Rock

Paolo Nutini: 4 motivi per cui lo stiamo aspettando

Oggi Paolo Nutini compie 33 anni. L’ultimo disco dell’artista scozzese di origini italiane è “Caustic Love”, uscito nel 2014

Autore Giovanni Ferrari
  • Il9 Gennaio 2020
Paolo Nutini: 4 motivi per cui lo stiamo aspettando

Paolo Nutini

Oggi, giovedì 9 gennaio, Paolo Nutini spegne 33 candeline. L’artista scozzese di origini italiane non si fa vedere né sentire da un po’. E capita spesso di trovare post e tweet di fan di tutto il mondo, che chiedono aggiornamenti.

L’ultimo progetto di inediti del cantautore di Paisley è Caustic Love, uscito nel 2014. Un disco che si distacca dalle sonorità pop rock dei precedenti These Streets e Sunny Side Up, e che vede Nutini entrare a gamba tesa nel panorama soul e funk.


L’assenza di questi cinque anni abbondanti inizia a farsi sentire. Per questo motivo, proviamo a raccontarti i 4 motivi per cui lo stiamo aspettando.

Non sta alle regole del mercato per le quali devi essere sempre presente sui social

Diciamo la verità: quando amiamo la musica di un artista, la sua presenza sui social network durante le pause tra un disco e un tour (o tra un tour e un nuovo progetto) ci rassicura. In un’epoca super social come la nostra, la regola n.1 per un artista è quella di continuare a coltivare il rapporto con i propri fan. Nei più svariati modi. Per tenere attiva l’attenzione nei propri confronti, anche quando non c’è nuova musica che possa funzionare da collante tra artista e pubblico.




Questa tendenza – osservabile in pressoché tutti i nomi del panorama musicale di oggi – ci rassicura, ma spesso non aiuta lo stesso artista a staccare. E abitua il pubblico a una sovraesposizione che, a pensarci bene, non ci fa né bene né male. Paolo Nutini, invece, non ci sta. E quando si prende una pausa, lo fa sul serio. A costo di rischiare di essere convocato dalla Sciarelli a Chi L’Ha Visto?.

Dare un giusto valore al tempo e al distacco, quindi. Rispettare il valore della “pausa” per poter creare qualcosa di nuovo. Questo è quello che ci racconta Nutini. E questo è quello che ci fa tirare un sospiro di sollievo rispetto a ciò che arriverà.

Ha saputo reinventarsi a livello musicale

L’esordio ufficiale di Paolo Nutini risale al 2006, anno in cui è uscito l’album These Streets. Nutini (che è l’artista maschile che ha venduto di più nel Regno Unito nel 2009 e 2010) ha all’attivo tre album: oltre a quello appena citato, troviamo Sunny Side Up (2009) e Caustic Love (2014). Nonostante abbia una produzione musicale non enorme, in tre progetti l’artista di origini toscane (il padre è di Barga) è riuscito a reinventarsi.

I singoli estratti dal primo disco – Last Request, Rewind e New Shoes – sono entrati nelle classifiche di molti paesi del mondo (Italia compresa, chiaramente). E raccontano bene il mondo pop rock da cui proviene. Sunny Side Up, invece, è quasi completamente acustico con sonorità folk. Tra i pezzi più forti ci sono Candy, 10/10 e Pencil Full of Lead.


Infine, l’ultimo Caustic Love, che ha destabilizzato molti fan, abituati a quanto raccontato finora. Nel suo terzo album (arrivato alla #1 in Irlanda, Scozia, Svizzera e Regno Unito) Nutini esplora l’R&B e il soul.



I suoi concerti sono un’esperienza mistica

Chi ha visto Paolo Nutini dal vivo sa che i suoi live hanno una marcia in più rispetto a quelli di molti suoi colleghi. Il suo timbro unico, la sua carica emotiva e la sua voce roca (e allo stesso tempo capace di arrivare a livelli per molti inesplorabili) sono una garanzia. Un concerto di Paolo Nutini non è solamente una riproposizione live di brani registrati in studio: è un’esperienza mistica. In occasione della quale si crea un legame particolarissimo tra lui e il pubblico.



Uno dei suoi ultimi concerti in Italia è stato quello del 17 luglio 2015 in una pienissima piazza Castello a Ferrara. Un luogo incantevole che – grazie alla musica di Nutini – ha respirato un grande momento di condivisione.

Ha un legame fortissimo con l’Italia

Proprio in occasione del live appena citato di Ferrara, Nutini ha presentato una sua emozionante versione di Guarda Che Luna di Fred Buscaglione. E questa non è per nulla un’eccezione. L’artista ha infatti regalato spesso al pubblico italiano alcune sue interpretazioni di nostri classici. Questa scelta racconta il rapporto fortissimo che lega Nutini al nostro Paese.




A proposito di questo, ecco una curiosità: durante l’estate del 2018 Paolo Nutini è stato avvistato in uno studio di registrazione a Palermo. Ma al momento non c’è nessun aggiornamento a riguardo.

Share: