Rock

Le 10 canzoni più belle dei Pavement

Ripercorriamo la carriera dello storico gruppo indie rock attraverso una selezione di alcuni dei loro brani più memorabili

Autore Billboard IT
  • Il12 Gennaio 2025
Le 10 canzoni più belle dei Pavement

I Pavement sono una delle band più influenti del movimento indie rock degli anni ’90, un gruppo che ha definito un’epoca con il suo approccio casuale, la sua estetica lo-fi e testi enigmatici delle canzoni. Nati a Stockton, California, nel 1989, i Pavement, guidati da Stephen Malkmus e Scott Kannberg (conosciuto come Spiral Stairs), hanno costruito una carriera caratterizzata da dischi innovativi, un seguito di culto e un’influenza che continua a risuonare nelle band indie moderne.

Gli inizi

I Pavement si formarono come un progetto a basso profilo, pubblicando alcuni EP autoprodotti che catturarono l’attenzione della scena underground. Con l’aggiunta di Bob Nastanovich e Mark Ibold, il gruppo completò la formazione che avrebbe definito il loro suono distintivo.

Il debutto ufficiale arrivò nel 1992 con Slanted and Enchanted, un album che divenne immediatamente un classico del genere indie rock. Con il suo mix di melodie orecchiabili, produzione lo-fi e testi ironici e criptici, l’album ricevette recensioni entusiastiche. Brani come Summer Babe (Winter Version) e Here definirono il cosiddetto “slacker rock”, uno stile che rifletteva un’attitudine rilassata e una ribellione contro il perfezionismo della musica mainstream.

L’ascesa verso un pubblico più ampio

Il secondo album dei Pavement, Crooked Rain, Crooked Rain, segnò un’evoluzione verso un suono più accessibile e melodico, pur mantenendo il loro spirito indie. Questo disco li portò sotto i riflettori con singoli come Cut Your Hair, che ironizzava sull’industria musicale, e Gold Soundz, considerata una delle migliori canzoni indie di tutti i tempi.

L’album rappresentò un passo avanti per la band, che guadagnò un pubblico più ampio senza sacrificare la loro autenticità. Crooked Rain, Crooked Rain consolidò il loro status di band di riferimento per la scena indie rock degli anni ’90.

Wowee Zowee, l’album sperimentale

Dopo il successo commerciale di Crooked Rain, Crooked Rain, i Pavement decisero di sorprendere il pubblico con Wowee Zowee, un album sperimentale e volutamente disordinato. La varietà di stili, che spaziava dal punk al country, confondeva le aspettative di chi si aspettava una direzione più commerciale.

Nonostante il suo approccio caotico, Wowee Zowee è stato rivalutato nel tempo come uno dei lavori più ambiziosi e rappresentativi della band. Canzoni come Rattled by the Rush e Grounded mostrano la capacità dei Pavement di mescolare ironia e vulnerabilità.

Brighten the Corners: il ritorno a una maggiore coerenza

Con Brighten the Corners i Pavement tornarono a un approccio più strutturato, senza però rinunciare alla loro identità ironica e alla vena sperimentale. L’album mostrò una band più matura, capace di bilanciare la loro inclinazione all’assurdo con melodie più accessibili.

Brani come Stereo e Shady Lane divennero immediatamente riconoscibili, grazie al loro mix di testi arguti e arrangiamenti orecchiabili. Pur non raggiungendo il successo commerciale dei lavori precedenti, Brighten the Corners consolidò la loro reputazione come maestri dell’indie rock.

Terror Twilight: l’ultimo capitolo

Il quinto e ultimo album della band, Terror Twilight, segnò un cambiamento significativo. Prodotto da Nigel Godrich (noto per il suo lavoro con i Radiohead), l’album presentava una produzione più pulita e arrangiamenti complessi. Nonostante alcune tensioni interne durante la registrazione, Terror Twilight contiene alcuni dei brani più raffinati della loro carriera, come Spit on a Stranger e Carrot Rope.

L’album rappresentò la chiusura di un ciclo per i Pavement, che si sciolsero ufficialmente nel 1999, lasciando dietro di sé un’eredità musicale straordinaria.

Lo scioglimento e la reunion

Dopo lo scioglimento, Stephen Malkmus avviò una carriera solista di successo con i suoi Stephen Malkmus & the Jicks, mentre gli altri membri si dedicarono a progetti personali. Nonostante il loro scioglimento, l’influenza dei Pavement continuò a crescere, ispirando una nuova generazione di artisti indie, da Modest Mouse agli Strokes.

