità razziale e degli stereotipi in modo ironico e diretto. Il ritornello martellante e il messaggio sarcastico la rendono una traccia indimenticabile.

The Decline

Con i suoi diciotto minuti di durata, The Decline è una vera e propria epopea punk rock. Questo brano unico affronta temi come la politica, la religione e l’apatia sociale, mostrando il lato più ambizioso e riflessivo della band. È considerato un capolavoro del genere.

Franco Un-American

Un brano ironico e politicamente consapevole: Franco Un-American critica la politica estera degli Stati Uniti e il conformismo della società. Con un ritmo orecchiabile e un testo tagliente, è diventata una delle canzoni più riconoscibili dei NOFX.

Bob

Bob racconta la storia di un alcolizzato che cerca di cambiare vita, ma il suo destino rimane incerto. È una delle canzoni più iconiche della band, grazie al suo ritmo ska-punk e al testo che bilancia umorismo e malinconia.

Stickin’ In My Eye

Con il suo ritmo serrato e il ritornello irresistibile, Stickin’ In My Eye è una perfetta rappresentazione dell’energia grezza dei NOFX. È una canzone che non manca mai di far saltare il pubblico durante i concerti.

Leave It Alone

Una traccia che combina riff orecchiabili con un testo che affronta l’insensatezza della vita e della morte. Leave It Alone è uno dei brani più riflessivi dei NOFX, mostrando il loro lato più serio e introspettivo.

Murder the Government

Un inno breve e diretto contro il governo, con un testo caustico e un ritmo frenetico. Murder the Government incarna l’anarchia e lo spirito ribelle del punk rock.

Lori Meyers

Con la partecipazione di Kim Shattuck (The Muffs), Lori Meyers è una canzone che affronta temi difficili come la prostituzione, ma lo fa con una melodia sorprendentemente allegra e un duetto vocale che aggiunge profondità.

Seeing Double at the Triple Rock

Un omaggio alla scena punk di Minneapolis: questa canzone è un mix di divertimento, caos e amore per la cultura punk. Il ritmo incalzante e il testo spensierato la rendono una delle preferite dai fan.

In conclusione

Le dieci canzoni qui elencate rappresentano il meglio dei NOFX: un mix di energia punk, umorismo tagliente e critica sociale. Ogni brano racconta una storia, offre uno spunto di riflessione o semplicemente invita a scatenarsi.

I NOFX hanno scritto la storia del punk rock con le loro canzoni, la loro indipendenza e la loro capacità di combinare umorismo e critica sociale. Con una carriera straordinaria e un’eredità che continua a influenzare il panorama musicale, i NOFX sono un simbolo di integrità artistica e passione per il punk.

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