Rock

Yungblud, fuori il nuovo album omonimo: nell’intervista con Zane Lowe racconta l’incontro con Robert Smith

La nuova star del rock inglese ha pubblicato il suo terzo disco ufficiale. Ne ha parlato in un’intervista con Zane Lowe, disponibile su Apple Music e di cui vi proponiamo alcuni estratti

Autore Billboard IT
  • Il3 Settembre 2022
Yungblud, fuori il nuovo album omonimo: nell’intervista con Zane Lowe racconta l’incontro con Robert Smith

YUNGBLUD (fonte: ufficio stampa)

Yungblud ha pubblicato ieri, venerdì 2 settembre, il suo terzo e omonimo album ufficiale. Il disco sugella un anno da record per Yungblud, che oltre ad aver collezionato oltre tre miliardi di stream ha ricevuto le lodi e l’approvazione di nomi del calibro di Mick Jagger, Dave Grohl, Steve Jones e Ozzy Osbourne. Insomma, non proprio gli ultimi della classe del rock.

Dalla pubblicazione di 21st Century Liability, avvenuta nel 2018, Yungblud è diventato la nuova icona del rock della gen Z. Uno dei temi più cari all’artista britannico è infatti l’elogio della diversità in tutte le sue forme, tematica che fortunatamente è sempre più sentita dalle nuove generazioni, che hanno eletto Yungblud a nuova voce delle fasce emarginate della società, visto anche il suo fervente attivismo in favore dei diritti della comunità LGBTQI+ e contro qualsiasi forma di discriminazione.


In un’intervista rilasciata a Fuse TV, Yungblud si è inoltre definito «un artista audace e socialmente consapevole che non ha paura di fare musica che abbia una connotazione di protesta».

Tra gli artisti che più hanno influenzato Yungblud ci sono ovviamente le grandi rockband britanniche: Arctic Monkeys, Clash, Beatles e Cure. Proprio questi ultimi sono stati la fonte di ispirazione per Tissues, il nuovo singolo estratto dall’album. Nel brano, infatti, è stata campionata la storica e iconica Close to Me, con il benestare ricevuto direttamente dal frontman della band, Robert Smith.


L’intervista di Yungblud con Zane Lowe: «Ho incontrato Robert Smith insieme a mia madre»

Yungblud ha parlato della genesi di Tissues durante un’intervista con Zane Lowe che potete trovare su Apple Music e di cui riportiamo qui alcuni estratti.

«Ricordo che eravamo in studio e la sessione di scrittura non stava andando benissimo. Stavo pensando di fare i bagagli e tornare a casa ma poi abbiamo aperto una cassa di Bud Light e messo su un po’ di musica. Ad un certo punto è partita Close to Me dei Cure e ho subito detto: “Dobbiamo campionarla”. Gli altri erano titubanti per questioni legate alla pubblicazione, ma io ero convinto e ho detto: “Devo convincere Robert Smith a farmi utilizzare il sample”, e così è stato. È stata una cosa straordinaria. Siamo cresciuti con quella canzone dei Cure».

Yungblud ha poi raccontato dell’incontro con Smith. «Avevo già incontrato Robert a Londra nel 2019 agli NME Awards. Allora io ero ancora un ragazzino e pensavo di non meritare nemmeno di stare lì, tra quei mostri sacri della musica. Quella sera avevo portato con me mia madre e ad un certo punto non la trovo più. Dopo averla cercata, la vedo che parla con Robert Smith. Ero scioccato. Mi avvicino e mi presento a Robert, che mi dice che adora la musica che faccio. Il giorno dopo gli mando una mail chiedendogli se potessi usare il sample del brano. Qualche giorno dopo ricevo la sua risposta in cui mi dice che potevo utilizzarlo. Eravamo elettrizzati».

Il singolo è stato inoltre accompagnato da un videoclip ufficiale girato a Londra e diretto da Charlie Sarsfield. Il video è un invito agli ascoltatori a lasciarsi andare, è felicità e euforia.


Solo poche settimane fa, Yungblud ha annunciato il suo tour mondiale che partirà ad ottobre e che il 10 marzo toccherà anche l’Italia, con un’unica data al Mediolanum Forum di Milano. I biglietti sono disponibili su TicketOne, Ticketmaster e Vivaticket.   

Share: