Rock

The Academic: «Aspettatevi tanta energia!» – Intervista

I The Academic hanno pubblicato il loro primo album “Tales from the Backseat”. La loro tournée ha come unico appuntamento italiano un live il 10 aprile al Circolo Magnolia di Milano

Autore Giovanni Ferrari
  • Il27 Marzo 2018
The Academic: «Aspettatevi tanta energia!» – Intervista

Con il loro EP Loose Friends hanno raccontato al mondo com’è la loro idea di musica. I The Academic – giovane band indie rock irlandese attiva dal 2013 – hanno uno stile particolare che entra subito in testa. Basta ascoltare la loro prima hit Bear Claws. Impossibile non sentirsi coinvolti.

Nel corso di questi anni la band composta da Craig Fitzgerald, Dean Gavin e dai fratelli Matt e Stephen Murtagh si è portata a casa una grande attività live, arrivando ad aprire i live di nomi importanti come Noel Gallagher, Pixies, The Strokes, Twenty One Pilots e The Kooks ed esibendosi su palcoscenici come quello del Riptide Festival o del SXSW.

A gennaio i The Academic hanno pubblicato il loro album di debuttoTales From the Backseat che è arrivato alla prima posizione nella classifica irlandese. 

Il loro tour passerà dal nostro Paese il prossimo 10 aprile al Circolo Magnolia di Milano (qui tutte le informazioni sull’acquisto dei biglietti). Li abbiamo incontrati.



Il vostro album di debutto Tales From The Backseat è stato pubblicato lo scorso gennaio. Come è stato lavorare per questo nuovo progetto?

Scriviamo e suoniamo insieme da quando avevamo 12 anni quindi, immagina, prima ancora di metterci in studio per registrare il disco avevamo già molte canzoni già pronte. La cosa più difficile è stata decidere quali canzoni far entrare nel disco e quali, invece, non inserire. Abbiamo registrato la maggior parte del disco a Los Angeles ma abbiamo finito i lavori agli Abbey Road a Londra: è stato un momento davvero surreale per tutti noi.

Il vostro nuovo disco è stato anticipato dal singolo Permanent Vacation. Come avete scelto i singoli? A cosa puntate in scelte come queste?

Abbiamo suonato alcune canzoni del disco mentre eravamo in giro e abbiamo cercato di vedere la reazione della gente. Ci siamo chiesti quali brani realmente riuscivano a unirci al pubblico. Permanent Vacation è stato uno di quei brani ai quali il pubblico ha fin da subito reagito. Ma anche brani come Different e Bear Claws hanno sempre avuto un ottimo feedback da parte dei nostri fan. La scelta dei singoli è una decisione collettiva: vogliamo sapere anche cosa ne pensano i nostri fan.

In passato avete avuto l’opportunità di aprire alcuni live di Noel Gallagher, Pixies, The Strokes, Twenty One Pilots e The Kooks. Cosa significa per voi esibirvi davanti a un pubblico non prettamente vostro? Cosa avete imparato da queste esperienze?

Ci sentiamo davvero fortunati ad aver aperto così tanti show e sinceramente molte delle band di cui abbiamo aperto lo show erano le nostre preferite nel passato. Erano i gruppi che ascoltavamo quando eravamo piccoli. Alcune di queste band sono il motivo per il quale noi abbiamo imparato, ad esempio, il rispetto per gli strumenti. Quando apri lo show di una band, ci sono meno pressioni e più aspettative: non è uno spettacolo tuo. Tutte le nostre esperienze, da questo punto di vista, sono state bellissime e ci ricordano di trattare così anche chi aprirà i nostri concerti. Con lo stesso rispetto.

Il prossimo 10 aprile vi esibirete al Circolo Magnolia di Milano. Come vi sentite?

Siamo molto esaltati. Siamo stati a Milano solo una volta, quando abbiamo suonato con i The Kooks. Il pubblico è stato pazzesco. Noi mettiamo tanto lavoro nei nostri show: abbiamo costruito la nostra reputazione proprio su questo. Aspettatevi tante chitarre e tanta energia!

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