Le 10 canzoni più belle dei Suede
Ripercorriamo la carriera dello storico gruppo Britpop attraverso una selezione di alcuni dei loro brani più iconici
I Suede, band britannica formatasi nel 1989 a Londra, sono una delle formazioni più influenti della scena Britpop e oltre. Con il loro stile sofisticato e teatrale, unito a testi poetici e canzoni che mescolano rock alternativo e glam, i Suede hanno anticipato e ridefinito i canoni di un’intera generazione musicale. La loro carriera è una storia di trionfi, crisi e rinascita, segnata da album che hanno lasciato un segno indelebile nella storia della musica britannica.
Gli inizi
I Suede si formano nel 1989 per iniziativa di Brett Anderson (voce) e Mat Osman (basso), ai quali si unisce il chitarrista Bernard Butler. Dopo vari cambi di formazione, il gruppo trova una stabilità con l’arrivo del batterista Simon Gilbert. Il loro sound iniziale si ispira a icone del glam rock come David Bowie e T. Rex, mescolato a influenze post-punk e una vena lirica decadente.
Nel 1992 i Suede attirano l’attenzione della critica con il loro singolo di debutto, The Drowners. La combinazione di chitarre incisive e il carisma di Anderson li rende subito una delle band più promettenti del momento. La stampa britannica, entusiasta, li definisce “la migliore nuova band in Gran Bretagna” prima ancora dell’uscita del loro primo album.
L’album d’esordio
Il primo album omonimo, intitolato semplicemente Suede, esce nel 1993 e si rivela un successo immediato. Trascinato da singoli come Animal Nitrate, So Young e Metal Mickey, l’album raggiunge il primo posto nelle classifiche britanniche e vince il prestigioso Mercury Prize. Il disco è una celebrazione della gioventù, della sessualità e dell’angoscia urbana, con testi che evocano immagini suggestive e un suono che combina energia e raffinatezza.
Il capolavoro e le tensioni: Dog Man Star
Il secondo album, Dog Man Star, è considerato da molti il capolavoro dei Suede. Pubblicato nel 1994, il disco segna un’evoluzione artistica verso sonorità più epiche e complesse, con brani come The Wild Ones, We Are the Pigs e Still Life. Tuttavia le tensioni interne raggiungono il culmine durante la registrazione: il rapporto tra Brett Anderson e Bernard Butler si deteriora, portando quest’ultimo a lasciare la band prima del completamento dell’album.
Il rinnovamento
Dopo l’uscita di Butler i Suede affrontano una fase di incertezza, ma trovano una nuova linfa creativa con l’arrivo del giovane chitarrista Richard Oakes e del tastierista Neil Codling. Questa nuova formazione dà vita a Coming Up, pubblicato nel 1996. L’album rappresenta un netto cambio di direzione, con un sound più accessibile e orientato al pop.
I singoli Trash, Beautiful Ones, Saturday Night e Lazy dominano le classifiche, riportando la band ai vertici del successo commerciale. Coming Up diventa il loro album più venduto e consolida la loro posizione di superstar del Britpop.
Il periodo di crisi
Con il quarto album, Head Music, i Suede iniziano a sperimentare con elementi elettronici. Sebbene il disco contenga brani di successo come Electricity e She’s in Fashion, l’accoglienza critica è più tiepida rispetto ai lavori precedenti. I problemi di Anderson con la dipendenza da droghe iniziano a pesare sulla band, influenzandone la produttività.
Nel 2002 i Suede pubblicano A New Morning, un disco che segna un ritorno a sonorità più semplici e organiche. Tuttavia l’album riceve recensioni contrastanti e non riesce a ottenere il successo commerciale dei lavori precedenti. Questa fase difficile porta allo scioglimento della band nel 2003.
La rinascita
Dopo quasi un decennio di pausa, i Suede si riuniscono nel 2010 per una serie di concerti celebrativi. La ritrovata intesa porta alla registrazione di un nuovo album, Bloodsports, pubblicato nel 2013. Il disco segna un ritorno alle sonorità classiche della band, combinando energia e introspezione.
