“I’m no Teenage Icon”: Q&A con i The Vaccines
La band raggiunse il successo internazionale con un singolo, “Teenage Icon”, che toccò la prima posizione nella classifica britannica. Oggi i Vaccines sono più grandi e hanno tutte le carte in regola per presentarsi come voci autorevoli del mondo alternative rock
Sembrerebbe che il titolo dell’album, Combat Sports, sia venuto fuori dopo un litigio fra il cantante Justin Hayward-Young e il chitarrista Freddie Cowan proprio alla fine delle sessioni di registrazione. Con notevole autoironia (oltre che senso pratico) i londinesi The Vaccines ne hanno fatto anche il tema della copertina, visto che il primo pezzo si intitola Put It on a Shirt. La band raggiunse il successo internazionale con un singolo, Teenage Icon (“I’m no teenage icon / I’m no Frankie Avalon”) contenuto nell’album Come of Age, che toccò la prima posizione nella classifica britannica. Oggi i The Vaccines sono più grandi e hanno tutte le carte in regola per presentarsi come voci autorevoli del mondo alternative rock. Saranno in Italia fra poco: il 7 giugno all’Ama Music Festival di Bassano del Grappa. Ci risponde qui Justin.
Il primo disco che hai amato alla follia?
Ho dimenticato il titolo ma era una raccolta delle prime registrazioni live di Elvis Presley e fu il primo CD che possedetti.
L’artista internazionale più sottovalutato?
Negli ultimi tempi ho ascoltato una band della Costa Rica chiamata Los Robertas che mi piace molto.
Tre band o artisti che avresti voluto vedere ma non sei mai riuscito a farlo?
Mi piacerebbe vedere gli Abba ma non penso che succederà… Non ho mai visto Kanye West dal vivo – ma forse quello succederà. Purtroppo non ho mai visto neanche Tom Petty.
La copertina più bella di sempre?
Non so se sia la più bella, ma la mia copertina preferita è quella di On the Beach di Neil Young.
Vinile, CD, streaming o download: come ascolti la musica?
Al momento uso soprattutto lo streaming e ascolto anche cose che ho comprato su digitale. A casa metto anche qualche vinile.
La città dove hai visto i locali più belli?
Non mi vengono in mente molti posti che possano competere con Austin in quanto a mera quantità. Penso che oggigiorno il punto sia proprio la quantità. I locali stanno tutti morendo. Quando ero ragazzo e vivevo a Southampton in Inghilterra, avevamo infiniti ottimi locali in cui “imparare”. Sono tutti scomparsi.
La colonna sonora più bella di sempre?
La colonna sonora di Stand by Me è grande.
La canzone perfetta da ascoltare il giorno del proprio compleanno?
Birthday Song dei 2 Chainz.
E per fare l’amore?
Qualsiasi cosa di Leonard Cohen.
E per sfogare la rabbia?
Who Are You? dei Void.
Q&A Extra
Cosa diresti alle teenage icons di oggi?
“Posso bere il vostro sangue?”
C’è differenza fra il suonare nel Regno Unito e all’estero?
Sì. Nel Regno Unito le audience sono davvero uniche. Ma penso che si potrebbe dire lo stesso riguardo alla maggior parte dei pubblici nella maggior parte dei paesi. È ciò che dà nuova vita alle vecchie canzoni. Magari in UK la gente capisce meglio da dove veniamo.