U2 e “BOY”: quando uno strepitoso debut album festeggia 40 anni
Il 20 ottobre 1980 usciva l’album di debutto di Bono Vox e compagni, che avrebbe cambiato per sempre il mondo del rock legandolo agli U2
Ve la ricordate quella copertina degli U2?
Quel viso di bimbo ritratto in bianco e nero (era Peter Rowen, fratellino di un amico di Bono) che era già comparso nella front cover dell’EP Three. L’avremmo poi ritrovato nel terzo album War e nel The Best Of 1980-1990.
Quel volto era un po’ lo specchio estetico del contenuto di quell’album di debutto.
La pura giovinezza e il velo di tristezza che traspare dall’espressione di Peter rendono visibile la sfrontatezza rock di questi quattro giovani debuttanti che si lasciano influenzare dagli umori scuri e taglienti del post punk.
Boy è un debutto strepitoso.
Segna il passaggio dall’adolescenza alla ricerca delle certezze che si trascina con sè tutte le problematiche, le spinte utopiche e i tremori esistenziali che ne conseguono.
L’influenza sulle nuove generazioni
Gli U2 compiono quello che i Joy Division avevano intuito e iniziato.
Riescono nella creazione di una forma di rock epico e nello stesso tempo intimista. Un connubio in apparenza antitetico, ma che si rivelerà esplosivo per le nuove generazioni di ascoltatori.
Il canto quasi tenorile di Bono Vox – un novello bardo gaelico ma più propenso ai toni melodrammatici che alle odi – e i riff in staccato (I Will Follow), gli arpeggi di cromatismi luccicanti e spesso impreziositi da tastiere dissonanti di The Edge.
Sono questi gli elementi esplosivi di questo esordio e che rimarranno intatti per molti album.
Boy fu registrato dalla band ai Recorded at Windmill Lane Studios a Dublin e prodotto magnificamente da Steve Lillywhite.
I singoli che ne uscirono furono A Day Without Me, I Will Follow Another Day e 11 O’Clock Tick Tock
In occasione del prossimo Black Friday (il 27/11) sarà realizzata una versione in vinile 180g in vinile bianco con l’aggiunta di un poster bifronte più un inserto con i testi.