Canzoni come Barriers e It Starts and Ends with You dimostrano che i Suede sono ancora capaci di creare musica potente e rilevante.
La maturità: Night Thoughts (2016) e The Blue Hour (2018)
Negli anni successivi, i Suede continuano a esplorare nuovi territori. Night Thoughts (2016) è un concept album che unisce musica e cinema, raccontando una storia visivamente e musicalmente avvincente. The Blue Hour (2018) è un lavoro ambizioso che esplora temi oscuri e atmosfere inquietanti, dimostrando che la band è ancora in grado di spingersi oltre i propri limiti.
Dieci canzoni iconiche degli Suede
Animal Nitrate
Animal Nitrate è una delle canzoni più iconiche degli Suede e un inno della gioventù alienata. Con un riff di chitarra tagliente e il testo che esplora desiderio, sessualità e decadenza, è un esempio perfetto del sound drammatico e provocatorio che ha reso la band famosa.
The Wild Ones
Questa ballata struggente è una delle tracce più amate della band. The Wild Ones è una celebrazione dell’amore perduto e dell’idealizzazione romantica, resa indimenticabile dalla voce emotiva di Brett Anderson e dalla produzione orchestrale.
Trash
Trash è un inno di orgoglio per gli outsider, con un testo che celebra la diversità e l’essere “strani”. Con un sound più accessibile rispetto ai lavori precedenti, questa canzone è diventata un simbolo per chiunque si senta diverso.
Beautiful Ones
Energetica e contagiosa, Beautiful Ones è uno dei brani più popolari degli Suede. Il testo cattura lo spirito caotico e glamour della gioventù, mentre il ritornello irresistibile invita a unirsi alla festa.
So Young
Con il suo sound drammatico e un ritornello indimenticabile, So Young è una canzone che parla di speranza e vulnerabilità. È una celebrazione della gioventù e delle sue incertezze, con una produzione che cattura la tensione tra euforia e malinconia.
Still Life
Still Life è il gran finale epico di Dog Man Star, con un arrangiamento orchestrale che porta il sound degli Suede a nuove vette. Il testo è un’esplorazione della bellezza e della transitorietà della vita.
She’s in Fashion
Con il suo sound più leggero e influenze elettroniche, She’s in Fashion è una traccia che cattura l’estetica glamour e il fascino della cultura pop. Il testo, ironico e sognante, si sposa perfettamente con la melodia ariosa.
We Are the Pigs
Questo brano potente e provocatorio esplora temi di disillusione e ribellione. Con un sound oscuro e un testo ricco di immagini disturbanti, We Are the Pigs rappresenta il lato più cupo degli Suede.
Saturday Night
Saturday Night è una ballata dolce e malinconica che cattura la magia di un momento semplice, come un appuntamento o una passeggiata notturna. Il testo è romantico e nostalgico, mentre la melodia avvolgente ne fa una canzone perfetta per chiunque abbia vissuto un amore giovanile.
The Drowners
Il singolo di debutto degli Suede, The Drowners, è un manifesto del loro stile: chitarre incisive, testi evocativi e un’energia irresistibile. Il brano ha catturato l’attenzione della critica e ha segnato l’inizio di una carriera straordinaria.
In conclusione
I Suede sono stati tra i pionieri del Britpop, ma la loro carriera va oltre le etichette di genere. Hanno dimostrato una capacità unica di reinventarsi, passando da sonorità glam e decadenti a brani pop e sperimentali.
Le canzoni degli Suede sono un viaggio tra emozioni intense, immagini poetiche e sonorità senza tempo. Ogni brano in questa lista rappresenta un aspetto unico della loro carriera, dalla ribellione giovanile alle riflessioni più mature. Con la loro capacità di combinare introspezione e teatralità, gli Suede hanno creato una discografia che continua a ispirare e incantare.