Le 10 canzoni più belle dei Sepultura
Oggi (4 agosto) è il compleanno dello storico cantante e chitarrista Max Cavalera: riscopriamo la carriera e i brani iconici della band metal brasiliana
I Sepultura sono una delle band più iconiche e influenti nel mondo del metal. Originari del Brasile, i Sepultura hanno portato una nuova energia e un suono distintivo al genere, mescolando thrash, death e groove metal con elementi di musica tradizionale brasiliana. Questo articolo esplora le canzoni e la carriera dei Sepultura, dagli esordi al grande successo mondiale.
Gli inizi
I Sepultura furono fondati nel 1984 dai fratelli Max (voce e chitarra) e Igor Cavalera (batteria), insieme a Jairo Guedz (chitarra) e Paulo Jr. (basso). Ispirati da band come Slayer, Venom e Motörhead, iniziarono a suonare cover e a comporre i loro primi brani. Il loro primo album, Morbid Visions (1986) e il successivo Schizophrenia (1987) mostrarono un suono grezzo e potente, con testi oscuri e tematiche controverse.
La svolta
Il terzo album, Beneath the Remains (1989), segnò un punto di svolta per i Sepultura. Prodotto da Scott Burns e registrato ai Morrisound Recording in Florida, l’album ricevette ampi consensi dalla critica e introdusse la band al pubblico internazionale. Brani come Inner Self e Stronger Than Hate divennero classici del thrash metal.
Arise (1991) consolidò ulteriormente il loro successo. L’album mescolava elementi di death metal e groove metal, con testi che affrontavano temi di guerra, politica e religione. Canzoni come Dead Embryonic Cells e Arise dimostrarono la capacità della band di evolversi musicalmente, mantenendo al contempo un’aggressività feroce.
L’apice della carriera
Chaos A.D. (1993) rappresentò una svolta stilistica per i Sepultura, con l’introduzione di influenze punk e hardcore, oltre a ritmi tribali brasiliani. Brani come Refuse/Resist e Territory esploravano temi di oppressione e resistenza, diventando inni per una generazione di fan del metal.
Roots (1996) portò questa fusione di stili a nuovi livelli, incorporando pesantemente elementi di musica indigena brasiliana. Collaborazioni con musicisti nativi e l’uso di strumenti tradizionali resero Roots un album rivoluzionario. Canzoni come Roots Bloody Roots e Ratamahatta testimoniano l’abilità della band di innovare e sperimentare.
La separazione dei fratelli Cavalera
Nel 1997 Max Cavalera lasciò la band a causa di divergenze personali e professionali. Derrick Green fu scelto come nuovo cantante, segnando l’inizio di una nuova era per i Sepultura. Nonostante le sfide, l’album Against (1998) mostrò che la band era determinata a continuare, esplorando nuovi territori sonori.
L’evoluzione continua
Con Derrick Green alla voce, i Sepultura continuarono a evolversi e a sperimentare. Album come Nation (2001), Roorback (2003) e Dante XXI (2006) esplorarono una vasta gamma di temi e stili musicali, dimostrando la versatilità e la resilienza della band. A-Lex (2009), un concept album basato su Arancia Meccanica di Anthony Burgess, e Kairos (2011) cementarono ulteriormente il loro status nella scena metal.
Nel 2013 la band pubblicò The Mediator Between Head and Hands Must Be the Heart, un album che segnò un ritorno a un suono più brutale e aggressivo. Con Machine Messiah (2017) e Quadra (2020), i Sepultura hanno continuato a spingere i confini del metal, incorporando elementi progressivi e mantenendo la loro energia rivoluzionaria.
L’impatto e l’eredità artistica
I Sepultura non sono solo una delle band di metal più importanti del Brasile, ma anche una delle più influenti a livello globale. Hanno aperto la strada a numerosi altri artisti brasiliani e latinoamericani, dimostrando che il metal può essere un veicolo potente per l’espressione culturale e politica.
