L’appello di Elisa al Governo: «Portate voi gli aiuti umanitari ora che stanno morendo»
Dopo gli attacchi dell’IDF alla Global Sumud Flotilla, la cantautrice ha espresso la sua preoccupazione

Elisa
Nelle ultime ore sono molte le drammatiche notizie che riguardano gli attacchi dell’IDF alla Global Sumud Flotilla – diretta a Gaza con un carico di aiuti umanitari – e che stanno sconvolgendo il mondo. Ieri sera, infatti, sono state condotte le prime operazioni di abbordaggio contro almeno 20 navi della Global Sumud Flotilla da parte delle navi militari israeliane. Altre 23, invece, sono riuscite a evitare l’attacco e sono ancora in navigazione verso Gaza. Tra gli artisti che hanno espresso la propria preoccupazione c’è anche Elisa, che ieri sera in lacrime ha lanciato un appello al Governo – che ha definito gli attivisti della Global Sumud Flotilla dei “provocatori” – chiedendo un intervento immediato per la popolazione palestinese vittima del genocidio da parte di Israele.
“Adesso che hanno bloccato la Global Sumud Flotilla, portateli voi gli aiuti in poche ore: portate voi gli aiuti, perché stanno morendo…”, ha detto Elisa in lacrime dal suo studio attraverso le sue Instagram Stories. La scorsa settimana, la cantautrice aveva partecipato allo sciopero unendosi alla manifestazione a Trieste. Al Tg1 aveva detto che “manifestare è un dovere, non si può accettare un genocidio. Non è umanamente possibile, non è possibile l’indifferenza”.
Da sempre impegnata in questioni sociali e umanitarie, Elisa si era già espressa sull’operato importantissimo della Global Sumud Flotilla per i civili a Gaza. “Dobbiamo supportarli, dobbiamo cercare di dar loto attenzione mediatica e di non abbandonarli: è molto importante per proteggere le loro vite che l’attenzione mediatica rimanga alta su questa missione. Stanno cercando di arrivare là dove i governi stanno fallendo, stanno cercando di ridare dignità all’umanità intera con questo gesto, una dignità che ultimamente è andata persa”, aveva detto.