I Wolf Alice sono tornati più eleganti e spensierati con “Bloom Baby Boom”
La band inglese capitanata da Ellie Roswell ha annunciato il quarto album, il primo in major, “The Clearing” in uscita il 29 agosto

Dopo tre anni di silenzio e gli indizi circolati nelle ultime settimane, i Wolf Alice si ripresentano al loro pubblico in una veste nuova. Per certi versi quasi più spensierata e divertente. Ascoltando il nuovo singolo Bloom Baby Boom, fin dalle note sbarazzine di pianoforte che aprono il pezzo, si percepisce un cambio di rotta. Per chi ha ancora in mente le atmosfere rarefatte e intimistiche dei brani di Blue Weekend, il modo di suonare della band britannica, ma soprattutto quello di cantare della frontwoman Ellie Roswell, sarà una piacevole sorpresa. Nella prima anticipazione del quarto album The Clearing, in uscita a fine agosto, i Wolf Alice mettono in mostra un lato inedito, più maturo, elegante e spensierato.
Già il videoclip, diretto da Colin Solar Cardo (Charli XCX, Phoenix) si nota una Ellie inedita. Non più la rockstar con la chitarra in mano, ma una popstar che non ha paura di affrontare la sfida di una coreografia circondata da ballerini. Bloom Baby Boom però mantiene salda l’anima heavy del gruppo. Nel ritornello la voce si incrina e il volume e l’intensità si alzano. «Volevo una canzone rock che avesse come focus la performance. Volevo cantarla come Axl Rose» spiega Roswell. «In passato ho usato la chitarra come uno scudo, suonarla è stato forse un modo per rifiutare il cliché della cantante donna in una band. Questa volta desideravo concentrarmi sulla mia voce come strumento. Quindi è stato liberatorio mettere giù la chitarra e raggiungere un punto in cui non sentissi più il bisogno di dimostrare di essere una musicista».
Il nuovo singolo, così come il resto di The Clearing, sono stati registrati lo scorso anno a Los Angeles, alle Seven Sisters. In parte, la nuova strada sonora e stilistica intrapresa, è dovuta alla collaborazione con Greg Kurstin. Rispetto alla produzione di Markus Dravs, più delicata e soffice, qui si guarda di più agli anni Settanta e a quel groove che costringe l’ascoltatore a muoversi a tempo. Dopo aver raccontato il turbinio emozionale giovanile, soprattutto con il loro secondo disco Vision of a Life (2018), vincitore del Mercury Prize, ora sembra arrivato il momento della consapevolezza. Adesso è tempo di divertirsi e affermarsi definitivamente.