Con quattro decenni di carriera, i Sepultura ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo della musica. La loro capacità di innovare e adattarsi, mantenendo al contempo una coerenza artistica, li ha resi un’icona nel panorama metal.
Dieci canzoni iconiche dei Sepultura
Roots Bloody Roots
Roots Bloody Roots è forse la canzone più iconica dei Sepultura. Tratta dall’album Roots (1996), questo brano è un inno di ribellione con un riff devastante e una batteria tribale che incarna perfettamente l’essenza della band. Il testo riflette un ritorno alle radici culturali e la fiera indipendenza del Brasile, diventando un classico del metal.
Refuse/Resist
Tratto da Chaos A.D. (1993), Refuse/Resist è un potente inno di protesta. La canzone inizia con un assolo di batteria martellante che introduce riff aggressivi e un testo che incita alla ribellione contro l’oppressione politica. È una delle tracce più rappresentative dell’impegno sociale della band.
Arise
Arise è il brano che dà il titolo all’album del 1991 e rappresenta un perfetto esempio di thrash metal. Con ritmi frenetici, assoli fulminei e un testo apocalittico, la canzone mostra la maestria tecnica dei Sepultura. È un classico del loro repertorio, apprezzato per la sua energia implacabile.
Territory
Territory è un altro pezzo forte di Chaos A.D. La canzone affronta temi di guerra e conflitti territoriali con un approccio musicale che combina groove e aggressività. Il video musicale, girato in Israele, sottolinea ulteriormente il messaggio della canzone, rendendola una delle tracce più potenti dei Sepultura.
Inner Self
Da Beneath the Remains (1989), Inner Self è una canzone che esplora temi di auto-riflessione e ribellione individuale. Il riff principale è uno dei più memorabili della band, e il testo incoraggia l’ascoltatore a trovare la propria strada nonostante le difficoltà. È un esempio brillante della capacità dei Sepultura di combinare lirismo e potenza musicale.
Dead Embryonic Cells
Dead Embryonic Cells è una traccia cruciale di Arise, caratterizzata da un’introduzione acustica che si trasforma rapidamente in un assalto sonoro di thrash metal. Il testo esplora temi di devastazione e rinascita, e la struttura complessa della canzone dimostra la crescita musicale della band.
Attitude
Attitude, tratta da Roots, è una canzone che mescola metal con influenze tribali. L’introduzione con il berimbau e il potente riff principale creano un’atmosfera unica. Il testo è un’ode alla determinazione e alla forza interiore. Una delle canzoni più distintive dei Sepultura.
Slave New World
Slave New World è un brano di Chaos A.D. che critica la censura e il controllo sociale. Con un ritmo incalzante e riff taglienti, la canzone è un’esplosione di energia e protesta. È uno dei brani più diretti e impattanti della band.
Beneath the Remains
La title track dell’album del 1989 è una combinazione perfetta di velocità e tecnica. Beneath the Remains è un esempio del thrash metal più puro e brutale dei Sepultura, con un testo che esplora temi di distruzione e caos. È una traccia fondamentale per comprendere le radici musicali della band.
Ratamahatta
Ratamahatta è una canzone unica nel repertorio dei Sepultura, tratta da Roots. La collaborazione con Carlinhos Brown e l’uso di strumenti tradizionali brasiliani creano un mix esplosivo di metal e musica indigena. Il testo celebra le culture native brasiliane, rendendo omaggio alle loro lotte e alla loro resilienza.
In conclusione
Queste dieci canzoni rappresentano solo una parte del ricco patrimonio musicale dei Sepultura, ma ciascuna di esse offre una finestra sulla loro capacità di innovare e di esprimere temi profondi attraverso il metal. Dai primi giorni del thrash grezzo ai brani più recenti che esplorano nuove frontiere sonore, i Sepultura hanno costantemente sfidato le convenzioni e hanno lasciato un segno indelebile nella storia della musica. La loro eredità continuerà a ispirare e a influenzare le future generazioni di musicisti e fan.