Sono passati 25 anni, ma non ci stancheremo mai di “50 Special”
L’esordio discografico di Cesare Cremonini con i Lunapop nel 1999 è tuttora una delle canzoni più ascoltate e cantante, anche da chi in quegli anni non era ancora nato
“Com’è bello andare in giro con le ali sotto i piedi”, impossibile che almeno una volta nella vita non l’abbiate canticchiata. Anche se non avete mai avuto una Vespa 50 Special per girare i colli bolognesi come Cesare Cremonini. Nel 1999 l’esordio discografico del cantautore emiliano con i Lunapop divenne una colonna sonora e lo è rimasta per le estati a venire di tutti gli italiani. Uno dei rari casi in cui il tormentone non stanca, anzi, appena lo si ascolta, scatta un leggero sorriso nostalgico. Perché chiunque si è rispecchiato nella “scuola che non va” e in quella voglia di fuggire da problemi che da ragazzi sembrano insormontabili. Per festeggiare il venticinquesimo anniversario dell’uscita tutti i principali network italiani suoneranno la canzone tra le ore 10.00 e le ore 12.00.
«50 Special appartiene a tutti. Uscita in un periodo che per milioni di persone porta con sé un bel ricordo. L’ultimo tormentone del novecento. Il primo ever green del nuovo millennio. Dai colli bolognesi, dove non c’è legge, e non ci sono problemi, sposta l’immaginazione fino all’infinito». La descrive così Cesare Cremonini nel suo libro Let Them Talk, Ogni canzone è una storia. Non ha tutti i torti quando parla di ever green. I Lunapop con 50 special hanno scavalcato un secolo e iniziato un nuovo millennio.
Il 1999 è stato un anno di tanti addii e di altrettanti inizi. Leonardo di Caprio e Valentino Rossi si stavano affermando come due tra le celebrità più importanti del pianeta, mentre un dio sceso in terra come Michael Jordan abbandonava per la seconda volta – per sempre – il basket e l’NBA. In quel periodo Cesare Cremonini era uno studente del liceo scientifico Albert Sabin di Bologna. «Ho sempre pensato che il segreto della canzone si nascondesse nelle prime quattro parole. Nell’assenza dell’articolo a introdurle. “Vespe truccate/anni sessanta”. Erano i versi di una nuova generazione che andava dritta al punto, in volo fin dalla prima battuta, come accendere la telecamera in una scena già in movimento, una porta che si apre sulla pista piena di una festa» racconta Cremonini.
50 Special e un ricordo che rivive ancora oggi
50 Special uscì in radio il 22 maggio 1999 senza alcuna major discografica alle spalle. Nessuno conosceva i Lunapop a parte la piccola etichetta indipendente romana Universo. La scommessa di puntare su un brano con chitarra e pianoforte, un po’ brit pop, funzionò. L’altro punto di forza sono le parole che descrivono un immaginario adolescenziale da vuoto in pancia. «Il pubblico ai concerti non la canta, la grida, facendo rimbalzare in bocca quelle parole che hanno il profumo del rock’n’roll della fine degli anni 50, la musica da cui proviene tutto. Jerry Lee Lewis era il mio idolo da ragazzino e “Great Balls of fire” è stata la prima canzone che ho adorato» spiega Cesare Cremonini.
Il brano esplose in radio e su MTV: «Lo mettemmo subito in playlist in alta rotazione, e in poche settimane diventò il video più richiesto a TRL, il programma di punta del pomeriggio. Se un quarto di secolo dopo siamo qui a ricordare quel momento, evidentemente ci avevamo visto giusto, noi e loro» racconta Luca De Gennaro. E probabilmente saremo ancora qui anche tra altri 25 anni, magari insieme ad altri ragazzi di altre generazioni. In fondo, andare in giro con la vespa per scappare dai problemi e farseli scivolare addosso come il vento che ti scompiglia i capelli, dovrebbe essere il sogno di tutti. Anche di chi non ha la più pallida idea di cosa sia una 50 Special.