La loro capacità di unire ironia, sperimentazione e melodie memorabili li ha resi una delle band più iconiche degli anni ’90, definendo il suono dell’indie rock per decenni a venire.

Nel 2010 i Pavement si riunirono per un tour mondiale che celebrava la loro carriera. La risposta entusiasta dei fan dimostrò quanto il loro lavoro avesse resistito alla prova del tempo. Nel 2022, la band tornò di nuovo sul palco, riaffermando il loro status di culto.

Dieci canzoni iconiche dei Pavement

Cut Your Hair

Cut Your Hair è forse la canzone più conosciuta dei Pavement, un pezzo che ironizza sull’industria musicale e sulle sue ossessioni superficiali. Con un ritornello irresistibile e un ritmo accattivante, è diventata l’inno non ufficiale del movimento slacker rock. Questa traccia, tratta da Crooked Rain, Crooked Rain, è una perfetta introduzione al loro stile ironico e accessibile.

Gold Soundz

Eletta da Pitchfork come la miglior canzone degli anni ’90, Gold Soundz è un inno nostalgico e malinconico. Con la sua melodia luminosa e i testi enigmatici, il brano cattura l’essenza di ciò che rende i Pavement così speciali: un equilibrio perfetto tra introspezione e leggerezza.

Summer Babe (Winter Version)

Il brano di apertura di Slanted and Enchanted è una dichiarazione d’intenti. Summer Babe (Winter Version) combina il caratteristico lo-fi della band con una melodia accattivante e un testo criptico. È uno dei pezzi che meglio rappresentano l’estetica grezza e geniale dei primi Pavement.

Stereo

Tratto da Brighten the Corners, Stereo è un brano energico e irriverente che riflette il lato più giocoso della band. Con il suo famoso verso “What about the voice of Geddy Lee? How did it get so high?”, la canzone mostra il talento unico di Stephen Malkmus nel mescolare ironia e genialità musicale.

Here

Una delle canzoni più emotive dei Pavement: Here è un brano malinconico che si distingue per la sua semplicità. La voce di Malkmus e l’atmosfera meditativa rendono questa canzone una delle gemme più apprezzate di Slanted and Enchanted, perfetta per chi cerca il lato più vulnerabile della band.

Range Life

Range Life è una ballata rilassata e ironica che racconta la vita americana in modo schietto e surreale. Il brano contiene il famoso verso “Out on tour with the Smashing Pumpkins, nature kids, they don’t have no function”, che creò una piccola controversia con Billy Corgan. Al di là delle polemiche, resta una delle canzoni più iconiche e amate dei Pavement.

Rattled by the Rush

Tratta da Wowee Zowee, Rattled by the Rush è un brano complesso e sperimentale che rappresenta il lato più disordinato e creativo dei Pavement. Con la sua struttura non convenzionale e i riff di chitarra ipnotici, dimostra la loro capacità di spingersi oltre i confini del genere.

Spit on a Stranger

Uno dei momenti più riflessivi di Terror Twilight, Spit on a Stranger è una canzone dolce e malinconica che mostra il lato più melodico della band. Il testo, intimo e diretto, si combina con una melodia orecchiabile, rendendo questo brano uno dei più accessibili del loro catalogo.

Shady Lane

Shady Lane è una canzone orecchiabile e ironica che rappresenta perfettamente il sound di Brighten the Corners. Con il suo ritornello accattivante e i testi che oscillano tra l’assurdo e il riflessivo, è un esempio di come i Pavement siano in grado di creare arte apparentemente semplice ma profondamente significativa.

Trigger Cut/Wounded-Kite at :17

Questo brano di Slanted and Enchanted è un perfetto esempio dell’abilità dei Pavement nel mescolare melodia e caos controllato. Trigger Cut è una canzone che si muove tra ritmi incalzanti e momenti più rilassati, catturando l’essenza del loro stile unico.

In conclusione

Le canzoni dei Pavement sono molto più che semplici brani: sono piccoli mondi narrativi e musicali che continuano a ispirare e affascinare. La loro capacità di combinare ironia, emozione e un’estetica anti-mainstream li ha resi una delle band più amate e influenti dell’indie rock. Queste dieci canzoni sono solo un assaggio di una discografia che merita di essere esplorata in profondità.

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